Curiosità greche P

Da Cap2.
(Differenze fra le revisioni)
(Patroclo)
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'''Patroclo''' - Patroclo, l’amico di Achille, fu ucciso da Euforbio, che lo colpisce alla schiena, e da Ettore, che gli da il colpo di grazia colpendolo al ventre. Prima Apollo lo aveva indebolito offuscandogli la vista, facendogli cadere l’elmo e lo scudo, spezzandogli l’asta e sciogliendogli la corazza.<br />
 
'''Patroclo''' - Patroclo, l’amico di Achille, fu ucciso da Euforbio, che lo colpisce alla schiena, e da Ettore, che gli da il colpo di grazia colpendolo al ventre. Prima Apollo lo aveva indebolito offuscandogli la vista, facendogli cadere l’elmo e lo scudo, spezzandogli l’asta e sciogliendogli la corazza.<br />
  
=== '''Peana''' ===
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'''Peana''' - Nell’antica Grecia il '''peana''' era un canto intonato in onore di Apollo in ringraziamento per una vittoria ottenuta.<br />
Nell’antica Grecia il '''peana''' era un canto intonato in onore di Apollo in ringraziamento per una vittoria ottenuta.<br />
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'''Pecile''' - Pecile era il nome dato verso la metà del V secolo a.C. ad uno dei portici dell’agorà dell’antica Atene quando fu decorato di pitture illustranti le gesta dell’Attica.<br />
 
'''Pecile''' - Pecile era il nome dato verso la metà del V secolo a.C. ad uno dei portici dell’agorà dell’antica Atene quando fu decorato di pitture illustranti le gesta dell’Attica.<br />

Versione delle 19:25, 14 mag 2022

Curiosità dell'antica Grecia con la lettera P


PAGA
Ecco alcuni compensi e paghe nell'antica Grecia:
- La paga giornaliera di un operaio di buone capacità era di due dracme;
- Il noleggio per un giorno di una meretrice costava 2 dracme.
- La paga giornaliera di un pritano era di una dracma;
- La paga giornaliera di un marinaio della flotta di Atene era di una dracma;
- Il compenso giornaliero di un buleuta era di 5 oboli.

PALAMEDE
- Palamamede fu uno degli eroi greci partecipanti alla guerra di Troia, famoso, fra l’altro, perché smascherò Ulisse il quale, per non partecipare alla spedizione, si era finto pazzo.
- Palamede partecipò alla guerra di Troia e, poiché fu ingiustamente accusato da Ulisse di essere un traditore, fu lapidato dall’esercito. Prima di spirare disse: “Verità, tu moristi prima di me”.

Palinuro - Palinuro era il timoniere di Enea.

Indice

Palla

- I giochi con la palla erano molto diffusi nell’antica Grecia.
- Alessandro Magno assunse Aristonico Caristio, il maggior esperto del suo tempo, per farsi insegnare i vari giochi e per tenersi in allenamento.

PAN
- Il dio greco Pan aveva i piedi di capra.
- Pan era considerato dai greci il protettore del riposo meridiano;

Panatenei - I panatenei erano giochi che si tenevano in onore della dea Pallade.

Pan dei morti - Gli antichi greci all’inizio di novembre offrivano a Demetra, divinità agricola, un dolce molto simile al pan dei morti.

Pancrazio

Il pancrazio era una specie di lotta libera che includeva il pugilato senza cesti e la lotta. Erano permessi tutti i colpi della lotta, i colpi di piede, di pugno e la torsione delle membra. Era vietato, però, infilare le dita negli occhi degli avversari. I pancrazisti si rotolavano nel fango perché il terreno sul quale combattevano era dissodato e ricoperto di fango.
Il combattimento aveva termine quando uno dei contendenti alzava le braccia per indicare che si arrendeva.

Pandora

Pandora, secondo il mito, fu la prima donna mortale. Fu plasmata da Efesto con l’argilla. A lei Zeus affidò il famoso vaso in cui erano racchiusi tutti i mali che possono affliggere l’umanità.

