Curiosità latine A
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Gli astati erano soldati delle legioni romani di cui costituivano la prima linea da battaglia.<br /> | Gli astati erano soldati delle legioni romani di cui costituivano la prima linea da battaglia.<br /> | ||
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− | L’imperatore Augusto tra tutti i vini prediligeva quello rosso delle vigne del Veneto.<br /> | + | 1) L’imperatore Augusto tra tutti i vini prediligeva quello rosso delle vigne del Veneto.<br /> |
+ | 2) L’imperatore Augusto si tagliò la barba per la prima volta nel mese di settembre del 39 a.C. all’età di 24 anni. | ||
=== '''Avvocati''' === | === '''Avvocati''' === | ||
La '''"lex Cincia"''', fatta approvare da M. Cincio Alimento nel 204 a.C. vietava di accettare doni o denaro per la difesa di una causa.<br /> | La '''"lex Cincia"''', fatta approvare da M. Cincio Alimento nel 204 a.C. vietava di accettare doni o denaro per la difesa di una causa.<br /> |
Versione delle 17:33, 15 ott 2016
Ecco alcune curiosità su usi, costumi, religioni e vita di Roma antica.
Indice |
Acca Larenzia
Acca Larenzia era un'antica divinità romana collegata al culto della terra o dei Lari. Nella tradizione fu identificata con la moglie di Faustolo e con una cortigiana di Anco Marzio.
Acqua Marcia
L'Acqua Marcia deve il nome a Marcio Rege che nel 154 a.C. aveva fatto costruire un acquedotto per incanalarla.
Acquedotti
- La Roma imperiale era servita da undici acquedotti che ogni giorno portavano in città circa un miliardo di litri d’acqua acquedotti e si è calcolato che la disponibilità d’acqua pro-capite fosse circa il doppio di quella attuale.
- Il primo acquedotto romano su arcate fu l’Anio Vertus, realizzato nel 272 a.C., che raccoglieva le acque del fiume Aniene sopra Tivoli.
- Il più lungo degli acquedotti che approvvigionavano l’antica Roma era l’Aqua Marcia che misurava oltre 91 Km.
Acta diurna
Gli “acta diurna” (per esteso “acta diurna populi romani”), furono voluti da Giulio Cesare ed erano una specie di gazzettino contenenti notizie di vario genere (sia pubblico sia privato) scritte su tavole bianche e affisse nei luoghi pubblici. <br /
Adulterio
Per frenare gli adulterii, Augusto nel 17 a.C. emanò la "Lex Julia de adulteriis et stupro vel de pudicitia".
Agata
Nell’antica Roma, i contadini mettevano alle dita anelli con incastonata una pietra di agata perché erano convinti che questo potesse favorisse la fertilità dei campi.
Agrifoglio
Nell’antica Roma era credenza che piantando un albero di agrifoglio vicino alla casa, si tenevano lontani i malefici
Agata
Nell’antica Roma, i contadini mettevano alle dita anelli con incastonata una pietra di agata perché erano convinti che questo potesse favorisse la fertilità dei campi
Agrifoglio
Nell’antica Roma era credenza che piantando un albero di agrifoglio vicino alla casa, si tenevano lontani i malefici.
Agrippa
I romani usavano il termine “agrippa” per indicare il bamino che venendo alla luce si presentava per i piedi. Da questo deriva il cognomen o il prenomen di vari personaggi di Roma antica, come ad esempio Menenio Agrippa.
Agrippina Minore
Giulia Agrippina (conosciuta come Agrippina Minore - 6.11.15 – 23.3.59) era la madre dell’imperatore Nerone e sposò in terze nozze l’imperatore Claudio (Lugdunum, 1.8.10 a.C. – Roma, 13.10.54) che era suo zio.
Albalonga
Albalonga, patria dei Curiazi, distrutta da Roma al tempo di Tullo Ostilio, era stata fondata da Ascanio, figlio di Enea.
Alfabeto
Da quanto ci dice lo storico Plutarco, la distinzione tra lettera C e lettera G nell’alfabeto latino fu introdotta nel III secolo a.C. dal liberto Spurio Carvilio Ruga.
- Alimenta
Gli "Alimenta" erano un sistema di sussidi per i bambini poveri introdotti dall'imperatore Traiano.
- Alloro
1) I romani erano convinti che i fulmini non colpissero l’alloro.
Per questo motivo lo mettevano vicino alle giare affinché i temporali non danneggiassero il vino.
2) L’alloro era sacro a Giove e simboleggiava la pace ottenuta dopo la vittoria sui nemici. I messaggi che annunciavano una vittoria erano cinti di ramoscelli e posati in grembo alla statua di Giove stesso.
