Curiosità greche S
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'''CURIOSITA' GRECHE CON LA LETTERA S''' | '''CURIOSITA' GRECHE CON LA LETTERA S''' | ||
+ | '''Sacerdoti''' - Nell’antica Grecia i giovani che chiedevano di essere ammessi come sacerdoti in un tempio di Apollo dovevano tuffarsi in mare da una rupe dell’isola di Leucade alta 20 metri con ali d’aquila fissate sulle spalle: era credenza che gli dei avrebbero fatto morire coloro che non ritenevano degni di tale incarico.<br /> | ||
− | + | '''SACRIFICI''' <br /> | |
1) Il primo uomo che offrì un sacrificio agli dei fu Melisseo, re di Creta, le cui figlie avevano allevato Zeus Bambino.<br /> | 1) Il primo uomo che offrì un sacrificio agli dei fu Melisseo, re di Creta, le cui figlie avevano allevato Zeus Bambino.<br /> | ||
2) Ogni divinità aveva il suo animale preferito. Per esempio a Poseidone si sacrificava un toro, ad Atene una vacca, ad Apollo e Diana una capra; ad Asclepio un gallo o una gallina.<br /> | 2) Ogni divinità aveva il suo animale preferito. Per esempio a Poseidone si sacrificava un toro, ad Atene una vacca, ad Apollo e Diana una capra; ad Asclepio un gallo o una gallina.<br /> | ||
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4) Gli antichi greci sacrificavano vittime dal manto bianco agli dei celesti e vittime dal manto scuro alle divinità degli inferi<br /> | 4) Gli antichi greci sacrificavano vittime dal manto bianco agli dei celesti e vittime dal manto scuro alle divinità degli inferi<br /> | ||
− | + | '''Saffo''' (Eresos, 630 a.C. circa - Leucade, 570 a.C. circa) - Secondo una delle leggende sulla sua vita, la poetessa greca Saffo morì suicida gettandosi in mare da una rupe dell’isola Leucade.<br /> | |
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+ | '''SAGGI'''<br /> | ||
Secondo Platone (nel Protagora) i sette saggi dell’antica Grecia erano:<br /> | Secondo Platone (nel Protagora) i sette saggi dell’antica Grecia erano:<br /> | ||
- Biante di Priene;<br /> | - Biante di Priene;<br /> | ||
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- Talete di Mileto (ca 636 – 546 a.C.) – Filosofo - fondatore della Scuola ionica.<br /> | - Talete di Mileto (ca 636 – 546 a.C.) – Filosofo - fondatore della Scuola ionica.<br /> | ||
− | + | '''Sale''' - Nella religione greca (e anche in quella romana) il sale era un ingrediente indispensabile dei sacrifici.<br /> | |
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− | + | '''SALSICCIA''' <br /> | |
− | Già nel | + | - Già nel IX secolo avanti Cristo i greci preparavano le salsicce … A dimostrazione di ciò, ricordiamo che questo salume è citato dal divino Omero nel diciottesimo canto dell’Odissea, dove una salsiccia è la posta in palio dello scontro tra Iro e Ulisse, e nel ventesimo quando il poeta descrive Ulisse che pensa a come aggredire i Proci: '''''Come quando un uomo volta e risvolta sulla fiamma ardente una salsiccia piena di grasso e di sangue, impaziente che sia presto arrostita, così da una parte all'altra si volgeva Ulisse e meditava … “'''''<br /> |
+ | - Anche '''Epicarmo''', commediografo greco del V secolo a.C., parla della lavorazione e della preparazione della salsiccia. <br /> | ||
− | + | '''Salpinge''' - Oggi il termine salpinge indica due condotti anatomici, ma presso gli antichi greci la salpinge era uno strumento musicale simile ad una tromba, lungo più di un metro e mezzo, che veniva usato nelle azioni militari.<br /> | |
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− | + | '''Salvia''' - Gli antichi Greci (come pure i Romani) consideravano la salvia l’'''"erba della salute”'''.<br /> | |
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+ | '''Sanità''' - Già nel 400 a.C. ad Atene esisteva una sanità pubblica: c’erano, infatti, medici stipendiati dalla polis per curare i poveri.<br /> | ||
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+ | '''Sarissa''' - La sarissa era la una picca, lunga circa 7 metri, usata dai guerrieri del regno di Macedonia.<br /> | ||
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+ | '''Satiri''' - I satiri erano divinità minori dell’antica Grecia, lascivi e dediti al vino, spesso erano raffigurati mentre suonavano il flauto, rincorrevano le ninfe o danzavano con esse.<br /> | ||
