Curiosità latine C
Calabria - Gli antichi romani chiamavano Calabria la penisola salentina, mentre l’attuale Calabria era chiamata Brutium. Fu solo in epoca bizantina che il nome Calabria passò ad indicare l’odierna regione calabrese.
Calce - La calce era già conosciuta nell’edilizia dell’antica Roma dove c’era la corporazione dei “calcis coctores” che la producevano sottoponendo a cottura i calcari.
CALCEI
- Nell’antica Roma i “calcei”, calzature simili ai moderni stivaletti, erano prescritti sia alle donne che agli uomini liberi per presentarsi in pubblico.
- I calcei portati dai senatori erano neri, mentre quelli di colore rosso erano riserbati alle altre dignità dello Stato.
Camilli - Nell’antica Roma i “camilli” erano i fanciulli che assistevano i sacerdoti durante i sacrifici.
Per svolgere tale compito, i camilli dovevano essere nati liberi, essere impuberi ed avere i genitori viventi.
Cannella - Nell’antica Roma il prezzo della cannella, come ci fa sapere lo scrittore Plinio, era esorbitante.
CAPELLI
- Gli antichi romani, per prevenirne la caduta, si spalmavano i capelli con zoccoli di asino triturati e impastati con semi di datteri.
- Per tingersi i capelli di nero, i romani usavano la bile dei buoi dal pelame nero;
- Per tingersi di nero i capelli, le antiche romane usavano spesso il succo ottenuto spremendo le bacche di edera.
- Plinio il Vecchio ci fa sapere che anticamente i capelli degli impiccati erano ritenuti degli amuleti prodigiosi contro la malaria.
- Plinio il Vecchio riporta che ai suoi tempi c’era gente che tentava di arricciarsi i capelli cospargendoli di sangue di gufo.
- Spesso nell’antica Roma le donne che si sottoponevano alle cure del parrucchiere restavano completamente calve. Questo accadeva sia per l’abuso delle tinture usate sia per la temperatura troppo alta dei ferri usati per ondulare i capelli che arrivavano a bruciarli.
Capodanno - Nell’antica Roma c’era l’usanza di accompagnare gli auguri di Capodanno con uno scambio di doni: all’inizio si regalavano datteri, fichi secchi, miele e rametti di alloro, successivamente anche monete e oggetti vari.
Carcere Mamertino – Secondo la tradizione, il carcere Mamertino, situato nel Foro Romano, ospitò Erennio Siculo (amico di Gaio Sempronio Gracco) e Gaio Sempronio Gracco nel 123 a.C., il re numida Giugurta nel 104 a.C., il re dei Galli Vercingetorige nel 46 a.C., Seiano: ministro liberto di Tiberio 31 d.C. e gli apostoli Pietro e Paolo.
Carmide - Nella Roma antica, Carmide, un medico originario di Marsiglia, accumulò grande ricchezza e fama curando ogni tipo di malato allo stesso modo e cioè prescrivendogli bagni nell’acqua fredda anche d’inverno.
CAROTE
- I Romani (ed i greci) usavano le carote per fini curativi.
- I romani coltivavano le carote per le sue qualità afrodisiache.
Cartagine - Secondo una leggenda, nel 146 a.C. i romani riuscirono a penetrare entro le mura di Cartagine attraversando un cunicolo segreto che un legionario aveva scoperto mentre andava in cerca di lumache.
CASE
- Nell’antica Roma in media i piani delle case erano quattro, ma raggiungevano anche i dieci (le insulae).
- Nell’antica Roma le case dei più ricchi al posto dei pannelli di vetro alle finestre avevano sottili lastre di alabastro semitrasparente.
CATONE IL CENSORE
Marco Porcio Catone il Censore (Tusculum, 234 a.C. circa - Roma, 149 a.C.) politico, militare e scrittore
1) Marco Porcio Catone il Censore riteneva che i medici erano inutili e per curare la maggior parte delle malattie che colpivano lui o i suoi familiari usava come unico rimedio il cavolo.
2) Nel suo “De Agricoltura” Catone il Censore forniva anche rimedi contro molte malattie, ricette di cucina e addirittura consigli su come proteggere gli indumenti dalle tarme.
