Vocabolario Olevanese - S

Da Cap2.

VOCABOLARIO OLEVANESE - LETTERA S

Ecco il vocabolario Olevanese prima che l'Olevanese diventi una lingua morta.
In verità già molte parole sono desuete anche a Olevano sul Tusciano e sono riportate solo perchè sono ancora vive nella mente di molti.

Si fa presente che molte frasi, detti e modi di dire olevanesi li potete trovare ne "Il Libretto grigio dei pensieri del M.A.O.".

NOTA: La Ś si legge "sc" come nella parola "scemo"


OLEVANESE - ITALIANO

Si ricorda che la Ś si legge "sc" come scemo


Sausicchio - Salsiccia.

Ścacatiare (pron. ścacatià - con la "sc" di scemo) – Verbo proprio della gallina. Fare coccodè dopo aver fatto l’uovo.

Ścagliendare (pron. ṥcagliendà con la sc di scemo) - Riscaldare. Il verbo è solo riflessivo (es.: m' ṥcagliènd, t' ṥcagliénd = mi riscaldo, ti riscaldi).

Ścagnuliare: (pron. Ścagnulià – con la “sc” di scemo) – Sgranare (esempio: ṥccagnulià ‘e fasùl = sgranare i fagioli).
Ścamazzà (pron. Ścamazzà) - Schiacciare
Ścampà (pron. Ścampà) - Spiovere. Il verbo è ovviamente impersonale (es.: è sc’campàt - ha spiovuto; quànno sc’càmpa - quando spiove).

Ścanagliare (pronuncia ścanagliare con la “sc” di scemo) - Letteralmente togliere dallo stato di canaglia. Scanagliare in olevanese significa individuare le misure esatte o i comportamenti sia di una persona sia di un oggetto.

Ścannatora (pron. Ścannatòra con la sc di scemo) – Spianatoia; tavola su cui si spianava la pasta o si preparavano le pagnotte con la pasta che era lievitata nella madia;

Ścannetièllo (Ścannetièllo) – Sgabello di legno

Scapezzà (pron. Ścapezza, con la “sc” di scemo) - Cadere rovinosamente.

Ścarparo - (pron. Ścarpàr) Ciabattino, calzolaio

Ścattilli (pron. ṥcattilli) – Pop corn

Scelechiare (pron. Śl'chià con la sc di scemo) - Pioviggina (Es.: stace sc'lechiànn = sta piovigginando)

Sciamarro (pron.: sciamàrr) = Piccone
Sciammèreca (Pronuncia Sciammèr'ca) - Voce arcaica per indicare l'atto sessuale.

Sciuoccolo (pron.: sciuocc’l) = Bioccolo, Fiocco (sciuocc’l r’ lana) o anche pompon (soprattutto dei berretti di lana).

Sciuqquaglio (pron. sciuqquàglio) - Orecchino.

Sciurillo (pron. sciurìll) = Piccolo fiore. In olevanese, però, con il termine "sciurillo" si intende il fiore di zucca.

Sciurùt - Fiorito. Una zona di Olevano sul Tusciano si chiama “aulìv sciurùt" – Ulivi fioriti).

Sciusciàre - (pron. sciuscià) Soffiare (es. sciuscià ru ffuòco = soffiare sul fuoco; sciuscià 'o naso = soffiarsi il naso).

Sciuscèlla - Carruba. Con il termine "sciuscèlla", in olevanese si intende sia la pianta sia il frutto del carrubo.
Con "sciuscella", però, bonariamente si intende anche schiaffo o botte in genere (anche in senso figurato) come nella frase: Te dongo duje sciuscelle cioè "ti do un po' di botte".

Ścolopo (pron.: Sc'còl'p) - Pianta erbacea selvatica abbastanza alta e con poche foglie.
In senso figurato si intende anche una persona allampanata (frase olevanese: me pàre nu scolopo).

Ścopaiazzo (pron.: sc'copaiàzz) = Spazzino. Letteralmente: colui che scopa le piazze.

Ścuffuliare (pron. ś'cuffulià) - Vincere a mani basse. Vincere togliendo tutti i soldi, o le fiches, o la posta in palio. Dare una batosta.

Ścugnare (pron. Sc'cugnàre con la "sc") - Trebbiare. Il termine scugnare, però, indica anche picchiare (ed essere picchiato), e percuotere (anche in senso figurato. (Es.: Vìr ca te sc'cògn = Stai attento che ti picchio).

Śculapare (pron. śculapà - con la sc di scemo) - Togliere dal terreno gli scolopi (cioè le piante erbacee selvatiche)- Frase: Jamme a sculapà r'aulìv.

Ścupetta (pron.: ścupètta - con la sc di scemo) = Spazzola sia per le scarpa ('a sc'cupètta p'e sc'carp) sia per i panni ('a sc'cupètta p'e pann).

Scuppetta - Fucile.

Scupp'lòn (pron. ścupplon - con la sc di scemo) - Scapaccione

Ścuscenato (pron. sc'cusc'nat con la "sc") - Con le ossa della schiena a pezzi.

Ścutuliare (pron. sc'cutulià) - Scuotere vigorosamente.