Pane

Nell’antica Grecia il pane era la base dell’alimentazione. Esso era impastato con farina di frumento o di orzo, realizzato in forme di fiori o di animali e spesso cosparso di semi di cumino, papavero, lino o sesamo.

Papavero

Le divinità greche Hypnos e Thanatos (il Sonno e la Morte) hanno il capo coperto da una corona di papaveri.

Paraninfo

Nel cerimoniale greco, il paraninfo era la persona che dopo il banchetto nuziale accompagnava gli sposi alla casa del marito.

Paredri

Nell’antica Atene i paredri erano i segretari scelti da tre dei nove arconti (re, eponimo e polemarco) in numero di due per ciascuno di essi.
PARIDE
- La nascita di Paride, secondogenito figlio di Priamo re di Troia, fu preceduta da un sinistro presagio: sua madre Ecuba, poco prima di darlo alla luce, sognò di partorire una torcia che dava fuoco alla rocca di Troia. Il sogno fu premonitore: per colpa di Paride, che rapì Elena, Troia fu incendiata dai Greci.
- Paride, il secondogenito di Priamo, dopo essere stato abbandonato sul monte Ida dal pastore Agelao, che non aveva avuto il coraggio di ucciderlo come gli era stato ordinato dal re, fu allattato da un’orsa.
- Paride, figlio di Priamo ed uccisore di Achille, fu ucciso da Filottete che era armato dell’arco e delle frecce magiche avute da Ercole come premio per avergli eretto e accesa la pira sul monte Eta.

Parnaso

Il Parnaso era il monte sacro ad Apollo e alle Muse

Partenio - Il partenio era un componimento poetico in onore di una divinità e veniva eseguito da un coro di vergini.

Partenone

Il “Partenone”di Atene fu costruito da Callicrate e Ictino che lavoravano sotto la direzione di Fidia. La sua costruzione durò 10 anni e venne a costare più di 2000 (duemila) talenti.

Patroclo - Patroclo, l’amico di Achille, fu ucciso da Euforbio, che lo colpisce alla schiena, e da Ettore, che gli da il colpo di grazia colpendolo al ventre. Prima Apollo lo aveva indebolito offuscandogli la vista, facendogli cadere l’elmo e lo scudo, spezzandogli l’asta e sciogliendogli la corazza.

Peana - Nell’antica Grecia il peana era un canto intonato in onore di Apollo in ringraziamento per una vittoria ottenuta.

Pecile - Pecile era il nome dato verso la metà del V secolo a.C. ad uno dei portici dell’agorà dell’antica Atene quando fu decorato di pitture illustranti le gesta dell’Attica.

Pedagogo - Nell’antica Grecia, i pedagogo era il servo che accompagnava il figlio del padrone a scuola, in palestra, a teatro o anche solo a passeggio.

Pelta

Il pelta era un antico scudo di legno o di vimini ricoperto di cuoio usato dai soldati greci che prendevano il nome di peltasti.

Peltasta

Il peltasta era il soldato della fanteria greca armato di pelta, lo scudo di legno rivestito di cuoio, e di lancia.

Penelope

1) Penelope, la moglie di Ulisse, era figlia di Icario e di Policaste (o, secondo alcune versioni, della naiade Peribea).
2) Secondo un mito greco (che contrasta con l’Odissea di Omero) Penelope non fu per niente fedele a Ulisse, ma cedette a turno a tutti i pretendenti e da questi rapporti amorosi nacque il dio Pan (divinità parte uomo e parte capra). Altro mito la vuole amante di Ermes e Pan sarebbe nato da questa unione.

Penia

Penia è la dea greca personificazione della povertà. E’ la madre di Eros il dio dell’Amore.

Pentathlon

I cinque esercizi del pentathlon erano:
1) salto in lungo tenendo dei pesi nelle due mani;
2) lancio del disco, pesante circa 6 Kg;
3) lancio del giavellotto;
4) corsa intorno allo stadio su un percorso di 200 metri;
5) lotta.

