Aneddoti V
IL LIBRETTO DEGLI ANEDDOTI
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Giuseppe VERDI
(Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901 - compositore e politico)
Giuseppe Verdi era in viaggio con un amico da Montecatini a Milano. Quando arrivò il controllore, il compositore gli mostrò il suo biglietto.
Il suo amico ne rimase molto sorpreso e subito gli disse:
- Ma come? Non viaggi gratis come senatore a vita?
Verdi gli rispose:
- Ai senatori danno viaggi gratuiti perché facciano i senatori. Io faccio il musicista … e non mi riconoscono il diritto di viaggiare a spese dello stato.
Raimondo VIANELLO
(Roma, 7.5.1922 – Milano, 15.4.2010 – Attore)
Quando Raimondo Vianello e Sandra Mondaini si sposarono, il loro testimone, Ugo Tognazzi, al momento della consegna delle fedi, esclamò:
- Urca! Le ho scordate!
E Raimondo Vianello, senza scomporsi per niente, disse sorridendo:
- Sarà per un’altra volta!
VITTORIA
(Alexandrina Victoria - Regina d’Inghilterra – 24.5.1819 – 22.1.1901)
Un giorno, mentre passeggiava nel parco di Windor, Vittoria, la regina d’Inghilterra, incontrò una bimba (la figlia del suo cocchiere) che non la salutò. Sorpresa dal fatto, la regina le chiese:
- Dimmi, carina, non sai chi sono io?
- Certo che lo so! – rispose la piccolina – Tu sei la signora che ogni giorno va a spasso nella carrozza del mio papà!
Voltaire
(Pseudonimo di François-Marie Arouet - Parigi 21 novembre 1694 -Parigi 30 maggio 1778) - Filosofo illuminista
1) Un giorno Voltaire fu invitato ad una festa da un gruppo di libertini. Egli accettò con piacere e dimostrò anche di trovarsi a proprio agio in quella compagnia al punto che quelli lo invitarono anche per un’altra festa, che si doveva tenere la notte successiva.
- No! – rispose il filosofo sorridendo – Partecipando una volta alla vostra festa sono considerato un filosofo; se parteciperò due volte sarò ritenuto un debosciato.
2) Durante un pranzo, un amico si lamentava con il filosofo Voltaire per il fatto che la gente non fosse più amabile come un tempo. Voltaire lo consolò dicendogli con un sorriso:
- In cambio, però, le starne hanno lo stesso sapore che avevano quando tu eri giovane!
3) Un giorno Voltaire discuteva di Dio con alcuni amici. Ad un certo punto della discussione, il filosofo disse:
- Se Dio non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Allora Diderot, che era tra i presenti, gli rispose sorridendo:
- E' appunto quello che hanno fatto.
4) Un giorno, nel 1727, mentre si trovava a Londra, il filosofo Voltaire venne riconosciuto da un gruppo di passanti che cominciarono a gridare verso di lui:
- Morte al francese!
Al che il filosofo ribatté con calma:
- Voi ce l’avete con me perché sono francese. Ma non credete che io sia stato già punito abbastanza per non essere nato in Inghilterra?
Con questa battuta il filosofo se la cavò senza nulla subire.
5) I rapporti tra Voltaire ed il re di Prussia Federico II furono minati da una frase del re che il filosofo venne a sapere (probabilmente non per caso):
- Ne avrò bisogno ancora per un anno al massimo: si spreme l’arancia e si getta la scorza.
6) Quando Voltaire era ormai sul letto ormai moribondo, un prete gli avvicinò il crocefisso al viso per dargli l’estremo saluto.
Appena se ne accorse, il filosofo, indicando il crocefisso, disse al sacerdote:
- Non mi parlate di quell’uomo là!
7) Si tramanda che mentre era sul letto di morte, al sacerdote che gli ingiungeva di abbandonare Satana, Voltaire rispose:
- Non è questo il momento di farsi nuovi nemici.
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