+ | Tra i satiri più famosi troviamo Marsia e Sileno.<br /> | ||
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+ | '''Scala di Caronte''' - Se qualcuno vi dice che vorrebbe scendere per la scala di Caronte, non è un pagano e non sta parlando di aldilà, ma di archeologia; nell’antica Grecia la '''“scala di Caronte”''' era la macchina teatrale usata dagli attori greci per dare l'impressione di scendere sottoterra.<br /> | ||
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+ | '''Scazonte''' (o coliambo) - Il trimetro giambico '''scazonte''', cioè "giambo zoppo", è un verso della metrica greca che secondo la tradizione fu inventato dal grande giambografo '''Ipponatte'''.<br /> | ||
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+ | '''Scee''' - Le porte di Troia erano le Porte Scee che rappresentavano la maggiore forza difensiva della città.<br /> | ||
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+ | '''SCHIAVITÙ'''<br /> | ||
1) Uno schiavo maltrattato dal padrone, poteva chiedere di essere messo in vendita.<br /> | 1) Uno schiavo maltrattato dal padrone, poteva chiedere di essere messo in vendita.<br /> | ||
− | 2) Uno schiavo sospettato di aver commesso un crimine era sottoposto alla tortura affinché confessasse. | + | 2) Uno schiavo sospettato di aver commesso un crimine era sottoposto alla tortura affinché confessasse. La stessa cosa non succedeva agli uomini liberi perché si riteneva che quest’ultimi, a differenza degli schiavi, fossero dotati della ragione e ciò bastava a convincerli a dire la verità.<br /> |
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+ | '''SCILLA''' <br /> | ||
+ | - Scilla, il mostro marino della mitologia greca, aveva il corpo di donna con la parte inferiore a forma di pesce da cui sporgevano teste di cani voraci. <br /> | ||
+ | - Scilla fu tramutata in mostro dalla maga Circe.<br /> | ||
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+ | '''Scitale''' - Nell’antica Sparta la scitale era un messaggio cifrato e segreto inviato dagli efori ai generali e navarchi.<br /> | ||
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+ | '''SCOLIO''' <br /> | ||
+ | - [da skólion (mélos), propriamente (canto) obliquo, storto]. Forma della lirica corale greca, fiorita fra l'aristocrazia ateniese dei secoli VI-V a. C.: erano odi cantate con la lira a tavola durante il simposio. Il nome (=storto) indica il modo irregolare in cui i banchettanti si succedevano nel canto.<br /> | ||
+ | - (da schole, scuola). Commento, annotazione che gli antichi grammatici scrivevano per lo più ai margini di uno scritto, per cercare di chiarirlo e correttamente interpretarlo.<br /> | ||
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+ | '''Scrittura''' - I greci furono i primi a scrivere le vocali usando lettere vere e proprie; la forma di questi nuovi segni derivava da consonanti dell’alfabeto che i greci non utilizzavano. Prima dell’invenzione delle vocali si ricorreva all’uso di piccoli segni (come trattini, puntini, virgole o simili) da aggiungere alle consonanti. <br /> | ||
+ | '''Scudo''' - Lo scudo di cuoio che portavano gli antichi soldati greci pesava circa 15 chilogrammi.<br /> | ||
+ | '''Scutàla''' - Lo scutàla (skytàle) era un bastone su cui venivano arrotolati i messaggi segreti scritti su una striscia a spirale ed il cui diametro era conosciuto solo dal destinatario e dal mittente.<br /> | ||
+ | '''Sedano''' - Il sedano era una pianta sacra agli antichi greci (e ai romani). Omero nell’Iliade ci fa sapere che il divo Achille guarì il suo cavallo gravemente ammalato facendogli mangiare foglie di sedano.<br /> | ||
+ | '''Seduzioni''' - Giove per sedurre Europa assunse le sembianze di un toro bianco; per sedurre Leda assunse le sembianze di un cigno.<br /> | ||
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+ | '''Sega''' - Secondo la mitologia, la sega fu inventata da Acale, nipote di Dedalo costruttore del labirinto.<br /> | ||
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+ | '''Sepoltura''' - Nell’antica Grecia (e nell’antica Roma), quando un bambino moriva, lo seppellivano con i giocattoli preferiti mentre era in vita.<br /> | ||