Ścuzzecare (pron. ścùzz'cà) = Letteralmente "togliere la cozzeca" (cioè la crosta che si è formata su una ferita). Il termine indica, però, lo scalfire di un oggetto di terracotta, di maiolica o anche di una parete (es.: s'è scuzz'càt 'o muro = si è scalfito il muro).

Śfrionzola (pron. śfrionzola) - Piatto a base di fave fritte con la pancetta.

Śfrittole (pron. ś'fritt’l) - Residui dei pezzi di grasso che erano stati sciolti lentamente sul fuoco per fare la sugna.
Oltre che mangiate come "sfizio", a volta le sfrittole, ormai prive di grasso, erano usate come ripieno di panini (tipo moderni calzoni al forno).

Śfruculiare (pron. śfruculià) - Stuzzicare, ma anche scocciare. Una frase olevanese: nù sfruculià a mazza r’ San Giuseppe - Non stuzzicare la mazza di San Giuseppe.

Śgargiato (pron. sc'gargiàt) - Sdentato (letteralmente: senza le gargie).

Śgarrupato (pron. śgarrupàt) - Diroccato, crollato, rovinato. Per lo più "sgarupato" è riferito ad un edificio (esempio: na casa sgarupata).
La signora Anna, di ritorno da una gita agli scavi Pompei, disse: "Aggio visto nu cuofano r' case sgarupate" - Ho visto tantissime case diroccate.

Śpangellàt (pron. Sc’pangellàt, con la “sc” di scemo) - Sderenato, con la schiena a pezzi. (Es. 'Me sengo spangellàt' = Mi sento con la schiena a pezzi)

Śparagnisso - Risparmiatore al limite dell’avarizia. Un frase olevanese: Si cannaruto e śparagnisso = Sei goloso e risparmiatore.

Śparatrappo (pron. sc'paratràpp – Con la sc di scemo) – Cerotto.

Śperetiare (Pron. Sc’p’r'tiare con la “sc” di scemo) - Scoreggiare rumorosamente o fare rumori simili (una volta era riferito anche ai motorini).
Śpezziàl (pron. śp’zziàl, con la “sc” di scemo) - Farmacista. Con il termine “spezziàl”, si intende anche una persone precisa e meticolosa (nel modo di dire: 'me pare nu sc’p’zziàl')
Śplurzo (pron. śplùrz) - Torsolo. In senso figurato e ironico si intende una persona molto magra.
Śpruoccolo (pron śpruoccol) - Bastoncino, pezzetto di legno (Frase olevanese: Chi sape filà, fila pure co spruòccolo = Chi sa filare, fila pure con un bastoncino).

Śpurtiglione (pron.: Sc'purtigliòn con la "sc") - Pipistrello. Fig.: Persona che esce di notte.

Śquaglià - Liquefare, sciogliere (si squaglia la neve; si squaglia il sangue nelle vene (se squaglia 'o sang 'ncuorp – si scioglie il sangue nel corpo). Il termine, però, intende anche sparire, dileguarsi.

Stocchio - Stoppia per lo più di granoturco. Il termine è usato bonariamente per indicare una persona allampanata e bonacciona (M’ par nu stocchio).

Streppa - Raspo (Frase olevanese: na streppa r’uva).

Streppone (Pron. Str'ppon) Moncone secco d'albero o di pianta in genere. Con il termine str'ppon si intende anche la ceppaia e, in senso figurato e offensivo, un nanerottolo.

Streuzo (pron. strèuz) – Strambo, strano (soprattutto una persona).

Stuoteco (pron.: Stuòt'c - con la "c" dura) = Persona rozza e grossolana. Una parola simile esiste anche nel dialetto tarantino (Stuèt'c).

Sucutiare (pron. sucutià) – Verbo: Cacciare via, allontanare. Ad esempio: sucutià na mośca. – Scacciare via una mosca.

Supàlo - Ginepraio, rovo.

Suppìngo (Pron. suppìngh) - Sottotetto, soffitta.
Nei tempi passati nel suppìngo si metteva paglia e fieno, ma anche noci e nocciole secche e altra roba della cosiddetta dispensa ... In pratica era il locale usato come deposito o ripostiglio.

Suppundare (pron. Suppundà) - Puntellare. Con il termine suppundare, si indica anche il chiamare il proprio figlio con il nome di un parente (normalmente genitore o fratello) quasi a volerne puntellare l’esistenza con una vita più giovane.

ITALIANO - OLEVANESE

Sansa - Nuzza.
Salsiccia - Sausicchio.
Sassolino - P’trèccula
Scapaccione - Scupp'lòn (pron. ścupplon - con la sc di scemo)
Schiacciare - Ścamazzà (pron. Sc’camazzà)
Schiaffo - Pàccaro.
Scoreggiare rumorosamente - Śperetiare
Sgabello - Ścannetiello
Solaio - Suppìngo (Pron. suppìngh).
Sottotetto - Suppìngo (Pron. suppìngh).
Spianatoia – Ścannatora (pron. sc’ccannatòra con la “sc” di scemo)
Stuzzicare - Śfruculiare

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