Curiosita' del mondo M

Da Cap2.

CURIOSITA' DEL MONDO - LETTERA M

Maiale - Se vi regalano un maiale … non è detto che dobbiate pensare ad ingrassarlo per poi farne salumi.
Il maiale, infatti, era anche un siluro contenente circa 30 Kg di esplosivo, pilotato da due sommozzatori dotati di autorespiratori, che lo guidavano standovi sopra a cavalcioni. I due uomini, poi, lo agganciavano al bersaglio, azionavano il detonatore e si allontanavano velocemente.
L’azione più nota effettuata con l’uso dei maiali (usati dalla famosissima 10ª Flottiglia MAS) è quella del 19 dicembre 1941 culminata con l'affondamento delle navi da battaglia britanniche HMS Valiant e HMS Queen Elizabeth.

Maggese - Il maggese è un terreno lasciato per un certo periodo a riposo a per il pascolo, senza nessuna coltivazione, ma regolarmente arato per mantenerlo soffice e fertile.

Malacologia - La malacologia è lo studio delle conchiglie.

Malcontenta - Se qualcuno vi dice che gli piacerebbe vedere la Malcontenta, non dovete credere che stia parlando di una signora scontenta o insoddisfatta, ma piuttosto che è uno cui piace l’architettura. “Malcontenta”, infatti, è il nomignolo con il quale è conosciuta la Villa Foscari, progettata da Andrea Palladio, che si trova presso Mira (MI). Per informazione, si fa presente che il nome di Malcontenta deriva dal fatto che, secondo la tradizione, in quella villa sarebbe stata relegata una dama della famiglia Foscari che era stata accusata di infedeltà.

Mal bianco - L’oidio, il fungo parassita delle piante, è detto “mal bianco”.

Maldive - La Repubblica delle “Maldive”, composta da isole che si estendono su un’area di 298 Kmq con circa 400.000 abitanti è il paese asiatico più piccolo sia per dimensione sia per popolazione, (Aggiornamento al 2019).

Mammalucchi - Oggi per mammalucco si intende una persona sciocca e goffa, ma in origine i “mammalucchi” erano milizie turche, all’inizio formate da schiavi che si erano convertiti all’Islam, che nei secoli XIII – XVI acquisirono grande potere in Egitto. Furono sconfitti definitivamente da Napoleone Bonaparte.

MAMME
- La mamma di Paperino (personaggio dei fumetti di Walt Disney) si chiama Ortensia (Hortense McDuck) ed è sorella di Paperon de Paperoni.
- La mamma di Qui, Quo e Qua, i nipotini di Paperino, si chiama Della Duck.

Mancini - Raffaello, Leonardo e Michelangelo erano tutti e tre mancini.

Indice

Manina

Se qualcuno vi dice che si è mangiato una manina, non vi sta dicendo in modo scherzoso che si è pentito di qualcosa; la “manina” (o ditola gialla) è un fungo mangereccio dalla forma curiosa che lo fa somigliare ad un corallo.

Manitù

Manitù, il dio dei pellerossa, era il il creatore di ogni cosa ed il Grande Spirito che stava vicino alla gente.

Mano di Buddha

Se qualcuno vi dice che gli piace la “mano di Buddha” non è detto che sia un seguace della antica e molto diffusa religione orientale. La “mano di Buddha” è una varietà di cedro caratterizzata dalla forma del frutto che somiglia alle dita di una mano.

Manomorta - Se uno vi dice che sarebbe stato contrario all’abolizione della manomorta, forse non è un laido pervertito … tutt’altro. "Manomorta" era la condizione giuridica di privilegio per il complesso di beni, appartenenti ad enti morali, secondo la quale tali beni erano inalienabili e non erano soggetti a tasse. La “manomorta” fu soppressa con la legge 31 luglio 1954, n. 608.

Manubrio

Se qualcuno vi dice che ha un dolore al manubrio … non vi sta prendendo in giro. Il manubrio, in anatomia, è la porzione superiore dello sterno, di forma trapezoidale, sui cui margini si articolano le clavicole.

Marangoni

Nella Repubblica di Venezia i carpentieri addetti alla costruzione delle navi erano chiamati “marangoni”.


Mario e Maria

Benchè in italiano sono il maschile e il femminile dello stesso nome, Mario e Maria hanno etimologie del tutto diverse. Mario, infatti, deriva dal latino “marius” che, a sua volta, deriva dall’etrusco Maru (titolo di magistrato etrusco), mentre Maria deriva dall’ebraico Miryam, a sua volta derivato dall’egiziano mrj che significa “amato”, “caro”.