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+ | '''SIBARI''' <br /> | ||
+ | - A Sibari, famosa per la ricchezza, il fasto e la mollezza dei costumi, i pescatori ed i venditori di anguille (pesci molto amati dai sibariti) era esentati dal pagamento delle tasse.<br /> | ||
+ | - Gli antichi greci amavano i cibi raffinati. A tal proposito, a Sibari, c’era una legge che riconosceva agli inventori di nuove ricette una specie di diritto d’autore che consisteva nella prerogativa di prepararle in esclusiva per 12 mesi.<br /> | ||
+ | – Sibari, città calabra della Magna Grecia, fu distrutta nel 510 a.C. dall’inondazione del fiume Crati, appositamente deviato dai crotonesi con i quali i sibariti erano in guerra. La notizia è riportata da Strabone nella sua “Geografia”. <br /> | ||
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+ | '''Sibilla Cumana''' - La sibilla Cumana era una sacerdotessa di Apollo.<br /> | ||
+ | '''Sicofante''' - Da sykophàntes (composta da sykon = fico e da phàinein = mostrare) letteralmente '''“chi addita (i ladri di) fichi”'''. Il '''sicofante''' era un cittadino privato che di propria iniziativa denunciava alle autorità un reato. Con il tempo divenne una vera professione. Sicofante era anche chi si faceva pagare per sostenere le accuse in tribunale.<br /> | ||
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+ | '''Sillo''' - Il sillo era un componimento in versi di carattere satirico, la cui invenzione è attribuita a Timone di Fliunte (secolo IV-III a. C.). Il sillo fu usato nelle diatribe filosofiche per schernire gli avversari o per ridicolizzare il costume contemporaneo.<br /> | ||
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+ | '''SIMBOLI''' <br /> | ||
+ | - Il simbolo di Esculapio, dio della medicina, era un bastone con avvolto un serpente.<br /> | ||
+ | - L’alloro, pianta sacra ad Apollo, era simbolo di gloria e di sapienza. <br /> | ||
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+ | '''Sinone''' - Sinone, cugino di Ulisse, fu il soldato greco che, dicendo di essere fuggito dai compagni che volevano sacrificarlo agli dei per garantirsi un ritorno sicuro, si conquistò la fiducia dei Troiani e li convinse ad accogliere il cavallo di legno entro le mura.<br /> | ||
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+ | '''SIRENE''' <br /> | ||
+ | - Le sirene erano divinità del mare dal volto di donna e dal corpo di uccello senza piume. In numero di due (secondo Omero) o di tre (Partenope, Leucosa e Ligea), le sirene vivevano su un’isola del Tirreno dove, con il loro canto attiravano i naviganti facendoli naufragare sugli scogli. (Solo dal Medioevo furono raffigurate come sono nell’immaginario comune attuale e cioè con il corpo di pesce e busto di donna, probabilmente per influenza della figura dei tritoni, creature metà uomo e metà pesce)<br /> | ||
+ | '''- Partenope''' - Secondo la leggenda la sirena Partenope si lasciò morire per non essere riuscita a sedurre Ulisse con il canto. Il suo corpo fu trascinato dal mare e sul luogo dove si arrestò fu costruito il primo nucleo della città di Napoli.<br /> | ||
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+ | '''Siringa''' - Oltre che uno strumento medico, la siringa era uno strumento musicale a fiato in uso nell’antica Grecia costituito da alcune canne (fino a nove) di lunghezza diversa, disposte a trapezio e legate tra di loro. Queste canne erano chiuse all’estremità inferiore ed avevano un buco nella parte superiore dove entrava e usciva il fiato.<br /> | ||
+ | Tale strumento era chiamato anche “siringa di Pan” o '''“flauto di “Pan”''' perché la mitologia narrava che fosse stato costruito dal dio Pan con le canne nelle quale era stata trasformata la ninfa Siringa.<br /> | ||
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+ | '''SISIFO''' <br /> | ||
+ | - Sisifo, figlio di Eolo, era il più scaltro dei mortali. Fatto precipitare agli Inferi dal fulmine di Giove, fu costretto a far rotolare un masso su per un pendìo. Una volta raggiunta la sommità, il masso precipitava a valle e l’eroe era costretto a ricominciare. Da questo deriva l’espressione “fatica di Sisifo”.<br /> | ||
+ | - Nella mitologia greca Sisifo (figlio di Eolo, re dei venti) fu il fondatore e primo re di Corinto.<br /> | ||
