Curiosità greche T
CURIOSITA' DI GRECIA ANTICA
Taide - Taide era la cortigiana ateniese amata da Alessandro Magno. Alla morte di questi, Taide diventò la favorita di Tolomeo I Sotere.
Taigeto - Gli Spartani scagliavano dalla cima del monte Taigeto i neonati deformi o ritenuti troppo deboli e allevavano solo quelli che, una volta cresciuti, avrebbero potuto sostenere il combattimento.
TALETE
Talete di Mileto (VII – VI secolo a.C.) - Filosofo astronomo e matematico greco
- Il filosofo Talete di Mileto per mettere a tacere i denigratori e dimostrare loro che anche un filosofo, se ne ha voglia, può fare guadagni, si affittò tutte le macine di ulive del territorio di Mileto, prima che gli ulivi cominciassero a fiorire. Si era accorto, infatti, per certe sue osservazioni scientifiche, che gli olivi avrebbero dato un ottimo raccolto. Ed infatti, avendo il monopolio delle macine, fu nelle condizioni di stabilire il prezzo e così fece ottimi guadagni.
- Secondo la tradizione, Talete di Mileto, uno dei sette savi dell’antica Grecia, sarebbe morto a causa di una insolazione presa sui gradini dello stadio mentre assisteva ai giochi olimpici.
Tea (o Teia) - Tea era una titanide, sorella e moglie di Iperione, madre di Elio (Sole), Selene Luna) ed Eos (Aurora).
Teagene di Taso - Teagene di Taso (V secolo a.C.) oltre che nel pugilato, si cimentò anche nel pancrazio (sport da combattimento che era un misto di lotta e di pugilato) e nel corso della sua carriera vinse ben 1.200 gare (forse addirittura 1400) e rimase imbattuto per ben 22 anni. Il suo curriculum è riportato in tre iscrizione del IV secolo a.C. che sono state ritrovate a Delfi, Olimpia e, ovviamente, a Taso).
TEBE
1) La città di Tebe fu fondata da Cadmo, figlio del re Fenicio Agenore e fratello di Europa, la ragazza rapita da Zeus.
2) I sette eroi che parteciparono all’impresa detta dei “Sette contro Tebe” furono:
- Adrasto (figlio di Talao e di Lisimaca) l’unico che si salvò, grazie ad Arione, il suo veloce cavallo avuto in dono da Eracle;
- Anfiarao, figlio di Oicle e di Ipermestra. Uccise Melanippo;
- Tideo (figlio di Eneo e Peribea) genero di Adrasto. Fu ferito mortalmente da Melanippo;
- Polinice (genero di Adrasto) figlio di Edipo e Giocasta e sposo di Argia;
- Capaneo, dal fisico gigantesco che, dopo aver scalato le mure, sfidò Giove e da questi fu fulminato;
- Ippomedonte (figlio di Aristomaco) ucciso da Ismario;
- Partenopeo, che fu ucciso da Periclimeno;
In alcune versioni partecipò anche Mecisteo, fratello di Adrasto.
Nell’occasione Tebe era difesa da:
- Creonte (re della città) zio di Edipo,
- Melanippo,
- Ismario,
- Periclimeno (figlio di Poseidone e Clori).
Telegono - Telegono era il figlio di Ulisse e della Maga Circe.
Telonai - Nell’antica Grecia i telonai erano gli esattori delle imposte indirette. Essi avevano l’appalto (che acquistavano dallo stato) della riscossione di varie imposte e balzelli.
TEMISTOCLE
(Uomo politico ateniese – 528 – 462 a.C.)
1) Temistocle, il grande uomo politico, una notte passeggiava per le strade della città in preda all’insonnia. Ad un tale che gliene chiedeva la ragione, così rispose:
- Gli allori di Milziade non mi lasciano dormire!
(Cicerone – Le Tuscolane)
2) Il figlio di Temistocle, con moine e complimenti, aveva un grande potere sulla mamma.
Un giorno, scherzando, Temistocle gli disse che era il più potente di tutti i greci. A dimostrazione della sua tesi, il grande statista affermò:
- Gli Ateniese dominano sui greci; io comando sugli Ateniesi; tua madre comanda su di me e tu comandi tua madre!
