Massime pagina 2
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Versione delle 19:39, 19 lug 2023
Ecco la seconda pagina delle massime ... ricordiamo che le massime riportate, se non indicato diversamente, sono tutte massime italiane.
- Lo specchio migliore è l’occhio di un amico.
- Meglio in vita un bel complimento che dopo morti un bel monumento.
- Moglie perfidiosa con marito pertinace non vivono in pace.
- Né la ricchezza, né l’ammirazione, né altra cosa che dipende da cause indefinite è in grado di procurare vera gioia.
- Nemmeno le virtù di un cardinale riescono a far dimenticare uno stufato freddo.
- Nessuna persona è senza difetti né alcun peccatore senza rimorso.
- Nessuno è completamente libero perché alcuni sono schiavi della propria indipendenza. (Alex Capus)
- Nessuno è esentato dall’essere giusto. (Milton)
- Niente al mondo è tanto raro quanto una persona che sia sempre sopportabile. (Giacomo Leopardi)
- Niente dà più conforto d’aver saputo evitare di fare una sciocchezza. (Jean de La Bruyere)
- Non c’è insegnante che non possa essere studente. (B. Gracian)
- Non di solo pane vive l’uomo.
- Non mi sembra un vero libero quello che non ozia di tanto in tanto. (Cicerone)
- Non si è mai tanto felici e neppure tanto infelici quanto si è convinti di essere.
- Ogni giorno ha nuova alba, non serve rassegnarsi a vita scialba.
- Ogni ragazza sulla ventina sa qualcosa più di mammina.
- Ogni uomo agisce sempre secondo la sua intrinseca natura: così sol chi l’accetta può sperare di vivere davvero libero.
- Perché la pace duri bisogna fondarla sulla giustizia.
- Preparare la guerra è spesso l’unico modo per mantenere la pace.
- Puoi riuscire ad essere più furbo di un altro uomo, ma non più furbo di tutti gli uomini.
- Quando la gratitudine di molti verso qualcuno getta via ogni pudore nasce la fama.
- Quando non trovi tranquillità in te stesso ricorda che è inutile cercarla altrove.
- Quando un nano è in mezzo ad altri nani ha una statura dignitosa.
- Quei ch’han ducati, signori son chiamati.
- Se fossimo tanto accorti da accettare con rassegnazione i piccoli mali della vita, non saremmo costretti a tollerare i grandi. (W. Gellert)
- Se gli uomini fossero soddisfatti della propria fortuna come di se stessi, sarebbero la maggior parte felici.
- Se resistiamo alle nostre passioni è merito più della loro debolezza che della nostra forza.
- Se si ama una cosa e la si vede con gli occhi del cuore si dimenticherà la sua bruttezza.
- Senza un certo grado di entusiasmo non si compie niente di grande.
- Si usa lo specchio di vetro per osservare il viso e si usano le opere d’arte per osservare l’anima.
- Spesso piangiamo la perdita di un amico non in considerazione dei suoi meriti, ma della buona opinione che aveva di noi.
- Sul sentiero dell’amicizia non si deve lasciar crescere l’erba.
- Talvolta anche le passioni più violente ci concedono una tregua, ma la vanità ci tormenta sempre. (François de La Rochefoucauld)
- Terminata l’opera più dolce è il riposo. (Ludovico Ariosto)
- Timore e amore vanno sempre insieme. (Vincenzo Monti)
- Tra tutte le virtù dell’uomo l’amore per i figli è la più importante.
- Tutte le idee sono già nel cervello come tutte le statue sono già nel marmo e la ragione non fa che scoprirle. (Carlo Dossi)
- Tutte le persone affascinanti sono viziate: è questo il segreto del loro fascino.
- Un oggetto, anche se non ottenuto con il furto, è come rubato se non se ne ha bisogno.
- Un passo falso di chi precede avverte coloro che seguono.
- Un uomo che desidera sposarsi dovrebbe conoscere tutto oppure non sapere nulla.
- Un uomo deve imparare molte cose e quando non è più in grado di imparare diventa uno qualunque.
- Un uomo non può essere davvero sincero quando parla in prima persona; dategli una maschera e vi dirà la verità.
- Venduta la coscienza, si può commerciare tutto. (Massima indiana)
- Vi sono uomini dei quali la Natura tira quante copie vuole senza mai sfiancarsi. (Alexandre Dumas figlio)