Curiosità greche A
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L’antefissa era un elemento decorativo usato da Etruschi, Greci e Romani. Secondo Plinio fu inventata da Butade di Sicione.<br /> | L’antefissa era un elemento decorativo usato da Etruschi, Greci e Romani. Secondo Plinio fu inventata da Butade di Sicione.<br /> | ||
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1) Apelle, il grande pittore greco del IV secolo a.C. svolgeva il suo lavoro con grande cura e, affinchè le sue opere fossero davvero ben fatte e gradite al pubblico, prima di ultimarle le lasciava per un po’ di tempo davanti alla sua casa e poi rimaneva dietro la porta per ascoltare il commento dei passanti. L’artista, ovviamente, teneva poi in grande considerazione le critiche e i giudizi che erano mossi ai suoi lavori. <br /> A tal proposito si narra che una volta, si decise a disegnare un paio di sandali su una sua opera solo dopo aver ascoltato il commento di un ciabattino che non sapeva di essere stato, per qualche minuto, un apprezzato critico d’arte. <br />2) Apelle, per i suoi lavori di pittura, usava solo 4 colori: bianco, giallo, nero e rosso.<br /> | 1) Apelle, il grande pittore greco del IV secolo a.C. svolgeva il suo lavoro con grande cura e, affinchè le sue opere fossero davvero ben fatte e gradite al pubblico, prima di ultimarle le lasciava per un po’ di tempo davanti alla sua casa e poi rimaneva dietro la porta per ascoltare il commento dei passanti. L’artista, ovviamente, teneva poi in grande considerazione le critiche e i giudizi che erano mossi ai suoi lavori. <br /> A tal proposito si narra che una volta, si decise a disegnare un paio di sandali su una sua opera solo dopo aver ascoltato il commento di un ciabattino che non sapeva di essere stato, per qualche minuto, un apprezzato critico d’arte. <br />2) Apelle, per i suoi lavori di pittura, usava solo 4 colori: bianco, giallo, nero e rosso.<br /> |
Versione delle 18:41, 6 ago 2015
Curiosità dell'antica Grecia con la lettera A
Academo
Il fratello di Castore e Polluce si chiamava Academo e da lui deriva “Accademia”, il nome della scuola di Platone.
Achille
Achille era detto “piè veloce”, ma l’Iliade racconta che egli inseguì Ettore intorno alle mura senza mai riuscire a raggiungerlo.
Adivalia
Adivalia era il nome della fonte in cui Venere si bagnava insieme alle mitiche Grazie.
Agonista
L’agonista (gr. ἀγωνιστής = lottatore) era il lottatore greco, così chiamato perché prendeva parte ad un agone.
Aiace Telamonio
Aiace Telamonio era il più forte dei greci dopo Achille, del quale era cugino in quanto suo padre Telamone era fratello di Peleo.
- Aiace di Oileo
Aiace di Oileo superava tutti i greci nello scagliare la lancia ed era il più veloce nella corsa dopo Achille.
Alfabeto
Si tramanda che Palamede, il personaggio omerico ricordato per aver smascherato la pazzia simulata da Ulisse per non partecipare alla guerra di Troia, ideò la lettera “Y” dopo aver visto uno stormo di gru in volo.
Alici
Verso il terzo secolo a.C., ad Atene le alici, forse perché disponibili in grande abbondanza, erano considerate un alimento per poveri e, pertanto, mangiare questi gustosi pesciolini significava trovarsi in difficoltà economiche.
Alimentazione
A Sparta, l’alimentazione dei giovani era molto frugale in quanto si riteneva che mangiando poco essi sarebbero cresciuti più alti e più snelli.
Anestesia
La prima operazione chirurgica sotto anestesia fu effettuata da Macaone che operò Filottete che era stato immerso da Apollo in un sonno profondo.
Anno
L’anno greco cominciava al solstizio d’estate e comprendeva i seguenti mesi: Ecatombeone (luglio); Metagitnione (agosto); Beodromione (settembre); Pianepsione (ottobre); Memacterione (novembre); Posideone (dicembre); eventuale mese intercalare; Gamelione (gennaio); Antesterione (febbraio); Elafebolione (marzo); Munichione (aprile); Targelione (maggio); Sciroforione (giugno).
Antefissa
L’antefissa era un elemento decorativo usato da Etruschi, Greci e Romani. Secondo Plinio fu inventata da Butade di Sicione.