Annunci economici
Nell’antica Roma sui muri delle strade e delle piazze si potevano vedere delle iscrizioni che assomigliano molto ai moderni annunci economici.
Uno di questi annunci, di età imperiale, diceva: “Offresi schiavo. Sente benissimo da entrambe le orecchie, vede dai due occhi. Frugalità, probità e docilità garantite. Sa un po’ di greco”.
Antifurti
Nell’antica Roma, per difendere le provviste di ortaggi dai ladri, c’era l’uso di nascondere le stesse sotto terra. Dopo aver scavato una buca, vi si deponevano dentro le cibarie con paglia e sabbia, poi la ricoprivano facendo ben attenzione a occultarne la presenza.
Antonio
Antonio e Cleopatra ebbero tre figli: Alessandro Elio, Tolomeo Filadelfo e Cleopatra Selene. Tutti e tre sopravvissero ai tragici eventi che condussero i loro genitori a togliersi la vita
Aqua Augusta
L’Aqua Augusta è una delle più imponenti opere d’ingeneria realizzata dagli antichi romani. Si tratta di un acquedotto di 96 Km, costruito in Campania tra il 30 ed il 20 a.C.; esso convogliava le acque del Monte Serino e serviva le città del Golfo di Napoli.
Aqua mulsa
Gli antichi romani erano soliti bere una bevanda, chiamata aqua mulsa, preparata miscelando una parte di miele e due di acqua piovana. Prima di essere consumata la stessa era tenuta immagazzinata per qualche mese.
Aquilone
Aquilone era il nome dato dai Romani al freddo vento del Nord e che i Greci chiamavano Borea.
- Arbiter bibendi
Nell'antica Roma, durante i banchetti, si sceglieva una persona, chiamata "arbiter bibendi" (arbitro del bere), che aveva il compito di stabilire quanta acqua si doveva aggiungere al vino sia per correggerne il sapore e la gradazione alcolica (che di solito era abbastanza elevata) sia per evitare ubriacature che causassero degenerazione dei banchetti.
Dal momento che l'arbiter bibendi non poteva bere neppure una goccia di vino per tutta la durata del banchetto, quella carica non era per niente ambita e normalmente era assegnata mediante estrazione.
- Aromi
Tra gli aromi della cucina antica ce ne era uno molto pregiato e costoso. Si trattava del succo resinoso estratto dal silfio (nome latino “laser”), una pianta che si estinse verso il V secolo d.C. per eccessivo sfruttamento.
Arpagone
L'arpagone era il rostro che le antiche navi romane avevano a prora e serviva come grappino d'abbordaggio.
Poiché l'arpagone serviva per "afferrare" e "trattenere", il termine passò ad indicare l'avaro (l'arraffatore, appunto, che afferra e trattiene).
Arria
Arria era una nobildonna romana, moglie di Aulo Cecina Peto che, avendo avuto l’ordine dall’imperatore Claudio di togliersi la vita perché implicato in una congiura, non aveva il coraggio di suicidarsi.
Arria, allora, si pugnalò a morte e poi diede l’arma al marito dicendo: “Paete, non dolet!” (Peto! Non fa male).
Aruspici
Gli aruspici erano gli indovini che sostenevano di interpretare la volontà degli dei osservando le viscere degli animali sacrificati, osservando i fulmini oppure interpretando i vari fenomeni naturali. Erano talmente stimati ed apprezzati che Claudio, l’imperatore etruscologo, fece aprire una scuola dove si potesse studiare la loro arte.
Gli aruspici erano ancora in auge ai tempi dell’imperatore Teodosio, cioè fino al IV secolo dopo Cristo.
Arvali
Gli Arvali erano i 12 sacerdoti della dea Cerere (anticamente Dia). Riuniti in un collegio istituito addirittura da Romolo, gli Arvali, nominati a vita, erano addetti ai riti sacrificali per favorire la coltura dei campi
Asparagi
Gli asparagi erano già molto apprezzati dai romani che li consideravano una vera raffinatezza al punto che il grande poeta Marziale diceva che essi deliziavano il palato dei ricchi.
Astati
Gli astati erano soldati delle legioni romani di cui costituivano la prima linea da battaglia.
Augusto
1) L’imperatore Augusto tra tutti i vini prediligeva quello rosso delle vigne del Veneto.
2) L’imperatore Augusto si tagliò la barba per la prima volta nel mese di settembre del 39 a.C. all’età di 24 anni.
Avvocati
La "lex Cincia", fatta approvare da M. Cincio Alimento nel 204 a.C. vietava di accettare doni o denaro per la difesa di una causa.
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