Curiosità greche U

Da Cap2.
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=== '''Ulisse''' ===
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'''Ulisse'''<br />
 
- Il padre di Ulisse si chiamava Laerte che era stato uno degli Argonauti.<br />
 
- Il padre di Ulisse si chiamava Laerte che era stato uno degli Argonauti.<br />
 
- La mamma di Ulisse si chiamava Anticlea. <br />
 
- La mamma di Ulisse si chiamava Anticlea. <br />
 
- La sua nutrice si chiamava Euriclea.<br />
 
- La sua nutrice si chiamava Euriclea.<br />
 
- il guardiano dei porci di Ulisse si chiamava Eumeo.<br />
 
- il guardiano dei porci di Ulisse si chiamava Eumeo.<br />
- Ulisse ebbe tre figli: Telemaco (dalla moglie Penelope); Telegono (dalla maga Circe) e Teledamo (dalla ninfa Calipso); <br />
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- Il consigliere di Ulisse si chiamava Mentore.<br />
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- Il cane di Ulisse (che riconobbe l’eroe vestito da mendicante al ritorno della guerra di Troia dopo venti anni di assenza) si chiamava Argo; appena vide l’eroe che ritornava dopo vent’anni di lontananza, il cane, non avendo neppure la forza di avvicinarsi, agitò la coda e morì … al che Ulisse si asciuga una lacrima (la sola versata al suo ritorno).<br />
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- Ulisse ebbe tre figli: Telemaco (dalla moglie Penelope), Telegono (dalla maga Circe) e Teledamo (dalla ninfa Calipso); <br />
 
– A scoprire la finta pazzia di Ulisse, che voleva in questo modo evitare di partecipare alla guerra di Troia, fu Palamede, re di Eubea; <br />  
 
– A scoprire la finta pazzia di Ulisse, che voleva in questo modo evitare di partecipare alla guerra di Troia, fu Palamede, re di Eubea; <br />  
 
- In un racconto posteriore all’Odissea, Ulisse fu ucciso involontariamente da Telegono, un figlio avuto dalla maga Circe.<br />
 
- In un racconto posteriore all’Odissea, Ulisse fu ucciso involontariamente da Telegono, un figlio avuto dalla maga Circe.<br />
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- Ulisse nell’Inferno dantesco è “avvolto dalle fiamme” nel cerchio dei “consiglieri fraudolenti” come punizione per gli inganni e le astuzie condotti durante la guerra di Troia.<br />
  
=== '''Ulivo''' ===
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'''Ulivo''' - Ad Atene alcuni alberi di ulivo erano considerati sacri ed appartenevano alla dea Atena e allo Stato. Chi abbatteva uno di questi alberi, poteva essere condannato addirittura alla pena di morte.<br />
Ad Atene alcuni alberi di ulivo erano considerati sacri ed appartenevano alla dea Atena e allo Stato. Chi abbatteva uno di questi alberi, poteva essere condannato addirittura alla pena di morte.<br />
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'''Uomo''' - Per indicare l’uomo, i greci usavano due termini: “ànthropos”, nel senso di essere umano  e anèr (il vir dei romani) nel senso di maschio, opposto a gyne (femmina).
  
  

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Curiosità della Grecia Antica - Lettera U


Ulisse
- Il padre di Ulisse si chiamava Laerte che era stato uno degli Argonauti.
- La mamma di Ulisse si chiamava Anticlea.
- La sua nutrice si chiamava Euriclea.
- il guardiano dei porci di Ulisse si chiamava Eumeo.
- Il consigliere di Ulisse si chiamava Mentore.
- Il cane di Ulisse (che riconobbe l’eroe vestito da mendicante al ritorno della guerra di Troia dopo venti anni di assenza) si chiamava Argo; appena vide l’eroe che ritornava dopo vent’anni di lontananza, il cane, non avendo neppure la forza di avvicinarsi, agitò la coda e morì … al che Ulisse si asciuga una lacrima (la sola versata al suo ritorno).
- Ulisse ebbe tre figli: Telemaco (dalla moglie Penelope), Telegono (dalla maga Circe) e Teledamo (dalla ninfa Calipso);
– A scoprire la finta pazzia di Ulisse, che voleva in questo modo evitare di partecipare alla guerra di Troia, fu Palamede, re di Eubea;
- In un racconto posteriore all’Odissea, Ulisse fu ucciso involontariamente da Telegono, un figlio avuto dalla maga Circe.
- Ulisse nell’Inferno dantesco è “avvolto dalle fiamme” nel cerchio dei “consiglieri fraudolenti” come punizione per gli inganni e le astuzie condotti durante la guerra di Troia.

Ulivo - Ad Atene alcuni alberi di ulivo erano considerati sacri ed appartenevano alla dea Atena e allo Stato. Chi abbatteva uno di questi alberi, poteva essere condannato addirittura alla pena di morte.

Uomo - Per indicare l’uomo, i greci usavano due termini: “ànthropos”, nel senso di essere umano e anèr (il vir dei romani) nel senso di maschio, opposto a gyne (femmina).




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