Aneddoti C
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- Ti avverto! Se ci posso entrare, non li voglio!<br /> | - Ti avverto! Se ci posso entrare, non li voglio!<br /> | ||
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Versione delle 11:07, 12 mag 2016
Giosuè CARDUCCI
(Valdicastello, 27 luglio 1835 – Bologna, 16 febbraio 1907) poeta e scrittore italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1906
Il poeta e scrittore Giosuè Carducci, da professore universitario era molto severo e intransigente e per niente incline alla benevolenza verso gli allievi.
Una prova di questa inflessibilità il poeta la diede durante un esame, quando uno studente minacciò di gettarsi nel fiume se fosse stato bocciato.
Carducci, senza scomporsi più di tanto, rispose seccamente:
- Lo faccia pure senza problemi: tanto le zucche vuote galleggiano!
Carlo V d’Asburgo
(Re di Spagna, Re di Napoli, Duca di Borgogna e Imperatore del Sacro Romano Impero - Gand, Belgio, 24.2.1500 - Cuacos de Yuste, Spagna 21.9.1558)
1) Una volta Carlo V, l’imperatore sul cui impero non tramontava mai il sole, parlando delle persone con cui in qualche modo aveva a che fare, disse:
- I letterari mi istruiscono, i commercianti mi arricchiscono e i nobili mi spogliano.
2) Poiché durante il suo regno era di moda per gli uomini portare pantaloni aderentissimi, l’imperatore Carlo V, che ovviamente ci teneva ad essere alla moda, una volta disse al suo sarto che gli porgeva i nuovi pantaloni:
- Ti avverto! Se ci posso entrare, non li voglio!
3) Pochi giorni dopo che aveva dato ordine di incarcerare un giovane, a Carlo V, fu riferito che tutti i capelli del recluso era diventati completamente bianchi.
L’imperatore ne fu talmente impressionato che lo graziò immediatamente.
4) Un giorno l’imperatore Carlo V, nel corso di una discussione, a proposito di lingue, affermò:
- Io parlo in italiano con gli ambasciatori, in francese con le donne, in tedesco con i soldati, in inglese con i cavalli e in spagnolo con Dio.
Carlo X di Borbone
(9 ottobre 1757 – Gorizia, 6 novembre 1836) - Re di Francia
Il re di Francia Carlo X di Borbone, che era succeduto a sua fratello Luigi XVIII, un giorno, all’inizio del suo regno, si recò al Pantheon accompagnato dal pittore Antoine Jean Gros.
Il sovrano si trattenne a lungo ad osservare con grande ammirazione la cupola che era stata affrescata proprio dall’artista che lo accompagnava.
Al termine della visita, Carlo X si rivolse al pittore e gli disse:
- Quando siamo entrati qui, vi ho chiamato: “Signor Gros”, ma ora che usciamo vi saluto dicendo: "Signor Barone Gros”.
Gaio Avidio CASSIO
(Generale Romano – II Secolo d.C.)
Alla vigilia di un’importante battaglia, nelle truppe comandate da Gaio Avidio Cassio scoppiò una violenta rivolta.
Appena venuto a conoscenza del fatto, Avidio Cassio si presentò davanti agli insorti e gridò:
- Ebbene, uccidetemi! Aggiungete al rifiuto di compiere il proprio dovere, anche l’assassinio del vostro generale!
Il coraggio di Avidio Cassio ebbe il risultato immediato di sedare la rivolta e, nello stesso tempo, di turbare il comandante nemico che chiese un armistizio a Cassio.
Enrico CARUSO
(Napoli, 25 febbraio 1873 – Napoli, 2 agosto 1921 - tenore italiano)
Dopo aver avuto un grande successo a Milano, Enrico Caruso andò a cantare a Napoli, la città in cui era nato. Il celebre tenore era convinto di trovare una accoglienza fantastica, ma rimase deluso: il pubblico, infatti, gli riservò un trattamento freddissimo. Per questo motivo Enrico Caruso partì prima del previsto e, nel congedarsi, disse ad un suo amico:
- Tornerò ancora a Napoli, perché amo troppo la mia patria, ma solo per mangiare i vermicelli … e non ci canterò mai più!
Il tenore tenne fede alla promessa che, per la cronaca, fu detta “Il giuramento dei vermicelli”.
Coco CHANEL
(pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel - Stilista - (Saumur, 19 agosto 1883 – Parigi, 10 gennaio 1971)
Un giorno, quando ormai era già considerato antiquato e passato di moda, il sarto Paul Poiret incontrò la stilista Coco Chanel tutta vestita di nero, coloro che egli odiava. Ironicamente il sarto chiese alla nuova stella della moda francese:
- Per chi porta il lutto, signora?