3) Licinia, la moglie di Catone il Censore, aveva l’abitudine di allattare anche i figli degli schiavi. In questo modo riteneva di instillare in loro il senso di appartenenza e la devozione alla famiglia del padrone.
4) Catone il Censore si occupò personalmente e con la massima dedizione dell’educazione del figlio. A tal proposito, per far si che il ragazzo disponesse in casa di un valido aiuto per conoscere il passato della sua patria, il Censore scrisse, di proprio pugno e con grossi caratteri, una storia di Roma.
CATONE l'UTICENSE
Marco Porcio Catone Uticense (Roma 95 a.C. – Utica 46 a.C.) politico, militare, scrittore e magistrato
- Marco Porcio Catone Uticense ebbe due mogli: Atilia, figlia di Caio Atilio Serranus, sposata nel 73 a.C. e dalla quale divorziò nel 63 a.C. per adulterio; Marzia, figlia di Lucio Marcio Filippo, vissuta nella seconda metà del I secolo a.C..
- Marco Porcio Catone Uticense sposò due volte la stessa donna. Egli, infatti, aveva consentito a Marzia, la sua seconda moglie, di sposare l’oratore Ortensio. Dopo che questi morì, la donna ritornò, risposò Catone e, per altro, divenne un simbolo di fedeltà coniugale.
- Mentre a Roma infuriava la guerra civile tra Cesare e Pompeo, Marco Porcio Catone l’Uticense un giorno disse:
- Se vince Pompeo mi esilio da Roma; se vince Cesare mi esilio dalla vita.
Quando gli giunse la notizia della decisiva vittoria di Cesare su Pompeo a Tapso, Catone, fedele alla sua dichiarazione, si tolse la vita.
- Nella Divina Commedia Dante colloca Catone come custode del Purgatorio.
Cavalieri - Una legge del 67 a.C. di Roscio Ottone stabiliva che a teatro ai cavalieri fossero riservati 14 file di posti (dietro quelle dei senatori).
Centumviro - Il centumviro era un membro di uno speciale collegio giuridico preposto a giudicare su questioni di diritto privato (eredità, tutela ed altro).
Centurione - Il centurione ((comandante di cento uomini) era uno dei massimi gradi dell’esercito romano. Per mostrare il proprio valore, i centurioni stavano sempre in prima linea.
Cesarione - Cesarione, figlio di Cesare e Cleopatra, nato ad Alessandria d’Egitto il 23 giugno del 47 a.C., fu fatto uccidere da Ottaviano ad Alessandria d'Egitto, nell’agosto del 30 a.C..
Chiavi - I romani usavano chiavi di bronzo montate sul castone di un anello.
Chiodo - Nell’antica Roma trovare un chiodo usato per la crocifissione di un condannato era considerato di buon auspicio.
Cicale - I romani credevano che le cicale non avessero bocca, ma solo una specie di lingua al centro del petto per leccare la rugiada.
CICERONE (Marco Tullio Cicerone - Arpino, 3 gennaio 106 a.C. – Forma, 7 dicembre 43 a.C. - Oratore e politico)
- Marco Tullio Cicerone sposò Terenzia nel 77 a.C., ma dopo 30 anni di matrimonio la ripudiò accusandola di averlo trascurato durante la guerra.
- Quando l’oratore Marco Tullio Cicerone fu ucciso, i sicari gli mozzarono la testa e le mani.
Ciliegio - Il ciliegio fu portato a Roma da Lucullo, che lo aveva preso dal Ponto.
Cimone (o cavolfiore verde) - I romani utilizzavano il cimone (ossia il cavolfiore verde) come farmaco per la cura di varie malattie.
Cipolla - A Roma, oltre che per il suo sapore, la cipolla era usata per le virtù terapeutiche che le erano attribuite; Plinio il Vecchio, a tal proposito, elencava più di trenta disturbi che potevano essere curati efficacemente con tale ortaggio.
Clamide - La clamide era un mantello corto e leggero degli antichi romani (e dei greci).
Claudia Ottavia - Claudia Ottavia (Roma, 40 ca – Pandataria, 8 giugno 62), la prima moglie dell'imperatore Nerone, era figlia dell'imperatore Claudio e della sua terza moglie Valeria Messalina. Fu uccisa per ordine del marito che l'aveva ripudiata.
Clipeo - Il clipeo era un grande scudo metallico rotondo usato dai fanti romani fino alla fine del V secolo a.C..
