Aforismi su Stato e Regimi

Da Cap2.

In questa pagina i nostri autori presentano alcuni aforismi e pensieri su Stato e Regimi ... ovviamente presi da pensatori non sono appartenenti all'ANARCHIA, ma caso liberi e non servi del potere.


1) Lo Stato è come la religione, vale se la gente ci crede. (Errico Malatesta)

2) Chi dice "Stato" o "diritto politico", dice forza, autorità, predominio: ciò presuppone l'ineguaglianza di fatto. (Michail Aleksandrovic Bakunin)
3) Se la democrazia potesse essere altro che un mezzo di ingannare il popolo, la borghesia, minacciata nei suoi interessi, si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe di tutta la forza e di tutta l’influenza che le sono date dal possesso della ricchezza, per ricordare al governo la sua funzione di semplice gendarme al suo servizio. - Errico Malatesta
4) Il patriottismo è un sentimento artificiale e irragionevole, funesta origine della maggior parte dei mali che desolano l’umanità. ” L. Tolstoj
5) Tutti i governi, con una sfacciataggine sorprendente, hanno sempre affermato e affermano che i preparativi militari e le guerre stesse sono necessarie per mantenere la pace. - L. Tolstoj
6) Gli uomini costruiscono così una terribile macchina di despotismo, la cedono a chi vuol prenderla, (e questo sarà sempre, secondo tutte le probabilità un essere moralmente decaduto), s’inchinano servilmente al padrone che si son dati, e si meravigliano in seguito che le cose vadan male per essi.
Temono le bombe degli anarchici, e non temono questa terribile organizzazione che minaccia ad ogni minuto ben più gravi catastrofi. L. Tolstoj
7) La caserma è la stalla del gregge patriottico. Esce da lì un bestiame che è pronto a formare il gregge elettorale. Albert Libertad


- Ho usato la parola Stato: va da sé a quale intendo, con ciò, alludere: – un qualsiasi branco d’animali da preda, una razza di conquistatori e di padroni che, guerrescamente organizzata e con la forza di organizzare, pianta senza esitazione i suoi terribili artigli su una popolazione forse enormemente superiore per numero, ma ancora informe, ancora errabonda. In questo modo ha inizio sulla terra lo Stato: penso che sia liquidata quella fantasticheria che lo faceva cominciare con un contratto. Colui che può comandare, che è naturalmente “signore”, che si fa innanzi dispotico nell’opera e nell’atteggiamento che cosa mai ha a che fare con contratti! (Friedrich W. Nietzsche)

- La differenza fra una democrazia e una dittatura è che in una democrazia prima voti e poi prendi ordini; in una dittatura non devi perdere tempo a votare. C. Bukowski

- Lo stato significa precisamente violenza, la dominazione mediante la violenza, quando possibile mascherata, se assolutamente indispensabile sfrontata e nuda. (Michail A. Bakunin)

- Nel lungo periodo ogni governo è l'immagine esatta del suo popolo, con tutta la sua saggezza e stupidità; dobbiamo concludere quindi che com'è il popolo, così è il suo governo. (Thomas Carlyle, 4.12.1795 - 5.2.1881)

- Nessuno Stato per quante democratiche siano le sue forme, foss’anche la repubblica politica più rossa, popolare solo nel suo falso significato noto con il nome di rappresentanza del popolo, sarà mai in grado di dare al popolo quello che vuole e cioè la libera organizzazione dei suoi interessi dal basso in alto, senza nessuna ingerenza, tutela o violenza dall’alto, perché ogni Stato, sia pure il più repubblicano e il più democratico, anche lo stato pseudo-popolare ideato dal signor Marx, non rappresenta in sostanza nient’altro che il governo della massa dall’alto in basso da parte della minoranza intellettuale, vale a dire quella più privilegiata, la quale pretende di sentire gli interessi ideali del popolo più del popolo stesso. Per le classi proprietarie e di governo è quindi assolutamente impossibile soddisfare la passione popolare e le rivendicazioni del popolo per cui resta un solo mezzo la violenza dello stato, in una parola lo Stato perché lo stato significa precisamente violenza, la dominazione mediante la violenza, quando possibile mascherata, se assolutamente indispensabile sfrontata e nuda. Michail A. Bakunin

- Per le classi proprietarie e di governo è quindi assolutamente impossibile soddisfare la passione popolare e le rivendicazioni del popolo per cui resta un solo mezzo la violenza dello stato, in una parola lo Stato perché lo stato significa precisamente violenza, la dominazione mediante la violenza, quando possibile mascherata, se assolutamente indispensabile sfrontata e nuda. ”(Michail A. Bakunin)


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