E Coco Chanel beffardamente gli rispose:
- Per lei, signore!
CHEROKEE Bill
(Crawford Goldsby 8 febbraio 1876 – 17 marzo 1896) - Fuorilegge western
Poco prima di essere impiccato, a Cherokee Bill, il famoso fuorilegge, come da consuetudine, fu chiesto se avesse qualcosa da dire. Al che il bandito, appena ventenne, molto freddamente rispose:
- Sono venuto qui per morire, non per fare un comizio!
E queste furono le sue ultime parole.
Winston CHURCHILL
(Uomo politico inglese - Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965)
1) Un giorno, quando era ancora agli inizi della sua carriera, durante una seduta del Parlamento, Winston Churchill, si addormento mentre un suo collega teneva un discorso lungo e noioso. A vederlo dormire, quello, innervosito, si interruppe e gridò:
- Mister Churchill! Deve proprio dormire mentre io parlo?
E Churchill, senza muovere un muscolo e con gli occhi chiusi rispose:
- No, lo faccio spontaneamente!
2) Un giorno nel Parlamento inglese, Winston Churchill, il famoso uomo politico che tutti conosciamo, ebbe un'animata discussione con Lady Astor, la prima donna ad avere un seggio alla camera dei Comuni. Ad un certo punto, inviperita, la donna gli gridò:
- Se io fossi sua moglie, le metterei del veleno nel suo caffè!
A questo, il grande statista rispose pacatamente:
- E se io fossi suo marito, lo berrei senz'altro.
3) Durante un ricevimento, Winston Churchill parlava con alcuni dei convitati sul ruolo della donna e dell’uomo nella società.
Ad un tratto, una delle signore presenti, con fare risoluto e determinato, affermò seccamente:
- Nel prossimo secolo le donne domineranno il mondo.
Churchill si fermò un attimo a riflettere e poi disse:
- Ancora?
4) Il generale tedesco Von Thoma, catturato dagli inglesi nella battaglia di El Alamein, fu invitato a cena dal Maresciallo Montgomery.
Questo atto di cortesia fu giudicata inopportuna da molti parlamentari inglesi che decisero di denunciare il comportamento di Montgomery maresciallo a Winston Churchill.
Sentito la delegazione, Churchill, che conosceva le abitudini estremamente frugali ed austere di Montgomery, dopo averci pensato per un attimo, si limitò a rispondere a bassa voce, quasi con un sospiro:
- Povero von Thomas! E’ stata veramente una crudeltà inutile: anch’io una volta ho cenato con Montgomery.
Pëtr Il'ič Ciaikovskij
(compositore russo - 7 maggio 1840 - 6 novembre 1893)
Durante un viaggio, in una stazione di posta, a Ciaikovskij fu detto che non c’erano cavalli disponibili per proseguire il viaggio. Visto che le sue insistenze non ottenevano alcun risultato, il compositore si fece dare il registro dei reclami e, dopo avervi scritto una vibrata protesta, si firmò come “Principe Volkonskij, gentiluomo di corte dello Zar”.
A questo punto la scienza cambiò: furono trovati i cavalli ed egli potette riprendere il viaggio.
Marco Tullio CICERONE
Marco Tullio Cicerone, oratore, scrittore ed uomo politico romano. Nacque ad Arpino il 3 gennaio 106 a.C. e morì il 7 dicembre del 43 a.C. a Formia, ucciso dai sicari di Marcantonio. Cicerone, forse più di tutti, incarna lo spirito del perfetto uomo romano dell’età repubblicana. Egli, infatti, fu un valente uomo politico, ottimo capo militare, eccezionale letterato e filosofo oltre che, è notorio, insuperabile oratore sia politico sia giudiziario.
1) In una causa, Metello Nepote si scagliò con una certa acrimonia contro Cicerone rimproverandogli di essere un plebeo.
E di tanto in tanto gli rivolgeva la domanda: “Chi è, infatti, tuo padre?”.
Cicerone per un po’ lo lasciò parlare, poi lo interruppe rivolgendosi a lui in questo modo:
“A te non posso chiedere la stessa cosa, o Metello, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata”.
2) Il console Massimo morì proprio il giorno che scadesse il suo mandato. Fu così che Giulio Cesare nominò come successore, e per un unico giorno, Canilio Rebilio.
Molti eminenti romani, come era usanza, si recarono da questi per congratularsi, mettersi a sua disposizione e fargli da scorta.
Fra i molti che si stavano recando da Canilio, si udì la voce di Cicerone che diceva:
“Facciamo presto, se vogliamo arrivare prima che gli scadi il mandato.
(Plutarco – Via di Cesare)
3) Quando attuò la riforma del calendario, Giulio Cesare ricevette critiche soprattutto da chi mal sopportava tutto il suo potere (e tra questi c’era anche Marco Tullio Cicerone).