Anteo
Anteo (figlio di Poseidone e di Gea) era un gigante invincibile perché toccando la terra, la madre Gea gli ridava le forze. Fu ucciso da Ercole che lo soffocò tenendolo sollevato da terra.
- Apelle
1) Apelle, il grande pittore greco del IV secolo a.C. svolgeva il suo lavoro con grande cura e, affinchè le sue opere fossero davvero ben fatte e gradite al pubblico, prima di ultimarle le lasciava per un po’ di tempo davanti alla sua casa e poi rimaneva dietro la porta per ascoltare il commento dei passanti. L’artista, ovviamente, teneva poi in grande considerazione le critiche e i giudizi che erano mossi ai suoi lavori.
A tal proposito si narra che una volta, si decise a disegnare un paio di sandali su una sua opera solo dopo aver ascoltato il commento di un ciabattino che non sapeva di essere stato, per qualche minuto, un apprezzato critico d’arte.
2) Apelle, per i suoi lavori di pittura, usava solo 4 colori: bianco, giallo, nero e rosso.
- Apollo
Il dio Apollo nacque nell’isola di Delo
- Apoteosi
L'apoteosi era il processo con il quale uomini molto virtuosi venivano divinizzati.
- Arconte
Nell’antica Atene gli arconti erano 9 massimi magistrati con varie funzioni. Successivamente persero le funzioni originarie. Tale carica in origine era decennale, ma dal 683 a.C. in poi diventò annuale. Tra gli arconti troviamo:
. l’arconte eponimo che dava dava il proprio nome all’anno, curava le liti familiari, le questioni di eredità ed alcune feste;
. l’arconte polemarco che era a capo dell’esercito. Dal Iv secolo ebbe solo competenze amministrative e giurisdizionali;
. l’arconte re che aveva le funzioni religiose e giudiziarie dell’antico re
Argonauti
I guerrieri che, a bordo di nave Argo, salparono con Giasone verso la Colchide (attuale Georgia) alla ricerca del Vello d’oro, appartenevano alla generazione precedente a quella degli eroi della guerra di Troia. Alcuni di essi parteciparono anche alla caccia del cinghiale di Calidone e qualcuno fu addirittura a Troia. Essi furono:
- Acasto (figlio di Pelia),
- Admeto (figlio di Fere);
- Anceo (figlio di Licurgo) che partecipò anche alla caccia del cinghiale di Calidone;
- Anfiarao, figlio di Oicle e di Ipermestra. Partecipò anche alla spedizione dei sette contro Tebe;
- Argo, che fu anche il costruttore della nave;
- Ascalafo (figlio di Ares e Astioche) e suo fratello Ialmeno;
- Asterio (figlio di Iperasio) e suo fratello Anfione;
- Augia (figlio del Sole);
- Autolico (figlio di Ermes e di Chione), padre di Anticlea e nonno di Ulisse
- Bute figlio di Teleonte;
- Calais e Zete (figli di Borea e Orizia) che lottarono contro le Arpie;
- Canto (figlio di Caneto) che morì nella spedizione;
- Castore ed il suo gemello Polluce,
- Cefeo (figlio di Aleo) e Amfidamente;
- Clizio (figlio di Eurito) e suo fratello Ifito;
- Corono (figlio di Ceneo)
- Deucalione;
- Echione (figlio di Ermes e Antianira), che partecipò anche alla caccia del cinghiale di Calidone, e suo fratello Erito;
- Eracle (che fu lasciato nella Misia);
- Ergino (figlio di Poseidone), vincitore della gara della corsa duranti i giochi disputati a Lemno, e suo fratello Anceo;
- Etalide (figlio di Ermes e di Eupolemea);
- Eufemo (figlio di Poseidone e di Europa) che aveva avuto dal padre il potere di camminare sulle acque
- Eurialo (figlio di Mecisteo) che partecipò anche alla spedizione degli Epigoni ed alla guerra di Troia;
- Falero (figlio di Alcone);
- Fliante (figlio di Dioniso);
- Giasone, il capo della spedizione;
- Idmone (figlio di Apollo e di Cirene) ucciso da un cinghiale prima di raggiungere il Vello d’Oro;
- Ila, il bellissimo giovanetto amico di Eracle, rapito dalle ninfe a Misia;
- Ificle (figlio di Anfitrione e di Alcmena) fratello di Eracle;
- Ificlo (figlio di Filaco e di Clemene), zio di Giasone;
