Il Gran Consiglio

Da Cap2.

GRAN CONSIGLIO DEL PNF (Partito Nazionale Fascista)
Tenutosi dal pomeriggio del 24 luglio alle 3 del mattino del 25 luglio 1943)
In questa seduta si votò un ordine del giorno presentato da Dino Grandi per estromettere Benito Mussolini dal potere.
L'Ordine del Giorno fu approvato con 19 voti favorevoli, 8 voti contrari.
Favorevoli all’Ordine del Giorno:
1) Giacomo Acerbo;
2) Umberto Albini;
3) Dino Alfieri;
4) Giovanni Balella;
5) Giuseppe Bastianini;
6) Annio Bignardi;
7) Giuseppe Bottai;
8) Tullio Cianetti;
9) Emilio De Bono (quadrumviro);
10) Alberto De Stefani;
11) Galeazzo Ciano (genero di Mussolini); 12)
Alfredo De Marsico;
13) Cesare Maria De Vecchi (quadrumviro);
14) Luigi Federzoni;
15) Luciano Gottardi;
16) Dino Grandi (che aveva presentato l’OdG);
17) Giovanni Marinelli;
18) Carluccio Pareschi; 19) Edmondo Rossoni.
Contrari all’Ordine del Giorno:
1) Carlo Alberto Biggini;
2) Guido Buffarini-Guidi;
3) Carlo Scorza;
4) Roberto Farinacci;
5) Ettore Frattari;
6) Enzo Galbiati;
7) Gaetano Polverelli;
8) Antonio Tringali Casanova.<br /A Da notare
Giacomo Suardo si astenne, mentre Tullio Cianetti dopo aver votato a favore dell'Ordine del Giorno, il giorno successivo scrisse a Mussolini e ritrattò il voto.
A seguito della votazione, Benito Mussolini si presentò davanti al Re e presentò le dimissioni.
Alle ore 18 del 25 luglio il Re fece arrestare Benito Mussolini e lo sostituì con Pietro Badoglio;
L'11 gennaio 1944 furono fucilati a Verona i firmatari "non contumaci" che avevano votato a favore dell'ordine del giorno.


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