Penteo - Il mitico re di Tebe, Penteo (figlio di Agave e di Echione), per volere di Dioniso morì dilaniato dalle baccanti (le seguaci del dio Dioniso) perché si era opposto all’introduzione del suo culto nella città.

Perieci - Nell’antica Grecia i “perieci” erano di Sparta che non godevano di diritti politici.

Pericle

Politico, militare e oratore ateniese (495 a,C.– 429 a.C.)

- Pericle era spesso effigiato con l’elmo in testa perché, secondo quando ci dice lo storico Plutarco, gli artisti volevano in questo modo celare la deformità della sua testa che era sproporzionata e molto bislunga.
- Pericle perse la sorella ed i suoi due figli Paralo e Santippo.
- Il padre di Pericle si chiamava Santippo (morto nel 475 a.C.) ed era un politico e militare.

QUALCHE ANEDDOTO SU PERICLE
1. Pericle, il grande uomo politico ateniese del V secolo a.C., possedeva un eccezionale auto controllo che lo lasciava impassibile anche in situazioni difficili. A dimostrazione di ciò, si narra che un giorno, sull’agorà, egli fu affrontato da un uomo rozzo e villano che lo coprì di insulti e contumelie.
Pericle non diede per nulla retta a quel tale e continuò a sbrigare i suoi affari più impegnativi ed urgenti. L’uomo, però, non desistette dal suo atteggiamento e continuò ad ingiuriare lo statista per tutta la giornata, rimanendogli alle costole come un tafano noioso.
A sera Pericle fece ritorno a casa avendo dietro sempre quel tale che insisteva nella sua villania e continuava a lanciargli ingiurie e male parole.
Giunto davanti alla porta di casa, prima di entrare, dal momento che si era fatto buio e le strade di Atene non erano illuminate, Pericle ordinò ad un suo servo di prendere una lampada per far luce a quell’individuo molesto ed accompagnarlo fino alla casa.
(Plutarco – Vita di Pericle)
2. Poiché l’oratore Tucidide (da non confondere con l’omonimo storico, NdA) lo accusava di sperperare il pubblico denaro in monumenti e opere inutili, Pericle convocò il popolo in assemblea e gli chiese se riteneva che si stesse spendendo molto denaro. Alla risposta affermativa dell’assemblea, Pericle ribatté: “Va bene! Allora vorrà dire che pagherò con il mio denaro e non con il vostro! Sui monumenti, però, sarà il mio nome ad essere inciso!”.
A queste parole il popolo, all’unanimità chiese che le spese fossero pagate con il denaro pubblico e senza nessun risparmio.
(Plutarco – Vita di Pericle)

3. In un processo contro Cimone, Pericle era uno di coloro scelti dal popolo per sostenere l’accusa. Da lui si presentò Elpinice, sorella di Cimone, per blandirlo e supplicarlo in modo da evitargli la pena di morte. Pericle le disse sorridendo: “Sei vecchia, Elpinice, sei vecchia per compiere azioni del genere”.
Pericle, però, nel processo prese la parola una sola volta, tanto per salvare la faccia, e si ritirò subito senza procurare danno a Cimone.
(Plutarco – La Vita di Pericle)

4. Essendo ormai Pericle prossimo alla morte, i suoi amici ed i cittadini più eminenti erano raccolti intorno a lui e ricordavamo le sue imprese, le sue campagne vittoriose ed i trofei elevati, credendo che ormai il grande statista non li potesse più sentire.
Pericle, invece, aveva seguito i loro discorsi ed intervenne dicendo che si meravigliava che essi ricordassero le sue imprese dovute alla fortuna e che molti altri generali potevano vantare e facevano passare sotto silenzio il suo merito più grande.
- Nessun Ateniese – disse – ha dovuto mai vestire, per causa mia, l’abito da lutto!
(Plutarco – La Vita di Pericle)

Pero

Il pero era conosciuto dai greci e già nell’Odissea si cita questa pianta tra quelle presenti nel giardino di Alcinoo, re dei Feaci (libro VII dell'Odissea: «Alte vi crescon verdeggianti piante, il pero e il melograno»)

Perseo

Perseo dovette tagliare la testa alla Medusa perché l’aveva promessa in dono al re Polidette il quale, se non l’avesse avuta, si sarebbe impadronito con la forza di Danae, la madre di Perseo stesso.

