Curiosità sui rettili

Da Cap2.

Ecco alcune curiosità sui rettili!
È inutile dire che i nostri autori aggiorneranno la pagina appena in possesso di altre curiosità.


BASILISCO
- Il Basilisco, la piccola lucertola che vive nelle foreste del Sud America, muovendosi sulle zampe posteriori è capace di correre, anche molto velocemente, per circa 4,5 metri sulla superficie dell’acqua.
- Nella mitologia greca il basilisco era un rettile velenoso capace di uccidere con lo sguardo.

Clamidosauro - Il clamidosauro, rettile carnivoro che vive in Australia, ha un caratteristico collare di circa 25 (venticinque) centimetri di diametro.

COCCODRILLO
- Gli antichi, stando a quanto si legge in Apuleio, ritenevano che i coccodrilli non avessero la lingua;
- I coccodrilli dedicano ai propri figli una grande e amorevole attenzione. Appena usciti dalle uova, la madre prende i piccoli in bocca per accompagnarli in acqua e li nutre e se ne prende cura per circa un anno fino alla stagione della successiva riproduzione. In assenza della madre è il padre che si prende cura dei piccoli.

Lucertola - La lucertola è l’animale che dà il nome a una delle cinque campane bronzee della cattedrale di Sant’Emidio, il duomo di Ascoli Piceno.

TARTARUGA
- La parte inferiore del guscio della tartaruga, quella che sta a contatto con il terreno, si chiama piastrone.
- La tartaruga, animale famoso per la lentezza, percorre 100 metri in 22 minuti.

Tartaruga del deserto - La tartaruga del deserto (Gopherus agassizii) che vive negli Stati Uniti e nel Messico, può stare anche un anno senza bere acqua.
Testuggine - La testuggine d’acqua dolce americana (Sternotherus Odoratus) produce una secrezione puzzolente che respinge i predatori.
Varano di Komodo - Il varano di Komodo è la specie di lucertola più grande esistente al mondo. Esso può raggiungere i 3 metri di lunghezza e vive in Indonesia.

VIPERA
- La vipera non depone le uova, ma partorisce direttamente i piccoli dopo che le uova si schiudono quando sono ancora nel corpo della madre.
- In passato si credeva che la carne di vipera avesse eccezionali virtù salubri e terapeutiche al punto che fior di medici ne consigliavano l’assunzione alla stregua di un vaccino ai fini della difesa immunitaria. A tal proposito si ricorda che nel ‘600, Madame de Sevignè, una nobildonna francese, in una lettera alla figlia scrisse queste parole: "La buona salute che godo, la devo alle vipere. Essi mi rinfrescano il sangue".


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