Vocabolario Olevanese - S
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− | (Pron. suppìngh) Sottotetto. Nei tempi passati nel '''suppìngo''' si metteva paglia e fieno, ma anche noci e nocciole secche e altra roba della cosiddetta dispensa. | + | (Pron. suppìngh) Sottotetto, soffitta. Nei tempi passati nel '''suppìngo''' si metteva paglia e fieno, ma anche noci e nocciole secche e altra roba della cosiddetta dispensa ... In patica era il locale usato come deposito o ripostiglio |
Versione delle 22:46, 27 feb 2020
VOCABOLARIO OLEVANESE - LETTERA S
Ecco il vocabolario Olevanese prima che l'Olevanese diventi una lingua morta.
Molte frasi, detti e modi di dire olevanesi si possono leggere nel Libretto grigio dei pensieri del M.A.O..
NOTA: La Ś si legge "sc" come nella parola "scemo"
Indice |
Scagliendare
(pron. sc'ccagliendà) - Riscaldare. Il verbo è solo riflessivo (es.: m' sc'cagliènd, t' sc'cagliénd = mi riscaldo, ti riscaldi)
Scagnuliare: (pron. sc’ccagnulià – con la “sc” di scemo) – Sgranare (esempio: sc’ccagnulià ‘e fasùl = sgranare i fagioli).
Scampà (pron. Sc’campà) = Spiovere. Il verbo è ovviamente impersonale (es.: è sc’campàt (ha spiovuto); quanno sc’càmpa (quando spiove).
Scannatora
(pron. sc’ccannatòra) – Spianatoia; tavola su cui si spianava la pasta o si preparavano le pagnotte con la pasta che era lievitata nella madia;
Sciuscèlla
Carruba. Con il termine "sciuscèlla", in olevanese si intende sia la pianta sia il frutto del carrubo.
Con "sciuscella", però, bonariamente si intende anche schiaffo o botte in genere (anche in senso figurato)come nella frase: Te dongo duje sciuscelle cioè "ti do un po' di botte".
Sgarrupato
(pron. sc'garrupàt) = Diroccato, crollato, rovinato. Per lo più "sgarupato" è riferito ad un edificio (esempio: na casa sgarupata).
La signora Anna, di ritorno da una gita agli scavi Pompei, disse: "Aggio visto nu cuofano r' case sgarupate" - Ho visto tantissime case diroccate.
Spangellàt
(pron. Sc’pangellàt, con la “sc” di scemo) Sderenato, con la schiena a pezzi. (Es. 'Me sengo spangellàt' = Mi sento con la schiena a pezzi)
Speretiare
(Pron. Sc’p’retiare con la “sc” di scemo) Scoreggiare o fare rumori simili (una volta era riferito i motorini).
Spezziàl
(pron. Sc’p’zziàl, con la “sc” di scemo): Farmacista. Con il termine “spezziàl”, si intende anche una persone precisa e meticolosa (nel modo di dire: 'me pare nu sc’p’zziàl')
Supàlo
Ginepraio, rovo.
Suppìngo
(Pron. suppìngh) Sottotetto, soffitta. Nei tempi passati nel suppìngo si metteva paglia e fieno, ma anche noci e nocciole secche e altra roba della cosiddetta dispensa ... In patica era il locale usato come deposito o ripostiglio
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