Pesi

Obolo = 0,72 grammi
Dracma (6 oboli) 4,32 grammi
Mina (100 dracme) – 432 grammi
Talento (60 mine) – 29,92 chilogrammi

Petalismo

Il petalismo era un sistema di votazione in uso a Siracusa con il quale si decretava l’esilio ad un cittadino.
Esso era del tutto simile all’ostracismo in uso ad Atene, con la sola differenza che il nome della persona che si voleva bandire era scritto su una foglia di ulivo (in Atene, invece, su un pezzo di coccio).
Il petalismo era detto così dalla parola greca ”petalon” che significa appunto “foglia”.

Petaso

In Grecia, il petaso era un copricapo di cuoio, feltro o paglia di forma abbastanza larga usato specialmente dai viaggiatori e da chi viveva all’aria aperta.
Il dio Mercurio, per il fatto di essere messaggero degli dei e protettore dei viaggiatori, era raffigurato con in testa un petaso munito di ali.

Pinoli

I greci facevano molto uso dei pinoli perché li ritenevano altamente afrodisiaci ed in grado di stimolare la fertilità.

Pirrica

La pirrica era una danza guerresca che gli antichi greci eseguivano indossando le armi e con una fiaccola in mano.

Pisistrato (VI secolo a.C.)

Pisistrato un giorno, dopo essersi ricoperto di molte ferite, si presentò davanti ai suoi concittadini ed accusò i nemici del partito popolare di averlo malmenato. Per questo motivo, su proposta di Aristione, ottenne una guardia del corpo di 50 uomini armati di randello che gli consentirono poi di occupare l’Acropoli e di assumere il potere assoluto ossia la tirannia nel 560 a.C..

Pitagora

1) Il filosofo Pitagora, vissuto nel VI-V secolo a.C., fu definito "filosofo femminista" perché alla sua scuola erano ammesse anche le donne.
2) Si tramanda che Pitagora, quando scoprì il famoso teorema che porta il suo nome (Teorema di Pitagora) ne fu talmente soddisfatto e felice al punto da offrire agli dei un sacrificio di cento buoi.
3) Nella sua scuola, Pitagora aveva imposto agli allievi una dieta rigorosa da cui erano escluse la carne, le fave e alcuni tipi di pesce.

Pitone - Pitone, il terribile drago che viveva presso Delfi, fu ucciso da Apollo perché in quel luogo il dio aveva deciso di fondare un santuario.

Pittaco di Mitilene (Politico greco – VII Secolo a.C.)
Pittaco di Mitilene, annoverato tra i sette saggi del mondo, era una persona molto giusta ed era anche molto benvoluto dai suoi concittadini. Un giorno gli abitanti di Mitilene, per dimostrargli la loro stima ed apprezzamento per il suo operato, avevano deciso di regalargli molte migliaia di iugeri di terreno. Egli, però, rifiutò dicendo:
- Vi prego, non datemi doni che molti sono portati ad invidiarmi e molti a desiderare con cupidigia. Di tutto accetto solo cento iugeri che attestino sia il mio senso di giustizia sia la vostra deferenza nei miei confronti.
(Cornelio Nepote – Vita di Trasibulo)

Pizia

La Pizia era la sacerdotessa di Apollo del Santuario di Delfi che, mentre era in stato di trance, forniva oscuri responsi.
Secondo gli studiosi moderni lo stato di estasi della sacerdotessa era dovuto all’inalazione di gas che fuoriuscivano da una frattura del terreno su cui era stato costruito il tempio.