- Ificlo (figlio di Testio e di Euritemite);
- Iolao (figlio di Ificle e di Automedusa) nipote di Ercole;
- Ifito, figlio di Naubolo;
- Laerte (figlio di Acrisio e di Calcomedusa) padre di Ulisse;
- Leodoco;
- Linceo (figlio di Afareo e Arene), eroe dalla vista penetrante ed il suo gemello Ida;
- Meleagro (figlio di Eneo), che partecipò anche alla caccia del cinghiale Calidonio, e suo zio Laocoonte;
- Menezio, figlio di Attore e di Egina;
- Mopso (figlio di Apice e Clori) celebre indovino che morì nella spedizione;
- Nauplio (figlio di Clitoneo) padre di Palamede;
- Neleo;
- Nestore, che partecipò anche alla guerra di Troia;
- Oileo (il padre di Aiace Oileo) che fu ferito ad una spalla da una piuma degli uccelli Stinfalidi;
- Orfeo (figlio di Apollo e di Clio) che era il capo voga;
- Palemonio, figlio di Efesto;
- Peleo (figlio di Eaco e di Endeide), padre di Achille;
- Periclimeno (figlio di Neleo);
- Piritoo, figlio di Issione e di Dia
- Poliremo (figlio di Elato) che in gioventù aveva lottato contro i centauri;
- Talao (figlio di Biante e di Pero) e suo fratello Areo;
- Tifi (figlio di Agnia) timoniere di Nave Argo. Alla sua morte fu sostituito da Anceo;
- Teseo;
- Telamone (figlio di Eaco) padre di Aiace Telamonio;
- Tideo (figlio di Eneo) che partecipò anche alla spedizione dei Sette contro Tebe.
Aristotele
1) Fonti storiche del tempo tramandano che il filosofo ateniese Aristotele aveva i capelli sempre ben puliti ed ordinati, vestiva con grande raffinatezza ed eleganza e gli piaceva molto portare monili ed anelli alle dita.
2) Il grande filosofo greco Aristotele era convinto che la lingua biforcuta dei serpenti permettesse loro di provare un piacere più intenso quando assaporavano i cibi perché era un organo "praticamente doppio".
Armature
. l’armatura degli opliti, la fanteria pesante greca, consisteva in: elmo, corazza, schinieri, grande scudo di bronzo, lancia di frassino e spada corta;
. l’armatura dei peltasti, la fanteria leggera greca, non prevedeva elmo né corazza, ma solo un piccolo scudo rotondo (pelta, da cui il nome), una spada e due giavellotti da lanciare.
Armi
1) Ai tempi della guerra di Troia le spade dei soldati greci erano di bronzo; gli scudi erano di cuoio bordati di metallo o di legno.
2) I soldati dell’antica Grecia portavano lo scudo appeso al collo tramite una tracolla di cuoio.
3) I greci usavano la balestra, arma che poi sarà molto in uso nel medioevo, già dal V secolo a.C..
Arpie
Le arpie erano mostri dal viso di donna e dal corpo di uccello che trascinavano nell’oltretomba le anime dei defunti. Esse erano Aello, Celeno, Ocipete.
Asfodelo
Il colore pallido dei fiori di asfodelo fece si che i greci associassero questa pianta all’Oltretomba. Si riteneva, a tal proposito, che le anime dei morti vagassero nell’Ade su prati ricoperti di tali fiori e dei quali si cibavano.
Aspasia
Aspasia, la moglie di Pericle, diede lezioni di eloquenza al grande filosofo Socrate.
Assistenza
1) Ad Atene, una legge, che si ritiene voluta da Pisistrato, disponeva che i mutilati di guerra fossero nutriti a spese della città;
2) Nel 409 a.C. ad Atene, su proposta di Cleofonte, fu introdotta un’indennità assistenziale di 2 oboli giornalieri per gli invalidi civili;
3) Gli orfani di guerra erano mantenuti ed educati a spese dello stato fino al raggiungimento dell’efebia, quando, durante le feste della Grandi Dionisie, era consegnata loro, in forma solenne, un’armatura completa.
Astianatte
Il figlio dell’eroe troiano Ettore e Andromaca si chiamava Astianatte e fu precipitato dalle mura da Pirro, figlio di Achille
Atena
Secondo la mitologia classica la dea Atena (la Minerva dei romani) inventò il tornio da vasaio e la squadra.
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