(Plutarco – Vita di Temistocle)
3) A Temistocle piaceva che in tutto ciò che lo riguardasse ci fosse qualcosa di eccezionale. A tal proposito si narra che una volta, dovendo vendere un terreno, fece dire dall’araldo incaricato di decantarne le qualità che, oltre al resto, anche il vicino era conveniente.
(Plutarco – Vita di Temistocle)
4) Dopo la battaglia di Salamina, mentre osservava i cadaveri portati a riva dai flutti, Temistocle notò molti bracciali e collane sparsi sulla spiaggia. Egli si allontanò senza toccarne alcuno, ma disse all’amico che era con lui:
- Li puoi prendere! Tu non sei Temistocle!
(Plutarco – Vita di Temistocle)
5) Un giorno un cittadino di Seripo disse a Temistocle che la fama che aveva conquistato non era merito proprio, ma merito della sua città, cioè Atene. Temistocle gli rispose:
- Certo! Se io fossi stato di Seripo non sarei diventato famoso così come non lo saresti diventato tu se fossi nato ad Atene.
(Plutarco – Vita di Temistocle)
6) Un giorno il poeta lirico Simonide di Ceo chiese a Temistocle, che rivestiva la carica di stratego, un favore che andava fuori della legalità.
Temistocle, gli rispose:
- Come tu non saresti un buon poeta cantando contro le leggi della melodia, così io non sarei un buon cittadino se, per favorirti, andassi con le leggi della città.
(Plutarco – Vita di Temistocle)
7) Una volta Temistocle invitò gli abitanti di una piccola isola a versare un pesante tributo. Per convincerli a pagare, li avvisò di avere al suo fianco due potenti divinità: la Forza e la Persuasione.
Gli isolani gli risposero che non avrebbero pagato il tributo perché anche loro avevano al proprio fianco due divinità che intimavano di non pagare: la Povertà e la Disperazione.
Temistocle capì e rinunciò alla pretesa.
Tempio di Diana - Il tempio di Diana ad Efeso, una delle stette meraviglie del mondo, fu costruito dall’architetto Chersifrone di Cnosso. Incendiato da Erostrato nel 356 a.C, fu ricostruito da Dinocrate.
Teodoro di Cirene (Filosofo – IV – III secolo a.C.)
Teodoro di Cirene, filosofo non certo di poco conto, un giorno fu minacciato da Lisimaco di condanna a morte mediante crocifissione.
- Per favore! – rispose il filosofo – Riserva questa minaccia per i tuoi accoliti porporati. A Teodoro non importa niente se deve marcire in basso oppure in alto.
(Cicerone – Le Tuscolane)
Terremoti - Gli antichi greci ritenevano che molti terremoti erano provocati dal movimento dei Giganti, figli di Gea, che erano stati imprigionati da Giove nelle visceri della Terra perché avevano sfidato gli dei Olimpici rimanendo sconfitti.
TERSITE
- Tersite (gobbo, zoppo, dalle gambe arcuate, con la testa ovale) era il più brutto dei greci partecipanti alla guerra di Troia.
- Tersite era pavido, codardo e un incallito giocatore di dadi.
- Ulisse bastonò Tersite con lo scettro perché aveva incitato i compagni ad andare via.
- Achille uccise Tersite con un pugno perché quello lo aveva deriso per il fatto di aver violentato Pentesilea dopo che questa era già morta.
Teseo - Prima di imbarcarsi per recarsi a Creta per uccidere il Minotauro, Teseo promise al padre che se fosse uscito vincitore dallo scontro al ritorno avrebbe issato sulla sua nave le vele bianche. Egli, però, al ritorno da Creta, dopo aver ucciso il Minotauro, si dimenticò di cambiare le vele e ritornò con le vele nere con le quali era partito. Il padre Egeo, vedendo la nave con le vele nere, credette che il figlio fosse morto e si suicidò gettandosi nel mare che oggi porta il suo nome (mar Egeo).
Tesmoteti - I tesmoteti (in numero di sei) erano magistrati dell’antica Atene con incarico di far rispettare le leggi, istruire cause pubbliche e private ed avevano competenze per i delitti contro lo Stato. Avevano, inoltre, il compito di denunciare all’assemblea del popolo le malefatte dei pubblici ufficiali.
