Curiosità latine N

Da Cap2.


Indice

Ninfe

- Egeria, era una ninfa che Numa Pompilio, il secondo re di Roma, riteneva di avere come consigliera personale.
- Marìca, era una ninfa italica, moglie di Fauno e madre del re Latino. Quindi Marìca era la nonna di Lavinia, la sposa di Enea quando l’eroe troiano giunse in Italia

Nerone

1) La madre di Nerone si chiamava Giulia Agrippina (conosciuta come Agrippina Minore – 7.11.15 – 23.3.59) 2) Nerone ebbe come precettore il filosofo Lucio Anneo Seneca.
3) Lo storico Plinio il Vecchio, mentre descrive le qualità del porro, racconta che Nerone mangiava questo ortaggio non solo per le sue qualità nutritive, ma soprattutto perché lo riteneva indispensabile per conservare una bella voce.
4) Nerone considerava il tartufo “cibo degli dei”.
5) Da quanto ci dice Svetonio, sappiamo che l’imperatore Nerone viaggiava con un seguito di mille carri trainati da mule ferrate d’argento che erano guidate mulattieri vestiti di preziosa lana; il corteo imperiale era completato da numerosi schiavi africani e corrieri ingioiellati.
6) Svetonio ci fa sapere che l’imperatore Nerone, per farsi sostenere mentre si esibiva in attività di canto e musica, reclutava migliaia di ragazzi, sia di famiglia patrizia sia di famiglia plebea, che divideva in squadre e faceva fare loro vari tipi di applausi chiamati “ronzii”, “tegole” e “mattoni”.
7) Dopo aver ucciso la moglie Poppea con un calcio, Nerone la divinizzò ed ai funerali fece bruciare una quantità di incenso superiore a quanto se ne produceva in Arabia in un anno.
8) Nerone consumava in abbondanza i porri al punto da essere soprannominato “porrofago”.
9) Lo scrittore Svetonio ci fa sapere che l’imperatore Nerone si dilettava a suonare la cornamusa.
10) Nerone ebbe tre mogli:
- dal 53 al 62 Claudia Ottavia, figlia dell’imperatore Claudio e di Messalina, che ripudiò per sterilità.
- dal 62 al 65 Poppea Sabina;
- dal 65 al 68 (data della sua morte) Statilia Messalina.

Nocciola

La nocciola era già conosciuta ed apprezzata dai romani al punto che il grande Catone il Censore consigliava di piantare alberi di questo frutto negli orti cittadini.

Noci

I romani chiamavano le noci “ghiande di Giove” e le consideravano "cibo degli dei" per le loro proprietà nutritive ed energetiche..

Nomenclator

Nell’antica Roma il “nomenclator” era lo schiavo che annunciava al padrone di casa i nomi delle persone che venivano a fargli visita e gli ricordava quelli di coloro che incontravano per strada..
In occasione di un pranzo, lo aiutava a formulare gli inviti, gli ricordava come si chiamavano i suoi conoscenti e organizzava la disposizione dei posti a tavola.

None

Le none, a dispetto del nome, cadevano il giorno 5 nei mesi di gennaio, febbraio, aprile, giugno, agosto, settembre, novembre e dicembre ed il giorno 7 nei mesi di marzo, maggio, luglio e dicembre.

Numa Pompilio

Numa Pompilio, il secondo re di Roma, aveva come consigliera la ninfa Egeria.

Numantino

Scipione Emiliano ebbe il titolo di “Numantino” perché nel 133 a.C. espugnò la citta celtibera di Numanzia consentendo così di trasformare la Spagna in provincia romana.


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