Marmottina

Se qualcuno vi dice che a casa ha una marmottina … non è detto che abbia un grazioso roditore con sé, ma vi sta parlando del suo lavoro. La “marmottina” è la valigetta il rappresentante porta con se e dove tiene il campionario.

Martinella

Attualmente la martinella è il campanello che usa sia il Presidente della Camera sia quello del Senato. In passato, invece, la martinella era la campana che stava sul Carroccio dei Comuni lombardi.

Mascelle - Se qualcuno vi dice che i pettini, oltre ai denti, hanno le mascelle, non dice certo un’amenità. Nei pettini, infatti, le mascelle sono i due denti più robusti posti all’estremità.

MASCHERE
- Nella Repubblica di Venezia furono emanati decreti per limitare l’uso esagerato delle maschere; a tal proposito c’è da dire che, durante il Carnevale, alcuni indossavano la maschera perfino in chiesa.
- Arlecchino, famoso per il suo vestito a losanghe colorate, è la maschera di Bergamo.
Il nome della maschera “Arlecchino” deriva da “Hellequin”, diavolo comico delle rappresentazioni medioevali francesi.
- Brighella, amico di Arlecchino, è una maschera di Bergamo. Si tratta di un servo astuto dal carattere vivace, attaccabrighe e dispettoso.
- Colombina è una maschera veneziana. Serva graziosa e seducente, Colombina è l’amorosa di Arlecchino.
- Dottor Balanzone è la maschera tipica di Bologna.

- Gianduia, simpatico contadino perspicace e furbo, è la maschera popolare di Torino; il nome deriva da Gioànn d’la doja, cioè Giovanni del boccale, perché quando entrava in un’osteria chiedeva subito un boccale di vino.

- GIOPPINO, è la tipica maschera del teatro popolare bergamasco:
. Gioppino è un contadino di rustica bonarietà e, all’occasione, lesto di mano;
. la caratteristica di Gioppino sono tre grossi gozzi (da lui chiamati le sue granate o coralli), che ostenta come veri e propri gioielli.
. La madre di Gioppino si chiama Maria Scatolera.

- Meo Patacca è una maschera popolare di Roma che rappresenta il tipico popolano, indolente e attaccabrighe.
- Meneghino è la maschera tipica di Milano, che rappresenta il tipo del servitore ligio ai padroni, spavaldo a parole, egoista, ma non troppo e in fondo caritatevole.
- Peppe Nappa è una maschera siciliana che rappresenta il servo sciocco che finisce sempre per essere picchiato a causa dei guai che combina.
- Pulcinella è la maschera tipica della Campania. Questa maschera nacque nella città di Acerra nel XVI secolo.
- Rosaura è la maschera veneziana figlia di Pantalone.

- RUGANTINO è una maschera romana:
. Rugantino impersona il tipico “bullo” di Trastevere: spaccone e arrogante, ma in fondo pauroso e di animo buono.
. La compagna di Rugantino si chiama Nina, popolana linguacciuta, ma fiera.

- Stenterello è la maschera tradizionale di Firenze. Secco, allampanato e con il codino, Stenterello, perseguitato dalla sfortuna, è un domestico scansafatiche, ma furbo e arguto.

Masculini- Se qualcuno vi dice che ha mangiato la pasta coi “masculini”, non dovete pensare che ha partecipato ad un pasto con soli uomini. In Sicilia le alici sono chiamate “masculini” e la “pasta con i masculini” è un piatto tipico di Catania.
Matroneo - Il “matroneo” era il loggiato delle basiliche paleo cristiane riservato alle donne.

Mazza di San Giuseppe - Se qualcuno vi dice che ha trovato una “mazza di San Giuseppe” … tranquilli … non avete a che fare con un invasato o una persona affetta da fanatismo religioso. La “mazza di San Giuseppe” è il nome popolare che in alcune regioni viene dato all’oleandro (Nerium oleander). Questa pianta, essendo velenosa in tutte le sue parti, un tempo era detta anche “ammazza asino” e “ammazza cavallo”.

Mazza di Tamburo - Se qualcuno vi dice che ha mangiato una “mazza di tamburo” … non sta facendo dell’umorismo e sicuramente è un buongustaio. La mazza di tamburo è un fungo molto conosciuto, rinomato ed apprezzato per il suo delizioso sapore. Il suo nome scientifico è Macrolepiota procera ed è conosciuto anche come puppola, bubbola maggiore, ombrellone o parasole. Si ricorda che questo fungo deve essere consumato solo cotto altrimenti diventa causa di intossicazione.

Meccanicisti - I seguaci dei filosofi Hobbes e Cartesio erano detti “Meccanicisti”.

