Perche' G

Da Cap2.

IL LIBRETTO DEI PERCHE'

Alcuni modi di dire o di fare hanno origine molto lontana, spesse volte strana, a volte curiosa, a volte incredibile. Quante volte ci chiediamo: Perchè si dice? Perchè si chiama? Perchè si usa? Vediamo le risposte alle domande riguardanti le parole con la lettera "G".


Gangheri (uscire fuori dai gangheri) - I gangheri sono i perni metallici dei cardini delle porte. Essi agganciano e rendono girevoli l'anta della porta e quindi consentono di controllarla. Uscire fuori dai gangheri, quindi, significa non avere più il controllo (in questo caso di se stesso).
Gardenia - La gardenia, pianta della famiglia delle Rubiaceae. venne chiamata così in onore del botanico e medico scozzese Alexander Garden (Aberdeenshire, gennaio 1730 - Londra, 15 aprile 1791).

GATTO
- Come mai si dice che i gatti riescono a vedere al buio? Questa è una convinzione errata derivante dal fatto che gli occhi dei gatti sembrano brillare nell’oscurità. Questo accade perché i gatti, grazie al tapetum lucidum, uno strato di cellule iridiscenti intorno al nervo ottico, sono in grado di riflettere raggi luminosi, peraltro estremamente deboli, e, quindi, vedere meglio di altri animali quando c’è poca luce. Ciò non significa, però, che i gatti abbiano la capacità di vedere al buio.
- Il gatto impaurito inarca la schiena e drizza il pelo. Questo perché il gatto, così facendo, intende apparire più grosso di fronte ai suoi nemici allo scopo di impaurirli.
- Perché si dice che i gatti hanno sette vite? Perché essi hanno la capacità di cadere da grandi altezze restando illesi e quindi si ritiene che abbiano più di una vita. Si ritiene che ne abbiano sette perché in passato il numero 7 era associato alla perfezione e all’equilibrio.

GATTO NERO
La superstizione che i gatti neri portano sfortuna è dovuta a vari motivi. Tra questi:
- ai tempi delle invasioni saracene sembra che i pirati, per eliminare i topi che vi erano presenti, tenessero sulle loro navi gatti neri (invisibili nelle stive e al buio). Avveniva che quando i pirati scendevano dalle imbarcazioni per saccheggiare, anche i molti gatti scendevano e si disperdevano nelle città assalite. Per questo motivo vedere un gatto nero significava che era avvenuto o stava avvenendo uno sbarco dei saraceni e quindi vedere un gatto nero era una cosa non buona.
- I gatti neri di notte erano pericolosi per i cavalieri perché, essendo invisibili, il cavallo che improvvisamente se ne trovava uno davanti si spaventava e disarcionava il cavaliere.... Quindi incontrare un gatto nero era segno di sfortuna.

Gattopardo - Il gattopardo si chiama così perchè un tempo si credeva che esso nascesse l’incrocio tra un gatto e un leopardo.

Gazzetta - Alcuni giornali si chiamano Gazzetta perché nel ‘500 a Venezia, prima che uscissero i fogli stampati, si vendevano fogli di avviso manoscritti che costavano appunto una gazzetta (moneta di bassa lega istituita dalla Serenissima nel 1539).

Gennaio - Il mese di gennaio ha questo nome perché nell’antica Roma esso era dedicato a Giano, il dio bifronte. In latino, infatti, Gennaio si traduce Januarius (dedicato a Giano)

Geranio - Il geranio si chiama così dal greco “geranos” (che significa gru), perché il suo frutto assomiglia al becco di tale uccello.
Ghiaccio (Rompere il ghiaccio) - Un tempo, per consentire alle imbarcazioni di superare i tratti ghiacciati delle acque dei fiumi, squadre di uomini le precedevano con il compito di rompere il ghiaccio. Per questo, quando si supera una difficoltà iniziale o i silenzi di un primo incontro, si dice che “si è rotto il ghiaccio”.

Giallo - Il termine “giallo” per indicare i romanzi polizieschi nasce dal colore giallo che nel 1929 la Mondadori dette ai libri della collana dei romanzi polizieschi per differenziarli dagli altri (o per evidenziarli).

Ghirlandaio – Il pittore Domenico Bigordi (Firenze, 2 giugno 1448 – Firenze, 11 gennaio 1494) fu detto il “Ghirlandaio” perché discendente da una famiglia di orafi fabbricanti di “ghirlande”, cioè di monili per le acconciature femminili.

Gioconda (La Gioconda) - Il ritratto della Monna Lisa di Leonardo da Vinci si chiama “La Gioconda” perché si ritiene che la donna ritratta dal grande artista sia Lisa Gherardini, la quale nel 1495 divenne la terza moglie del mercante fiorentino Francesco di Bartolomeo del Giocondo e quindi diventò … “La Gioconda”.

Gnocco - Lo “gnocco” (tipo di pasta ottenuta impastando acqua e farina) si chiama così dal termine longobardo “Knohha” che significava nodo, giuntura o nocca.



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