Platone
1) Il grande filosofo Platone fu venduto schiavo sul mercato di Egina e riscattato per opera di Anniceride di Cirene.
2) Secondo la testimonianza di Diogene Laerzio, durante la vita di Platone, nessuno lo vide mai ridere.
3) Si tramanda che, ormai steso sul letto di morte Platone, sentendo una fanciulla che suonava il flauto, la rimproverò perché aveva stonato.
4) Platone, tra una lezione e l'altra all'Accademia, mangiava olive e fichi secchi, di cui era ghiottissimo.
- Platone apprezzava molto le olive verdi che usava mangiare accompagnandole con la ricotta.

Pleiade Alessandrina - “Pleiade Alessandrina” era il nome attribuito ad un gruppo di sette poeti tragici. Essi erano: Omero di Bisanzio, Licofrone di Calcide, Alessandro Etolo, Filico di Corcira e Sositeo di Alessandria; gli altri due sarebbero Eufronio di Chersoneso ed Eantide (o più probabilmente Sosifane di Siracusa e Dionisiade di Mallo).

Plotino (III secolo d.C.) disprezzava il suo corpo al punto che quando si ammalava evitava di prendere medicine per curarsi.

Polifemo

1) Il gigante Polifemo, prima di essere accecato da Ulisse, divorò 4 dei suoi compagni di viaggio
2) Polifemo era figlio di Poseidone (Dio del mare) e della ninfa di mare Toosa

Polpo

In Grecia la pesca del polpo era vietata perché tale animale era considerato sacro.

Poros

Poros era la personificazione dell’ingegno e dell’espediente.

Porpora

Secondo Teopompo, storico greco del IV secolo a.C., la porpora estratta dal murice aveva lo stesso valore dell’argento.

Porte

Nell'antica Atene le porte Atene si aprivano verso l’esterno e gli inquilini, prima di uscire, bussavano per evitare di urtare eventuali passanti

Poteri

Secondo la mitologia greca nessuna divinità (neppure Giove) aveva il potere di annullare quello che aveva fatto un altro dio.

Premi

1) In origine il premio per la migliore trilogia tragica era un caprone, quello per la migliore commedia un cesto di fichi ed un boccale di vino; 2) I vincitori dei Giochi Pitici venivano incoronati con l’alloro e con ghirlande di querce;
3) I vincitori dei Giochi Olimpici venivano incoronati con una corona di ulivo sacro;
4) Ai vincitori dei Giochi Nemei veniva donata una corona di rami d’ulivo;
5) Ai vincitori dei Giochi Istmici si offriva la palma ed una corona di pino;
6) Il corega del coro vincitore riceveva come premio un tripode;

Presagi

Nell’estate del 413 a.C. la flotta ateniese subì una grave sconfitta ad opera dei siracusani. Questo avvenne per il protrarsi della sosta della flotta di Atene nei pressi di Siracusa. Questa permanenza era stata causata da una eclissi di luna che gli indovini, ironia della sorte, avevano interpretato come un presagio sfavorevole per la partenza della flotta stessa.

Priamo - Re di Troia
1) Il re troiano Priamo (ucciso da Neottolemo figlio di Achille) ebbe 50 figli:
- Esaco da Arisbea (sua prima moglie)
- 19 figli dalla moglie Ecuba, tra i quali Laodice, Polissena, Cassandra ed il gemello Eleno (l’unico che si salvò), Creusa, moglie di Enea, Deifobo, Democoonte, Ettore, Paride, Polidoro, Polite, Troilo (ucciso da Achille);
- 2 figli avuti da Laotoe: Licaone e Polidoro (ultimo dei suoi figli, ucciso da Achille).
- 28 figli avuti da varie concubine.
2) Priamo aveva due figli di nome Polidoro: uno figlio di Ecuba e uno figlio di Laotoe.
3) Il padre di Priamo, re di Troia, si chiamava Laomedonte.