Mefisto - Se qualcuno vi dice che a casa ha un “mefisto” … non vi sta prendendo in giro e neppure è uno psicopatico o un pazzo indemoniato. Oltre che un personaggio dei fumetti ed il nome con cui viene chiamato il diavolo nel mito di Faust, il “mefisto” è sia una tuta aderentissima usata da atleti e pattinatori sia un berretto di lana a tre punte (di cui due coprono le orecchie e una scende sulla fronte) che viene usato soprattutto da alpinisti e sciatori di cui avvolge la testa.

Melanzana - Fino al 1700 si credeva che la melanzana, originaria dell’India, fosse velenosa.
Merlo nero – Se qualcuno vi dice che a pranzo ha mangiato un piatto di merlo nero … tranquilli. Il merlo nero, oltre che il conosciutissimo uccello della famiglia dei passeriformi, è una varietà di spinaci di origine persiana con le foglie color verde nero intenso.

Miele - Nel 1954 a Paestum gli archeologi riportarono alla luce alcuni vasi di bronzo del VI secolo a.C. che contenevano miele, ovviamente non più commestibile, ma ben conservato per morbidezza e colore dorato.

Migliaccio - Il migliaccio, dolce a base di semolino tipico della cucina napoletana soprattutto nel periodo di Carnevale, deriva da una ricetta dell’antica Roma della quale fa cenno anche Apicio, il grande gastronomo latino del I secolo d.C..

Mignole

Le mignole sono i fiori (o, meglio, l’infiorescenza a grappolo) dell’ulivo.

Milonga - La milonga è una varietà di tango. Miniere - Un tempo prima di inoltrarsi in una miniera di carbone, per accertarsi se vi erano pericolose esalazioni tossiche, si era soliti liberare un canarino.

Minosse

Il mitico re di Creta è anche un personaggio della Divina Commedia dove, nell’Inferno, ha il ruolo di giudice dei dannati.

Miseria

Se qualcuno vi dice che a casa sua ha una bella miseria … beh! Non crediate che vi voglia prendere in giro o voglia essere compatito: molto più facile che stia parlando di piante.
Miseria, infatti, è il nome dato a una comune pianta ornamentale della specie di “tradescanzia” ed è chiamata così per la facilità con cui si coltiva.

Misericordia

Se per far morire una persona qualcuno dice di aver usato la “misericordia”, non pensate subito all’eutanasia, bensì ad un assassinio. La “misericordia”, infatti, è un pugnale usato specialmente tra il Quattrocento e il Seicento e serviva soprattutto a finire l’avversario.

Moai:
1) Le statue dell’isola di Pasqua si chiamano MOAI.
2) Gli occhi dei Moai (le grandi statue dell’isola di Pasqua) erano realizzati con il corallo bianco e per le pupille si usavano pezzi di pietra nera.

Moda - La moda delle scarpe con i tacchi fu introdotta da Re Luigi XIV di Francia nel XVII secolo per rimediare alla sua bassa statura.

Moloc

Se qualcuno vi dice di aver visto un moloc .. potete credergli.
Il moloc, infatti, non è solo una divinità dell’antica Fenicia, cui erano offerte in sacrificio vittime umane, ma è un rettile australiano, tuttora esistente, di piccole dimensioni, rivestito di squame e grandi tubercoli appuntiti che sporgono sul dorso, sulla coda e sulle zampe. Il "moloc" è detto anche “diavolo spinoso”.

Molosso di Cestoni - Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il molosso di Cestoni non è un cane, ma un pipistrello, tra i più grandi di Europa, lungo 8-9 centimetri e con un’apertura alare di circa 30-40 cm. Monacella - Se sentite parlare di monacella … non è detto che stiano parlando di una monaca dall’aspetto esile e dimesso. La monacella, oltre che una religiosa, è anche la chiusura per orecchini costituita da un filo d’oro che si infila nel lobo ed una levetta a molla per la chiusura.

Monachella

Se qualcuno vi dice di aver visto una monachella … che ha visto esattamente? La monachella, infatti, oltre ad essere ovviamente una giovane monaca, è un insetto (e più precisamente la mantide religiosa , così chiamata per l’atteggiamento delle zampe anteriori con cui sembra pregare).
Con lo stesso nome sono dette anche varie specie di uccelli passeriformi della famiglia turdidi, tra cui la monachella (nome. scient. Oenanthe hispanica), i cui maschi possono essere a gola bianca o a gola nera; e la monachella dorso nero (nome scient. Oenanthe pleschanka)
Nell’Italia centrale si chiama monachella anche la schiribilla grigia (nome. scient. Porzana pusilla) appartenente alla famiglia rallidi.
Come se non bastasse, monachella è anche un fungo e precisamente la Helvella Monachella, così chiamato per il cappello lobato che ricorda il copricapo di alcuni ordini di monache.