Fu così che, avendo sentito dire che il giorno successivo sarebbe sorta la Lira, l’oratore disse:
- Si, certo! E per decreto!
(Plutarco – Vita di Cesare)
4)I processi cui partecipava Cicerone erano seguiti sempre da un folto pubblico desideroso di ascoltare le argute battute del grande oratore. Una volta, parlando di un avversario che si radeva sempre viso e testa per apparire più elegante, l’Arpinate disse:
- Va in giro sempre con la testa e le sopracciglia rasate perché non si possa dire che abbia un solo pelo da uomo onesto.
CIMONE
(Uomo politico greco del V secolo a.C.)
Un giorno un persiano, di nome Roisace, dopo essersi allontanato dal re, giunse ad Atene portando con sé molto oro. Per sfuggire ai delatori si presentò a casa di Cimone e depose nell’atrio della sua casa due anfore: una piena di darici d’argento, l’altra piena di darici d’oro. Quando Cimone le vide si mise a ridere e domandò al suo ospite se preferiva avere un amico o una guardia stipendiata.
– Un amico! – fu la risposta.
A questa risposta, Cimone ribatté:
- E allora porta via tutto questo danaro. Me ne servirò quando sarò diventato tuo amico e se ne avrò bisogno.
(Plutarco – Vita di Cimone)
CINEGIRO
(Eroe greco, fratello di Eschilo, a Maratona)
Cinegiro, fratello del grande tragediografo greco Eschilo, fu uno dei combattenti contro i Persiani alla battaglia di Maratona. In questa battaglia egli si batté con molto forza e con un coraggio leonino. Tra l'altro, per impedire che una nave persiana si allontanasse dalla riva, Cinegiro ne aveva afferrato la gomena con le mani e cercava di trattenerla. Quando i nemici gli tagliarono le mani per fargli mollare la presa, l'eroico Cinegiro strinse la gomena con i denti e continuò a tirare.
(Erodoto – Le Storie)
William CLARK GABLE
(Cadiz, Ohio, 1 febbraio 1901 – West Hollywood, 16 novembre 1960 – attore)
A causa di una grave infiammazione, all’età di 32 anni l’attore William Clark Gable perse quasi tutti i denti per cui fu costretto a portare una protesi. Un giorno, mentre si trovava a Roma, si affacciò ad una finestra dell’hotel dove alloggiava per salutare i suoi fans che lo acclamavano.
Dopo averli salutati, si tolse la dentiera e la appoggiò sul davanzale della finestra e disse ai suoi ammiratori:
- Io ho molto da fare e quindi vi devo lasciare, ma lei – concluse indicando la dentiera - continuerà a sorridervi!
CLAUDIO
(Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico - 1 agosto 10 a.C. – Roma, 13 ottobre 54 – Imperatore romano)
L’imperatore Claudio, etruscologo e letterato, sicuramente dotato di molto qualità, era noto anche per la sua sbadataggine. A tal proposito si racconta che, dopo aver fatto uccidere la moglie Messalina, essendosi messo a tavola, dopo qualche minuto, con aria colma di stupore, chiese:
- Come mai mia moglie non viene ancora a cena?
Publio CLAUDIO Pulcro
(Console romano nel 249 a.C.)
Durante la Prima Guerra Punica, nel 249 a.C., prima che iniziasse la battaglia navale contro i cartaginesi al largo delle acque di Trapani, come era uso fare, il console romano Publio Claudio Pulcro avrebbe voluto osservare il modo in cui i polli sacri beccavano il cibo per trarre gli auspici sull’esito dello scontro. Poiché i polli si rifiutavano di prendere il cibo, Claudio Pulcro li afferrò e li scaravento in mare gridando infuriato:
- Visto che non vogliono mangiare, vuol dire che berranno!
(Per la cronaca la battaglia terminò con una grave sconfitta dei romani)
Cassius CLAY
(Muhammad Alì – Louisville (USA) 17.1.1942 - Pugile statunitense)
1) Cassius Clay, il pugile statunitense più volte campione mondiale dei pesi massimi, era conosciuto anche per il suo esibizionismo.
Quando un tale gli fece notare che alcuni dei suoi atteggiamenti potevano indurre chi non lo conosceva di persona a giudicarlo come soggetto poco equilibrato, egli rispose con tranquillo:
- Un saggio può talvolta comportarsi da pazzo, ma un pazzo non riesce mai a comportarsi da saggio!
2) Un giorno al grande pugile Cassius Clay, soprannominato “The Greatest cioè il più grande”, fu presentato il violinista Isaac Stern. Costui scherzosamente gli disse:
- Si potrebbe dire che noi due siamo nello stesso campo … tutti e due ci guadagniamo da vivere con le nostre mani.
