Curiosità su Navi e imbarcazioni

Da Cap2.

Curiosità su navi e imbarcazioni

Abbrivo residuo - In marina con abbrivo (o abbrivio) residuo si intende la velocità mantenuta da una nave per inerzia, dopo che è cessata l’azione dei suoi mezzi di propulsione.

Affondamenti - La prima nave ad essere affondata da un sottomarino fu la fregata nordista Housatonic, colata a picco dal sottomarino sudista Hunley il 17 febbraio 1864 durante la guerra di secessione.

Alare - Tirare una barca a terra si dice “alare” la barca.
Amarra - L’amarra è una grossa fune utilizzata per l’ormeggio delle navi.

Americo Vespucci - L’Americo Vespucci, la Nave Scuola della Marina Militare Italiana, fu varata il 22 febbraio 1931.
Anfidrome - Le navi anfidrome possono navigare indifferentemente sia da prora sia da poppa; la parola “anfidromo”, infatti, significa “che può correre in due direzioni”.
Babordo - Il babordo è il lato sinistro della nave guardando da poppa verso prora. Il lato opposto si chiama tribordo o dritta.

Bansigo - Il bansigo è il sedile pensile per lavorare sugli alberi delle navi o fuori bordo.

Biscaglina - La biscaglina è la scaletta di corda (formata da due cavi in cui sono stati infilati pioli di legno detti “tarozzi” che formano i gradini) posta sul fianco della nave per consentire l’imbarco e lo sbarco del pilota.
Bissona - La bissona è una barca da parata veneziana ad otto remi.
Boccaporto - Il boccaporto è l’apertura sul ponte della nave.

Bompresso - Il bompresso è l’albero che sporge a prua della nave.

Buco del gatto - Il “buco del gatto” era il nome dato all’apertura nella coffa delle antiche navi che serviva per il passaggio dei marinai.

Caicco - Il caicco (turco kayık, "barca") è una barca bi-albero di origine turca, nata come barca da pesca e carico, ma che per la spaziosità e la comodità è stata trasformata da barca da lavoro in barca da crociera.

Cala - La cala è il locale situato nelle parti interne e basse di una nave ed è destinato a deposito di materiali e di attrezzi. Si distingue dal gavone per dimensioni, destinazione e collocazione. La cala è anche una piccola insenatura ove può trovare ridosso il naviglio minore.
Calcese - Il calcese è l’estremità dell’albero a vele latine.
Cassero - Il cassero è la parte superiore della poppa dei vascelli.

Coffa - La coffa è la piattaforma semicircolare posta sulla sommità degli alberi dei velieri, dove si pone il marinaio di vedetta.

Cima - In ambito marinaro il termine cima è utilizzato per indicare una fune.

Cutter - Il cutter è una piccola imbarcazione a vela da diporto con un solo albero e molto veloce.
Fiocco - Il fiocco è una vela triangolare.
Fusta . La fusta (o galeotta) era una piccola galea del Medioevo caratterizzata da un minor pescaggio rispetto alla classica galea da guerra.

Gaffa (o mezzo marinaio) - La gaffa (o mezzo marinaio) è un’asta di legno, munita sulla cima di un ferro a uncino, che fa parte dell’attrezzatura delle imbarcazioni e si usa nell’accostarsi a un’altra imbarcazione o alla banchina.

Gassa d’amante - Se qualcuno vi parla di “gassa d’amante” … non sta discutendo d’amore: la “gassa d’amante”, infatti, è uno dei fondamentali nodi marinari utile per una moltitudine di applicazioni.
Gavoni - I gavoni sono gli spazi vuoti delle navi sotto la linea di galleggiamento utilizzati per lo stivaggio di materiali di piccole dimensioni.

Genoa - Se sentite qualcuno parlare di “genoa”, non è detto che l’argomento è il calcio. Il “genoa”, infatti, è una vela triangolare, simile al fiocco, che si issa tra l'albero più a prua di un'imbarcazione e l'estremità della prua o del bompresso.
Girotta - La girotta è una banderuola sulla barca a vela fissata all’estremità di un albero o di un’asta per individuare la direzione del vento. Goletta - La goletta è un veliero a due alberi.

Gomena - La gomena è il grosso cavo di canapa usata in marina per operazioni di varo, ormeggio, rimorchio.
Gottazza - La gottazza è una specie di grosso mestolo (in legno o in plastica) che i marinai usano per togliere l’acqua dal fondo dello scafo o delle sentine navi e delle barche.

Jolly Roger - La classica bandiera nera con teschio e tibie incrociate, tipica delle navi pirate, si chiama “Jolly Roger”.

Lupo - In passato era chiamata “lupo” una vela tinta di nero usata sia in segno di lutto sia per non essere avvistati durante la navigazione notturna.

Mandracchio - In un porto, il mandracchio è lo specchio d’acqua, ben riparato, destinato all’ormeggio delle piccole imbarcazioni.
Marabotto - Nelle antiche galee il marabotto era la più piccola delle tre vele latine.
Moscone (o pattino) - Il moscone è un natante da diporto a remi costituito da due due galleggianti paralleli, chiamati siluri, uniti da traverse che sostengono i sedili. E’ usato sia per i salvataggi sia per svago.

Musica - Durante le serate danzanti a bordo delle navi da crociera non è possibile ascoltare le note del tango “Caminito”. L’ultima volta che questo brano suonato fu suonato su una nave da crociera avvenne sul transatlantico Titanic che poco dopo affondò.