Cloaca Massima - La Cloaca Massima, una delle più antiche condotte fognarie dell’antica Roma, fu fatta costruire da Tarquinio Prisco alla fine del VI secolo a.C..
Cloro - Flavio Valerio Costanzo (31.3.250 – 25.7.306) imperatore romano dal 305 al 306, fu soprannominato Cloro per via del colorito che lo caratterizzava (in greco chloròs significa pallido).
Cochlear - Il choclear (da cochlea = chiocciola) era un tipo di cucchiaino usato per mangiare uova e chiocciole.
Coclea - Negli anfiteatri dell’antica Roma la coclea era il passaggio riservato all’entrata e all’uscita delle fiere.
Coenatio rotunda - La “coenatio rotunda” era il nome della sala da pranzo della Domus Aurea di Nerone la quale, ci dice Svetonio, girava continuamente su se stessa.
Colli - I sette colli sui quali originariamente fu costruita Roma erano: Palatino, Esquilino, Viminale, Quirinale, Celio, Aventino, Capitolino.
Colonna Traiana – La Colonna Traiana, inaugurata nel 113, venne eretta per celebrare la conquista della Dacia (corrispondente all’attuale Romania) da parte dell’imperatore Traiano. Tale conquista fu realizzata con due campagne militari (la prima del 101 – 102 e la seconda del 105 106).
COLORI
- Nell’antica Roma il blu era associato ai barbari. Avere gli occhi blu, pertanto, era considerato qualcosa di negativo:
. Per gli uomini un segno di ridicolo,
. Per le donne segno di dissolutezza.
- Nell’antica Roma le classi superiori evitavano di vestire in blu, mentre gradivano il nero.
Colosseo - Il Colosseo (Anfiteatro Flavio) disponeva di 80 ingressi ed aveva una capienza di 70.000 spettatori.
Commodo - L’imperatore Commodo amava esibirsi come gladiatore nell’arena sfidando anche le belve feroci.
Condanne - Nell’antica Roma i traditori condannati a morte venivano buttati dalla “Rupe Tarpea”, la parete scoscesa sul lato meridionale del Campidoglio, anche a significare simbolicamente la loro espulsione dalla città.
Consoli - I consoli della Roma Repubblicana erano eletti sempre in coppia e durante il loro mandato (che durava un anno) si alternavano mensilmente nella carica.
Coorte - La coorte romana comprendeva tre manipoli;
Coorte Pretoria - In origine la coorte pretoria era quella che combatteva a fianco del generale. Poi diventò la guardia dell’imperatore.
Corona Veneris - Nell’antica Roma sul capo degli sposi si poneva una corona augurale detta “corona Veneris” che era fatta intrecciando steli di menta.
Corrector (correttore) - Il corrector era un funzionario di epoca imperiale che affiancava il governatore nel vigilare sulle città libere delle province.
COSMESI
- Per avere una pelle più liscia, le signore di Roma antica si applicavano sul volto una maschera di bellezza a base di corna di cervo polverizzate.
- Per truccarsi le sopracciglia, le donne di Roma antica usavano i petali di rosa bruciati.
- Nell’antica Roma, per dare più profondità allo sguardo, le donne si truccavano gli occhi con impiastri di cenere o con preparati a base di antimonio.
COSTRUZIONI
- Per evitare i crolli dovuti all’eccessiva altezza, l’imperatore Augusto emanò una legge che vietava di costruire edifici di altezza superiore a 70 piedi (circa 21 metri).
- Secondo gli storici una squadra di legionari romani era in grado di costruire un ponte in soli 10 (dieci) giorni.
Crocifissione - Nell’antica Roma il supplizio della crocifissione inizialmente era inflitto solo a schiavi e forestieri, ma nel periodo imperiale fu esteso a tutti i malfattori, ai disertori e ai sobillatori di rivolte.
Cuba - Cuba era lo spirito che vegliava sui sonni dei bambini.
Cubicolo - Nell’antica Roma il cubicolo era la stanza da letto.
Cuochi - Nell’antica Roma le famiglie ricche e benestanti disponevano di una squadra di cuochi ognuno dei quali con una precisa specializzazione come, ad esempio, cottura solo di carne, solo di uova, solo di verdura e via di seguito.
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