Cassius Clay, dopo averlo osservato bene, gli rispose ridendo:
- Lei deve essere proprio bravo … Non ha neanche un livido!
Paulo COELHO
(Scrittore - Nato a Rio De Janeiro il 24 agosto 1947)
Un giorno lo scrittore brasiliano Paulo Coelho affermò:
- Non mi piace la felicità perché è noiosa come la domenica. Preferisco invece l’allegria, per la quale occorre combattere tutti i giorni.
Samuel Taylor COLERIDGE
(Ottery Saint Mary, 21 ottobre 1772 – Highgate 25 luglio 1834) Scrittore, poeta e filosofo inglese
Mentre lo scrittore inglese Samuel Coleridge teneva una conferenza, uno spettatore si alzò e gli chiese come mai facesse pagare il biglietto a coloro che andavano ad ascoltarlo.
Al che lo scrittore rispose molto seccamente:
- Lo faccio nella speranza, purtroppo vana, di tenere lontano i farabutti!
Charles “Pete” CONRAD
(Astronauta - Filadelfia,2 giugno 1930 – Ojai, 8 luglio 1999)
Quando il 19 novembre 1969 Charles “Pete” Conrad scese sulla Luna (terzo uomo, dopo Armstrong e Aldrin a mettere piede sul nostro satellite), mettendo il piede al suolo, scherzando sulla sua bassa statura e ricordando la frase pronunciata da Neil Armstrong, disse:
- Sarà stato un piccolo passo per Neil, ma per me è lungo.
(La frase gli era stata suggerita da Oriana Fallaci con la quale Conrad aveva scommesso 500 dollari che l’avrebbe pronunciata per dimostrare che i commenti degli astronauti non erano stabiliti a tavolino dalla NASA).
CONSIDIO
(senatore ai tempi di Giulio Cesare)
Essendo ormai Giulio Cesare al potere, ormai erano pochissimi i Senatori che partecipavano con lui alle sedute in Senato. La maggior parte preferiva tenersi alla larga. Tra quelli che partecipano alle sedute c’era un vecchio Senatore, di nome Considio, il quale ebbe il coraggio di affermare che i Senatori non venivano alle sedute perché impauriti dai soldati e dalle armi.
– Perché, allora, non te ne stai chiuso in casa anche tu per la paura? – ribatté Giulio Cesare.
– Perché la vecchiaia mi salva dalla paura – rispose allora Considio – La vita che mi resta è talmente tanta poca che non necessita di troppe precauzioni.
(Plutarco – Vita di Cesare)
Ercole CONSALVI
(Roma, 8.6.1757 – Roma, 24.1.1824 - Religioso e uomo politico)
Un giorno Napoleone Bonaparte, rivolgendosi al Cardinale Ercole Consalvi, Segretario di Stato di Papa Pio VII, gli disse sprezzante:
- Io distruggerò la vostra Chiesa!
Al che il cardinale, pacatamente, ma con sottile ironia, replicò:
- Maestà! Sono diciotto secoli che noi stessi cerchiamo di fare questo e ancora non ci siamo riusciti!
John Calvin COOLIDGE
(4 luglio 1872 – 5 gennaio 1933 – 30° Presidente USA)
John Calvin Coolidge, presidente degli Stati Uniti d’America dal 1923 al 1928, applicava nell’amministrazione dello Stato gli stessi criteri di prudenza ed economia usati per amministrare il suo patrimonio privato.
Una volta, a chi lo accusava di troppa parsimonia, Coolidge rispose:
- E’ molto facile spendere il denaro pubblico. Poiché sembra che non appartenga a nessuno, è molto forte per chi amministra fare la cresta sulla spesa.
Benedetto CROCE
(Filosofo, storico, scrittore e uomo politico Pescasseroli, 25.2.1866 – Napoli, 20.11.1952)
1) Un giorno il grande filosofo Benedetto Croce ricevette un giornalista inglese nella sua abitazione a Napoli. Durante la chiacchierata che ebbero, l’inglese iniziò a parlare di Napoli in termini non proprio lusinghieri, anzi talmente critici da poter apparire quasi offensivi.
Benedetto Croce, allora, troncò subito la discussione con queste parole:
- Io posso dire queste cose …. Lei no!
2) Una sera Benedetto Croce aveva come ospite una donna giovane e molto graziosa. Questa, conoscendo le abitudine del filosofo gli disse:
- Mi risulta che la troppa luce vi da fastidio eppure avete ordinato che fossero accese tutte le candele. Volete che ne spegniamo qualcuna?
Al che il filosofo con molta galanteria rispose:
- Neppure per sogno! La luce mi da fastidio dove non ci siete voi!
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