Testuggine - Secondo la mitologia in origine era una ninfa di nome Chelone. Essa abitava in una casa vicino al fiume. Per non aver partecipato alle nozze di Zeus ed Era, alla quale era stata invitata, la ninfa fu precipitata in mare con la sua abitazione dalla quale fu condannata a non poter più uscire essendo stata appunto trasformata in tartaruga.
TETI -
- Nell’antica Grecia i teti erano la più bassa classe sociale di cittadini liberi.
- I teti erano uomini liberi privi di possedimenti.
- Inizialmente i teti godevano solo del diritto elettorale attivo, ma alla fine del V secolo a.C., per il contributo dato in guerra come rematori nella flotta navale di Temistocle, ebbero l’accesso alle magistrature.
- Nelle città a governo democratico i teti ebbero la parificazione politica con le classe superiori; negli stati oligarchici divennero una specie di quelli che saranno i servi della gleba nel medioevo.
Tholìa - Il tholìa era il cappello di paglia, con calotta conica e tesa larga, che le donne greche indossavano per proteggersi dal sole.
TIRESIA
- Tiresia era l’indovino greco padre della maga Manto che da lui aveva ereditato le capacità magiche e divinatorie.
- L’indovino Tiresia nacque uomo. Successivamente diventò donna e tale rimase per sette anni; poi ritornò ad essere uomo.
Tirso - Il Tirso era il bastone rituale nodoso e contorto del dio Dioniso.
TITANI
I Titani veri e propri (figli di Urano e di Gea) furono:
- sei maschi (Ceo, Crio, Crono, che poi scalzò il padre Urano, Giapeto, Iperione e Oceano)
- sei femmine: Febe, Mnemosine, Rea, Tea, Temi e Teti.
Il titano più vecchio era Oceano.
Il titano più giovane era Crono, padre di Zeus.
Ad essi si aggiungono:
- Atlante, che reggeva la volta celeste sulle spalle, figlio di Giapeto. Ercole prese il suo posto nel corso della XII fatica.
- Prometeo, figlio di Giapeto
- Iperione, il padre del Sole e dell’Aurora (come ci dice Esiodo).
Titanidi - Le Titanidi erano figlie di Urano e Gea. Come i loro fratelli titani, esse erano sei: Teia, Rea (Ῥέα), Themis (Θέμις, anche Temi), Mnemosyne (Μνημοσύνη, anche Menmosine), Phoibe (Φοίϐη, anche Febe) e Tethys (Τηθύς, anche Teti).
Titanomachia
La titanomachia, cioè la guerra combattuta da Giove e gli dei olimpici contro i Titani guidati da Crono, fu combattuta in Tessaglia e durò 10 anni.
A questa guerra non partecipò il titano Oceano.
Titone
Titone, figlio di Laomedonte e quindi fratello di Priamo re di Troia, era talmente bello che Eos, la dea dell'aurora, lo rapì è lo scelse come sposo. Eos chiese e ottenne da Giove che Titone diventasse immortale, ma dimenticò di chiedere per lui l’eterna giovinezza. Per questo motivo Titone diventò vecchio e decrepito e, per intercessione di Eos, gli dei lo tramutarono in cicala.
Tizio
Tizio, figlio di Zeus e di Elara, era un gigante dell’isola di Eubea che, per aver tentato di usare violenza a Latona, era stato condannato a giacere negli inferi mentre due aquile gli rodevano il fegato che gli ricresceva.
Treno - Il canto funebre degli antichi greci si chiamava “treno” (in greco antico: θρῆνος).
Trierarca - Ad Atene, il trierarca era un cittadino tassato dell’armamento di una trireme a cui veniva poi affidato il comando della nave fornita. La trierarchia fu abolita nel 317 a.C. sotto Demetrio Falereo.
Triglia - Nell’antica Grecia la triglia era ritenuta afrodisiaca.
Trofeo - Il “trofeo” che i greci innalzavano alla fine di un combattimento vittorioso era costituito dalle armi tolte ai nemici morti o prigionieri ammonticchiate sul campo di battaglia o raggruppate su tronchi d’alberi.
