Curiosità latine V

Da Cap2.

Curiosità di Roma antica con la lettera V


Vallo di Adriano - Per costruire in Britannia il Vallo di Adriano, lungo 117 Km, fu necessario il lavoro di 15.000 uomini per 6 anni.
Veleno - Nonio Asprenate, che fra l’altro era anche amico dell’imperatore Augusto, fu posto sotto processo con l’accusa di aver avvelenato 130 persone invitate ad un suo banchetto.
Venationes - Nei giochi gladiatori dell’antica Roma le "venationes" (in latino “caccia”) erano gli spettacoli in cui gli uomini, normalmente schiavi, si cimentavano in sanguinosi combattimenti contro animali.
Venosa - Gaio Terenzio Varrone, dopo la sconfitta subita contro Annibale nella battaglia di Canne del 216 a.C., si rifugiò a Venosa, la città dove nacque e visse la sua giovinezza il grande poeta Quinto Orazio Flacco.

Vessillari - I soldati congedati venivano arruolati nel corpo dei “vessillari” e quindi costretti a prolungare il servizio militare.

Vestali - Le vestali (sacerdotesse di Vesta, dea del focolare domestico e protettrice dello Stato) avevano il compito di tenere sempre acceso il fuoco sacro nel tempio della dea. Il loro servizio durava 30 anni durante il quale non si potevano sposare .
Vestiplicus - Per indossare la toga in maniera adeguata, i romani si facevano aiutare da uno schiavo, detto “vestiplicus”. che aveva l’incarico di disporre accuratamente le pieghe dell’abito fin dalla sera prima.

Vino
- Marco Porcio Catone il Censore, in una delle sue opere spiega minuziosamente come preparare il vino destinato agli schiavi che, ovviamente, era di pessima qualità.
Per ottenere questo vino, si doveva miscelare 260 litri di mosto, 52 litri di vino cotto, 52 litri di aceto, 1300 litri di acqua dolce e 35 litri di acqua marina.
- Nell’antica Roma per una donna bere vino era un comportamento riprovevole ed i mariti erano tenuti a punirlo come reato. Se per caso una donna avesse sottratto le chiavi della cantina, essa era passibile di ripudio anche se non aveva bevuto il vino che vi era contenuto.
- Gli antichi romani credevano che il vino in cui erano stati fatti macerare i frutti del platano potesse curare le bruciature e fosse un potente antidoto contro il veleno dei serpenti e degli scorpioni.

Violetta

Nell’antica Roma si era convinti che le violette avevano il potere di alleviare il mal di testa dopo una sbornia.

Voto di scambio

Nel 193 il senatore Didio Giuliano (30.1.133 – 1.6.193), per diventare imperatore ricorse ad una vera è propria compravendita di voti ed infatti versò ai pretoriani 25.000 sesterzi pro capite.
Eletto in tal modo imperatore il 28 marzo 193, purtroppo per lui, dopo soli 66 giorni (il 1.6.193) gli stessi pretoriani costrinsero il senato a dichiararlo decaduto e lo assassinarono.



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