Occhio di Plimsoll - L’occhio di Plimsoll è un segno convenzionale sulla fiancata delle navi mercantili ed indica la posizione del piano di galleggiamento che corrisponde al massimo carico consentito.
Opera morta - Nella nave, l’opera morta è la parte dello scafo sopra la linea di galleggiamento della nave stessa.

Orzare - In termine marinaresco, orzare significa portare la prua di una imbarcazione in direzione del vento (cioè controvento).

Pappafico - A dispetto del nome, il pappafico non è un animale ghiotto di fichi, ma una piccola vela quadrata, precisamente la seconda vela quadra più alta dell'albero di trinchetto. Oggi, comunemente, è detto velaccino.

Patana - Se qualcuno vi dice di aver visto una bella patana … non fate cattivi pensieri. La patana, oltre che voce del dialetto napoletano per vagina e patata, è un tipo di imbarcazione veneziana con il fondo piatto nata per l'utilizzo nella laguna veneta.

Polena - La polena era la statua di legno, raffigurante donne o animali, che si trovava sulla prua delle navi dal XVI fino al XIX secolo.

Randa - La randa è la vela principale di una imbarcazione a vela connessa al pennone (il “boma”).

Racer - Il racer è un motoscafo da corsa.
Redazza - La redazza è il fascio di filacce con cui i marinai lavano o asciugano il ponte delle navi.
Relitti - Secondo il codice di leggi del re gallese Hywel Dda (noto come Howell) detto Howell il Buono (IX-X secolo) una nave senza il suo gatto guardiano (che aveva il compito di liberala dai topi e di proteggerla) era considerata un relitto;

Indice

LETTERA S

Sagola - La sagola è un cavo di piccolo diametro usato in Marina.
Santabarbara - La Santabarbara è il deposito di armi e munizioni sulle navi da guerra. E’ chiamata così perché Santa Barbara è la protettrice dei cannonieri.

Sartia - La sartia è ciascuno dei cavi di canapa o di acciaio che servono a sostenere gli alberi dei velieri.
Sbandamento - Lo sbandamento è l’inclinarsi dell’imbarcazione su un fianco a causa del vento o del moto ondoso.

Scarroccio - Lo scarroccio è lo spostamento traversale di un’imbarcazione rispetto alla rotta dovuta causato dal vento che soffia lateralmente;

Scopamare - Lo “scopamare” è una vela triangolare o rettangolare che i velieri a vele quadre aggiungono a ciascun lato della vela di trinchetto o di maestra, con tempo buono e vento largo, per aumentare la velocità.
Solcometro - Il solcometro non è un attrezzo usato dagli agricoltori, ma un apparecchio per misurare, da bordo, la velocità delle navi.

Snorkel - Lo snorkel è il tubo che da aria ai sottomarini.

Star - La “Star” (detta anche “stella”) è una imbarcazione a vela da regata per due persone.
Strallo - Lo strallo è il cavo che nella barca a vela fissa l’albero alla prua.

LETTERA T

Tangone - Se qualcuno vi parla di “tangone”, non pensate di avere di fronte un ballerino, ma piuttosto un marinaio … infatti nelle imbarcazioni a vela il “tangone” è l’asta con cui si distende lo spinnaker.
Tientibene - Tientibene è la ringhiera di corda delle scalette per le navi.
Tolda - La tolda è il ponte della nave.
Topo - Se qualcuno vi dice che ha fatto un giro su un topo, non vi sta prendendo in giro. Il topo, oltre che il conosciuto roditore, è anche una barca veneziana di lunghezza variabile tra i 6 ed i 14 metri, a fondo piatto, con prua slanciata e poppa arrotondata.
Tramp - Il “tramp” è una nave da carico che effettua trasporti occasionali a prezzi particolarmente bassi.
Tribordo - Il Tribordo è il lato destro della nave guardando da poppa verso prora. E’ detto anche dritta. Il lato opposto si chiama babordo.
Tuga - La tuga è il gabbiotto che sta sul ponte dei bastimenti.

LETTERA U

Usto - L’usto è la gomena con cui in passato si ormeggiava la seconda ancora delle navi a vela.

LETTERA V

Va e vieni - Va e vieni è il sistema di teleferica stabilito tra una nave e la terra (o anche tra nave e nave) per il trasporto di persone o cose al di sopra dell’acqua. Così è chiamato anche il collegamento attuato con una piccola imbarcazione senza remi e mossa facendo forza a mano su un cavo fisso disteso tra la nave e la riva.
Varo - L’usanza di infrangere contro lo scafo della nave una bottiglia di champagne durante la cerimonia del varo deriva da antiche cerimonie in cui erano fatti sacrifici per placare gli dei del mare.
Vela maestra - La vela dell’albero centrale del veliero è chiamata “vela maestra”.
Velaccino - Il velaccino è una vela quadra detta anche pappafico.
Veliero - I tre alberi del veliero si chiamano: albero di trinchetto (quello che si trova a prua), albero di maestra (quello che si trova al centro) e albero di mezzana (che sta a poppa).
Ventrino - Il ventrino è un nastro (di tela o di grossi cavi) che serve per stringere la vela al pennone.

LETTERA Y

Yamato - La corazzata giapponese Yamato, il cui dislocamento a vuoto era di 65027 tonnellate, fu varata l’8 agosto 1940, entrò in servizio il 16 dicembre 1941 e fu affondata il 7 aprile 1945 dalle forze aeree statunitensi.

LETTERA Z

Zopolo - Lo “zopolo” (o zoppolo) era una piccola imbarcazione a remi o a vela, ricavata da un solo tronco come una piroga, realizzata dai veneziani ed in uso nell’Adriatico nel XV e XVI secolo.


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