TROIA
- Le porte della città di Troia erano le “Porte Scee”.
- Tra i condottieri ed i re partecipanti alla guerra di Troia troviamo:
. Acamante, figlio di Teseo e di Fedra;
. Achille (figlio di Peleo e di Teti) re di Ftia con 50 navi
- Agamennone (re di Micene e Corinto, figlio di Atreo e fratello di Menelao) comandante supremo dei greci, con 100 navi;
- Agapenore (figlio di Anceo) re di Arcadia, con 60 navi.
- Aiace di Oileo (figlio di Oileo) re della Locride Opunzia, con 40 navi
- Aiace Telamonio (figlio di Telamone) re di Salamina, con 12 navi;
- Anfiloco, figlio di Anfiarao
- Antifo e suo fratello Fidippo (figli di Tessalo, nipoti di Eracle)
- Antiloco (figlio di Nestore e di Euridice) ucciso da Memnone
- Arcesilao, dalla Beozia, con Leito, Peneleo, Protenore e Clonio, con 50 navi e 6000 soldati;
- Ascalafo (figlio di Ares e di Astioche) re di Orcomero, ucciso da Deifobo, e suo fratello Ialmeno con 30 navi;
- Automedonte con 10 navi dall’isola di Sciro. Si distinse come auriga di Achille e poi di Pirro.
- Demofonte, figlio di Teseo e di Fedra;
- Diomede (figlio di Tideo) re di Argo che partecipò anche alla spedizione degli epigoni, con Eurialo e Steselo, con 80 navi;
- Elefenore, figlio di Calcodonte, dall’eubea, con 40 navi;
- Eumelo (figlio di Admeto e Alcesti) con 11 navi;
- Eurialo (figlio di Mecisteo) che partecipò anche alla spedizione degli epigoni;
- Euripilo, guerriero tessalo con 40 navi;
- Filottete (figlio di Peante e di Demonassa) in possesso delle frecce di Ercole. Uccise Paride.
- Idomeneo (nipote di Minosse) e Merione (figlio di Molo e Melpi) con 80 navi in rappresentanza di 6 città
- Macaone (figlio di Asclepio e di Epione) e suo fratello Podalizio
- Medone (figlio di Oileo) fratellastro di Aiace Oileo, capo della flotta della Magnesia con Filottete. Fu ucciso da Enea.
- Menelao (il marito di Elena), re di Sparta e figlio di Atreo, con 60 navi;
- Menesteo (figlio di Peteo) con 50 navi ateniesi;
- Neottolemo (figlio di Achille e Deidamia);
- Nestore (re di Pilo) figlio di Neleo e Cloride con 90 navi;
- Protesilao (figlio di Ificlo e di Astioche), dalla Tessaglia con 40 navi. Fu il primo guerriero greco a scendere dalle navi e fu subito (come da oracolo) ucciso da Ettore.
- Nireo, figlio di Caropo e di Aglaia. Era il guerriero più bello dei greci, ma anche debole e poco animoso.
- Schedio, figlio di Ifito, e suo fratellastro Epistrofo, a capo dei focesi, con 40 navi;
- Stenelo (figlio Capaneo) con 25 navi. Aveva partecipato anche alla spedizione degli Epigoni.
- Talpio (figlio di Eurito) a capo di un contingente di Epei, con Anfimaco (figlio di Creato), Driore e Polisseno, ognuno con 10 navi
- Tersandro, figlio di Polinice e di Argia;
- Teucro (figlio di Telamone e di Esione) fratellastro di Aiace Telamonio, infallibile arciere.
- Tlepolemo (figlio di Eracle e di Astioche), ucciso da Sarpedonte
- Toante (figlio di Andremone e di Gorge) con 50 navi;
- Trasimede, figlio di Nestore e di Euridice;
- Ulisse, re di Itaca, figlio di Laerte ed Anticlea;
Tuoni - Nell’antica Grecia il tuono veniva salutato con uno schiocco delle labbra (detto poppysmòs) come gesto scaramantico per esorcizzare il timore verso una manifestazione ritenuta divina.
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