Monachello

Il monachello non è solo un piccolo monaco o una persona molto religiosa o che si atteggia a tale...
Il monachello, infatti, è una varietà di limone di grandi dimensioni, con una buccia spessa e rugosa, che da un succo pari al 25 per cento del peso totale.

Monica

Se un vostro invitato a pranzo vi dice che gradirebbe bicchiere di “monica” … è un raffinato.
Il “monica” (ottenuto dal vitigno “monica”) è un vino di Sardegna, delicato nel gusto, morbido e gentile al palato, ottimo per accompagnare salumi, formaggi e primi piatti sardi.

Monatti

I monatti era gli addetti pubblici che, durante le epidemie pestilenziali dei secoli XVI e XVII, provvedevano al trasporto degli appestati e dei morti di peste. Erano riconoscibili dagli abiti rossi che indossavano e dal campanello che portavano al piede.

Monete

Idra: Oltre ad essere il famoso mostro di Lerna protagonista dell’ottava fatica di Ercole, l’Idra era anche una moneta coniata a Ferrara sotto Ercole I d’Este e così chiamata perché sul recto portava appunto la raffigurazione dell’Idra di Lerna.

Montagne russe

Le montagne russe si chiamano così perché si vuole che discenderebbero dalle corse con le slitte su colline di ghiaccio artificiale che erano organizzate in Russia sin dal 1600. Però, curiosamente, in Russia le chiamano “amerikànskie gòrki” ossia “colline americane”.

Monte di Mercurio - Se qualcuno vi parla di “monte di Mercurio” non è uno studioso di mitologia. Il “monte di Mercurio” è una sporgenza alla base del dito mignolo il rilievo della quale è oggetto di interpretazione in chiromanzia.
Monti dei Draghi – Se sentite qualcuno che sta parlando di “monti dei draghi” non è detto che stia narrando una favola. I “Monti dei Draghi” sono un’alta catena montuosa del Leshoto, nell’Africa del Sud, la cui cima più elevata è il monte Thabana Ntlenyana (alto 3.482 metri).
Morosa - Una morosa non sempre è una donna debitrice in ritardo con i pagamenti. In alcune regioni italiane le morose sono le fidanzate e non le debitrici.

Mosca

Se qualcuno vi dice che gli piace la “mosca” nella sambuca, non sta scherzando, ma sta dicendo di essere un buongustaio: “mosca”, infatti, è detto il chicco di caffè che tanti mettono appunto nel bicchierino di sambuca (e qualcuno anche nell’anice).

Mosca assassina

Se una ragazza vi dice che le piace la “mosca assassina” … tranquilli. Oltre che la mosca carnivora parassita anche dell’uomo, la “mosca assassina” è il nome dato al tipico neo artificiale che le dame del Settecento si mettevano per vanità.

Moschetta

L’uso della cosiddetta moschetta (il ciuffetto di barba sotto il labbro inferiore) nacque in Spagna al tempo dell’invasione dei mori. I cristiani, per distinguersi dagli arabi, si tagliavano la barba in modo da formare una croce il cui braccio orizzontale era costituito dai baffi e quello verticale appunto dalla moschetta.

Mostarda del Diavolo

Se qualcuno vi dice che ha preparato la “Mostarda del Diavolo”, state tranquilli: non è una persona dedito al satanismo o al culto di Satana.
La “Mostarda del Diavolo” è un impasto a base di grasso e di aglio pestato che nel passato era usato per combattere le malattie nervose e gli attacchi epilettici.

Moti terrestri - Oltre ai principali moti astronomici ben noti a tutti (quelli di rotazione e rivoluzione), la Terra ne compie altri. Tra questi ci sono quelli di precessione e di nutazione, che riguardano la posizione dell’asse terrestre, e quello di traslazione, cioè quel movimento che la Terra compie con l’intero sistema solare nel Cosmo.

Mugugno - I marinai della gloriosa Repubblica Marinara di Genova potevano scegliere tra due tipi di ingaggio: "con diritto di mugugno" o "senza mugugno".
Il contratto "senza mugugno" era più vantaggioso economicamente, ma non prevedeva la possibilità di lamentarsi; chi, invece, firmava il contratto "con mugugno", percepiva una paga inferiore, ma poteva lavorare mugugnando e brontolando.

Mula - Se qualcuno vi dice che si sposerà con una bella mula, tranquilli … non vi sta confessando di essere uno zooerasta.
Mula è il termine dialettale triestino per indicare “ragazza” (a volte indica anche “fidanzata”).

Musa
Se qualcuno tornando dall’Africa vi dice che ha visto molte “muse” … niente di strano. “Musa” è un genere di piante della famiglia musacee di cui molte sono coltivate per i frutti, cioè le banane (dall’arabo “muza” = banana).


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