Pritaneo - Il pritaneo era il locale pubblico di Atene dove erano ospitati gli ambasciatori stranieri ed i cittadini benemeriti.

PROCI
I Proci erano principi di Itaca e delle isole vicine che, in numero di 108, durante l’assenza di Ulisse, si insediarono nella reggia come pretendenti alla mano di Penelope e, quindi, aspiranti al trono di Itaca. Tra questi si ricordiamo:
- Agelao, figlio di Damastore. Fu ucciso da Ulisse.ucciso da Ulisse;
- Anfimedonte, figlio di Melaneo. Fu ucciso da Telemaco;
- Anfinomo, figlio di Niso re di Dulichio, era il più bello di tutti i Proci (più volte Omero lo dice "divino"). Fu ucciso da Telemaco;
- Antinoo, figlio di Eupite, era il capo dei Proci. Fu la prima vittima di Ulisse;
- Ctesippo, figlio di Politerse, era uno dei più arroganti e scortesi. Fu ucciso da Filezio;
- Demoptolemo, che fu ucciso da Ulisse;
- Elato, che fu ucciso da Eumeo;
- Euriade, che fu ucciso da Telemaco;
- Euridamante, che fu ucciso da Ulisse;
- Eurimaco, che era uno dei capi. Raffinato e ingannevole, tentò invano una riconciliazione, ma fu il secondo ad essere ucciso da Ulisse.
. Eurinomo, figlio di Egizio;
- Leocrito, che fu ucciso da Telemaco;
- Leode, che era un indovino ed aveva predetto l'uccisione dei Proci, compresa la propria. Fu ucciso da Ulisse.
- Pisandro, che fu ucciso da Filezio;
- Polibo, che fu ucciso da Eumeo.

Procuste - Nella mitologia greca Procuste era un ladrone che aggrediva i viandanti e li straziava battendoli con un martello su un'incudine a forma di letto. Fu ucciso da Teseo.

Proedria - La proedria era la prima fila dei posti dei teatri dell’antica Grecia. Con lo stesso termine veniva definito il diritto a sedersi in prima fila durante le rappresentazioni, i giochi, le assemblee ed altre attività.

Prometeo
- Figlio del titano Giapeto, Prometeo, secondo alcune tradizioni, avrebbe creato i primi uomini modellandoli con la creta. Fu, poi, a vario titolo, benefattore dell’umanità; tra i suoi meriti ricordiamo quello di aver donato il fuoco agli uomini dopo averlo rubato agli dei.
- Prometeo, per aver rubato il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, fu punito da Zeus che lo fece incatenare sul Caucaso dove ogni giorno un avvoltoio gli mangiava il fegato che gli ricresceva in continuazione. Fu liberato da Ercole.

Propaganda - Il primo stratega ad usare l’arma della propaganda disgregatrice in guerra fu Nauplio, alla guerra di Troia. Infatti, per vendicare la morte del figlio Palamede ucciso dai greci con la falsa accusa di tradimento,egli sparse la voce che i condottieri greci tradivano le mogli con le donne troiane.

Prosseno - Il “prosseno” era un cittadino incaricato di tutelare gli interessi dei forestieri.

Protesilao - Protesilao fu il primo dei guerrieri greci alla guerra di Troia a scendere dalle navi achee. Dopo aver ucciso molti nemici, però, come prevedeva l’oracolo, fu anche il primo dei greci a morire.

Pugilato
1) Il pugilato fu inventato da Amico, figlio di Poseidone.
2) Nelle Olimpiadi greche se un incontro di pugilato si protraeva troppo a lungo, senza che uno degli avversari riuscisse a prevalere, i giudici ordinavano una serie di colpi alternati: ciascuno dei due pugili, a turno, doveva restare immobile sotto una mazzata dell’avversario, fino a quando uno di loro cadeva a terra o alzava l’indice in segno di resa.

Punizioni - A Sparta tra le punizioni riservate ai codardi c’era anche l’obbligo di portare la barba a metà.


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