Curiosità greche G
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Ganimede era il bellissimo giovane (il più bello dei mortali) che Giove fece rapire da un’aquila e portare sull’Olimpo per fargli assumere l’incarico di coppiere degli dei al posto di Ebe, dopo che questa si era sposata con Ercole.<br /> | Ganimede era il bellissimo giovane (il più bello dei mortali) che Giove fece rapire da un’aquila e portare sull’Olimpo per fargli assumere l’incarico di coppiere degli dei al posto di Ebe, dopo che questa si era sposata con Ercole.<br /> | ||
− | + | '''Garofano''' - Presso gli antichi greci il garofano era il fiore sacro a Giove, ma era anche il fiore legato a Diana. A quest'ultimo proposito ci sono due leggende: una vuole che i garofani siano nati dalle lacrime versate da un uomo innamorato di Diana e da lei respinto, l’altra narra che siano sbocciati dagli occhi strappati dalla dea al ragazzo e gettati in un prato.<br /> | |
− | Presso gli antichi greci il garofano era il fiore sacro a Giove, ma era anche il fiore legato a Diana. | + | |
+ | '''Geronte''' - Nell’antica Sparta il geronte era un membro del Senato (la '''gerusia''', in cui si entrava a 60 anni).<br /> | ||
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Versione delle 20:44, 1 giu 2022
Curiosità dell'antica Grecia - Lettera G
Indice |
Galeno
Il medico greco Galeno (Pergamo, 129 – Roma, 201 circa) quando dimorò a Roma, fu medico personale dell’imperatore Marco Aurelio e poi curò anche Lucio Vero, Commodo e Settimio Severo.
Gamberi
Presso gli antichi greci i gamberi erano considerati afrodisiaci.
Ganimede
Ganimede era il bellissimo giovane (il più bello dei mortali) che Giove fece rapire da un’aquila e portare sull’Olimpo per fargli assumere l’incarico di coppiere degli dei al posto di Ebe, dopo che questa si era sposata con Ercole.
Garofano - Presso gli antichi greci il garofano era il fiore sacro a Giove, ma era anche il fiore legato a Diana. A quest'ultimo proposito ci sono due leggende: una vuole che i garofani siano nati dalle lacrime versate da un uomo innamorato di Diana e da lei respinto, l’altra narra che siano sbocciati dagli occhi strappati dalla dea al ragazzo e gettati in un prato.
Geronte - Nell’antica Sparta il geronte era un membro del Senato (la gerusia, in cui si entrava a 60 anni).
Giganti
I Giganti veri e propri erano esseri mitologici generati da Gea, fecondata dal sangue di Urano ferito da Crono, per vendicare i Titani sconfitti e fatti precipitare nel Tartaro da Zeus.
I Giganti avevano gambe a forma di serpente, avvolte a spirale che terminavano con teste di serpente.
Essi erano 24 (34 secondi alcuni, addirittura 100 secondo altri). Mossero guerra a Zeus, dando inizio alla cosiddetta Gigantomachia (vedi), ma furono sconfitti dagli dei aiutati da Ercole.
Tra i Giganti ricordiamo: Agrio, Alcineo (il capo), Clizio, Efialte, Encelado, Eurito, Grazione, Ippolito, Mima, Oti, Pallante, Polibote, Porfirione, Toone, Tizio.
Gigantomachia
La gigantomachia, ossia la battaglia tra i Giganti e gli dei dell’Olimpo, avvenne in Macedonia o, seconda altra tradizione, in Tessaglia. Altre fonti vogliono sia avvenuta in Campania, nei Campi Flegrei. In questa battaglia gli dei olimpici, aiutati nell’occasione da Ercole, sconfissero i Giganti che già avevano dato la scalata al cielo mettendo il monte Pelio e il monte Ossa sopra l’Olimpo.
Tra i Giganti che parteciparono alla battaglia ricordiamo:
- Agrio - ucciso con Toone dalle Moire armate di mazze di bronzo.
- Alcineo- il capo dei Giganti;
- Clizio - ucciso da Ecate a colpi di torcia;
- Efialte - accecato da Ercole e da Apollo;
- Encelado - Zeus lo uccise scagliandogli l’Etna addosso;
- Eurito - ucciso da Dioniso;
- Grazione - trafitto da Artemide
- Ippolito - ucciso da Ermes (diventato invisibile grazie all’elmo datogli da Ade);
- Mima - ucciso da Efesto a colpi di proiettili roventi;
- Oti;
- Pallante - ucciso da Atena che lo scorticò ed usò la sua pelle come corazza;
- Polibote - schiacciato da Poseidone sotto l’isola di Nistro;
- Porfirione - fermato da Ercole mentre strappava le vesti di Era, fu fulminato da Zeus;
- Toone - ucciso con Agrio dalle Moire armate di mazze di bronzo.
Gineceo
- Nell’antica Grecia il gineceo era la parte più interna della casa riservata alle donne.
Giochi
Ecco alcuni giochi che già si praticavano nell’antica Grecia:
- un gioco che oggi chiamiamo “yo-yo”. La rotella era di metallo, di legno o di terracotta;
- un gioco simile a quello che oggi chiamiamo “campana”;
- altalena;
- astragali (gioco simili ai dadi);
- biglie (o noci);
- cerchio - Il gioco di far rotolare il cerchio guidandola con una bacchetta, praticato ancora oggi dai bambini, era conosciuto già nell’antica Greca ed Ippocrate, il grande medico, lo consigliava come un’attività molto salutare;
- cottabo, che consisteva nel colpire un bersaglio, di solito un piatto o un vaso, con il vino rimasto sul fondo della coppa;
- ephedrismos: portare sulla schiena il proprio compagno di giochi;
- homilla (o delta): lanciare le noci entro un cerchio (o triangolo) segnato per terra. Il vincitore si aggiudicava tutte le noci;
- nacchere;
- Ostrakinda: cocci di ceramica o pietra da lanciare il più vicino possibile ad una linea tracciata a terra;
- palla;
- salto;
- trottola.
Giochi Erei
Nell’antica Grecia le donne non gareggiavano con gli uomini, ma ad esse, fin dal VI secolo a.C., erano riservati i Giochi Erei (dedicati alla dea Era) che si tenevano nello stadio di Olimpia.
In questi giochi le donne si dedicavano alla corsa e le vincitrici in premio avevano un serto di ulivo ed un pezzo della carne offerta alla divinità.
Giochi Olimpici
I giochi olimpici (tenuti in onore di Zeus a Olimpia) furono istituiti da Ercole e furono aboliti dall’imperatore Teodosio I.
Giogo
Il giogo per l’aratura sarebbe stato inventato da Buzige, leggendario legislatore ateniese.
Girasole
Clizia, figlia di Oceano e di Teti, amata e abbandonata da Apollo, fu mutata in girasole.
Giudici
I tre giudici infernali erano:
- Eaco, figlio di Zeus e della ninfa Egina
- Minosse e Radamanto, entrambi figli di Zeus e di Europa.
Gorgoni
Le gorgoni (Steno, Euriale e Medusa) erano tre sorelle dal corpo mostruoso, con ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli e chiunque le guardasse direttamente negli occhi rimaneva pietrificato.
Figlie di Forco e di Ceto, erano immortali tranne Medusa che poi fu uccisa da Perseo.
Granchio
I greci ritenevano che la carne di granchio fosse afrodisiaca.
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