Superstizioni e Tradizioni

Da Cap2.
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Versione delle 17:15, 18 ago 2022

CURIOSITA' DAL MONDO - TRADIZIONI, SUPERSTIZIONI e credenze

Di seguito riportiamo alcune tradizioni, superstizioni, segni premonitori, credenze o scaramanzie del mondo.
Precisiamo che quando non è indicato diversamente, si tratta di credenza popolare italiana.

Acqua - In molte regioni del Nord Europa, la sera del Sabato Santo era tradizione mettere davanti alla porta un secchio d’acqua con la quale ci si doveva lavare il viso il mattino di Pasqua. Si credeva che questo li avrebbe difesi dalle malattie infettive cutanee per tutto l’anno successivo.
Agata – All’agata, la pregiata pietra dura varietà di quarzo, un tempo erano attribuiti poteri magici tra i quali quello di favorire gli atleti facilitandone la vittoria.
Aglio - Anticamente in India i sacerdoti consigliavano di non mangiare l’aglio perché esso alimentava i demoni che stanno nel corpo umano.
Ago - In alcune regioni una ragazza è contenta se, mentre cuce, l’ago si spezza. Questo perché, secondo una diffusa credenza, il fatto starebbe a significare che in quello stesso momento il suo innamorato stia pensando a lei.

Agricoltura - I componenti di alcune tribù del Camerun sono convinti che le piante di mais e di arachidi crescono più in fretta e più rigogliose se chi le semina canta al ritmo del tam-tam.

Albini - In alcune regioni d’Africa è radicata la credenza che gli albini portino sfortuna. Molti di essi, infatti, vengono addirittura abbandonati alla nascita o soppressi durante cerimonie e riti celebrativi.

Ambra grigia - Nel Medioevo l’ambra grigia, che fino ad allora era utilizzata specialmente in profumeria, era considerata un ottimo rimedio per prevenire la peste. Si riteneva, infatti, che bastava portarne un po’ con se per evitare di essere contagiati dal morbo.

Ametista - In passato c’era la credenza che l’ametista avesse la virtù di preservare dall’ebbrezza. Il nome di questa pietra deriva dal greco “amethystos” cioè “non ubriaco”.

Indice

Animale bianco

Secondo una credenza popolare, uscendo di casa il mattino di Capodanno, è di buon auspicio incontrare un animale bianco.

Anulare

Il dito anulare un tempo era chiamato “digitus medicinalis” (o “digitus medicus”) cioè “dito medico” in quanto gli erano attribuiti poteri terapeutici.

Api

1) Uno sciame di api che ronzano sulla porta di casa indica maldicenze.
2) Nella superstizione popolare sognare un’ape è presagio di morte imminente: l’ape che vola via, infatti, rappresenta l’anima che lascia il corpo.
3) Tra gli zingari è diffusa una tradizione secondo la quale se l’entrata in casa da una finestra aperta di un’ape (o di un calabrone) è l’annuncio dell’arrivo di un amico.

Arcobaleno - Nelle Hawaii è diffusa la credenza che l’arcobaleno è il ponte grazie al quale le anime dei defunti salgono al cielo.

Aurora Boreale - Secondo la tradizione finnica e lappone, l’aurora boreale è provocata da una volpe che corre nelle lande del Nord: la coda di questo animale striscia sulla neve e produce i flussi luminosi (detti “fuochi di volpe”) che si alzano verso il cielo.

LETTERA B

Banchetti nuziali - Nei banchetti nuziali organizzati a Bassano del Grappa (VI) è tradizione offrire ai novelli sposi un piatto di grossi asparagi che sono simboli di fertilità.
Baobab - Nella zone dell’Africa meridionale dove scorre il fiume Limpopo, il baobab è simbolo di salute e di benessere. A tal proposito, c’è da dire che in quelle regioni c’è la credenza che, se lavato con acqua dove è stata immersa la corteccia di tale albero, un bimbo crescerà sano e forte.

Basilico - Secondo una tradizione, per sapere se una persona ha mentito basta appoggiare un rametto di basilico sul suo corpo mentre dorme: se le foglie restano fresche è stato sincero, se appassiscono vuol dire che ha mentito.

Basilisco - Anticamente si credeva all’esistenza del basilisco, un mostruoso rettile in grado di incenerire o pietrificare con lo sguardo qualsiasi essere vivente. Quando non poteva esercitare il suo potere su animali o persone, il basilisco si rivolgeva alle piante provocandone l’immediato inaridimento con un’occhiata.

Befana - A Quercia di Aulla (Massa Carrara) per la festa della Befana c’è la tradizione di appendere al campanile della chiesa una calza della Befana lunga 25 metri.

Bruchi - Per disinfestare le vigne dai bruchi, a Torino c’era la tradizione, ancora seguita fino alla fine del XVIII secolo, di leggere una speciale “maledittione” che veniva chiesta direttamente al Papa. Con tale rito, svolto alla presenza di una folla enorme, i bruchi erano scomunicati.

Bucato - Secondo una vecchia credenza, chi faceva il bucato con la luna piena o durante la vendemmia correva il rischio di trovare il bucato pieno di macchie.



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