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+ | '''Socco''' - Il socco era una calzatura leggera e bassa (simile alle nostre pantofole) usata dagli antichi greci (successivamente adottata dai romani).<br /> | ||
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+ | '''SOCRATE'''<br /> | ||
+ | (Atene, 470 a.C./469 a.C. - Atene, 399 a.C.) - Filosofo<br /> | ||
+ | Ecco qualche curiosità sul grande Socrate.<br /> | ||
+ | - L’oracolo di Delfi aveva definito Socrate il più grande dei Sapienti.<br /> | ||
+ | - Il padre di Socrate era lo scultore Sofronisco.<br /> | ||
+ | - La madre del grande filosofo greco Socrate era una levatrice il cui nome era Fenarete.<br /> | ||
+ | - La moglie di Socrate si chiamava Santippe.<br /> | ||
+ | - Gli accusatori di Socrate, nel famoso processo che gli costò la morte, si chiamavano: Anito, Licone e Meleto<br /> | ||
+ | - Secondo alcuni autori, Socrate si manteneva in forma danzando;<br /> | ||
+ | - Socrate prima di dedicarsi alla filosofia, aveva esercitato la professione di scultore, come suo padre Sofronisco e secondo una tradizione di famiglia.<br /> | ||
+ | - Socrate e Santippe ebbero tre figli: Lampsaco, Sofronisco e Menesseno.<br /> | ||
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+ | Ecco qualche aneddoto su Socrate.<br /> | ||
+ | 1) Un giorno Socrate passeggiava con i suoi allievi per la strada di Atene. Trovandosi nei pressi della propria abitazione, udì la moglie Santippe che brontolava e lo richiamava ai suoi doveri. Socrate la ignorò completamente. Quando passò sotto la finestra, Santippe, esasperata, gli rovesciò addosso un vaso da notte pieno di urina. Socrate non fece una piega, ma, rivolto agli allievi, disse: <br /> | ||
+ | - Dopo tanto tuonare, ecco la pioggia!<br /> | ||
+ | 2) Zopiro, che si vantava di saper leggere nella figura la natura di ognuno, avendo in una riunione detto di scoprire molti vizi in Socrate, fu deriso da tutti gli altri che non volevano ad alcun costo riconoscere in Socrate quei vizi; subito, però, Socrate rinfrancò Zopiro dichiarandogli che erano veramente innati in lui, ma che egli era riuscito a liberarsene a forza di ragione.<br /> | ||
+ | (Cicerone – Le Tuscolane) <br /> | ||
+ | 3) Ad un amico che gli chiedeva come facesse a sopportare le intemperanze ed i brontolii della moglie Santippe (conosciuta proprio per il carattere irascibile), il filosofo Socrate rispose serafico:<br /> | ||
+ | - Perché mi fai questa domanda? Tu, per esempio, non lasci che le tue oche gridino in piena libertà?<br /> | ||
+ | 4) Dopo che Socrate fu condannato a morte, in attesa che la sentenza fosse eseguita, amici, discepoli e parenti andavano in carcere a fargli visita.<br /> | ||
+ | Anche Santippe, sua moglie, ovviamente volle andare da suo marito. Appena lo vide, la povera donna scoppiò a piangere.<br /> | ||
+ | - Ti hanno condannato ingiustamente - gli disse Santippe tra le lacrime - Ed è questo che mi fa male. | ||
+ | Al che il filosofo replicò serafico:<br /> | ||
+ | - Perché? Eri più contenta se mi avessero condannato giustamente?<br /> | ||
− | + | '''Sofocle''' | |
− | + | (Colono, 496 a.C. – Atene, 406 a.C.) - Drammaturgo<br /> | |
+ | Poiché sembrava trascurare il patrimonio familiare, il grande tragediografo greco Sofocle fu citato in giudizio dai figli che chiesero ai giudici di interdirlo, di rimuoverlo cioè dal controllo del patrimonio familiare come se fosse rimbambito.<br /> | ||
+ | Allora Sofocle declamò ai giudici la tragedia, da poco composta, che aveva tra le mani, l’Edipo a Colono, e chiese se quell’opera sembrava scritta da un rimbambito.<br /> | ||
+ | Finita la declamazione, i giudici lo prosciolsero.<br /> | ||
− | + | '''Sole''' - Elios, la personificazione del sole, era figlio del Titano Iperione.<br /> | |
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− | + | '''Solone'''<br /> | |
− | + | (Atene, 638 a.C. – 558 a.C.) politico, giurista e poeta<br /> | |
− | + | Solone, il grande uomo politico di Atene, era ospite di Creso, il ricchissimo re della Lidia. Dopo qualche giorno che era lì, il sovrano lo fece accompagnare dai servi per mostrargli i suoi tesori. Dopo che Solone ebbe visto tutte le sue ricchezze, Creso gli domandò: <br /> | |
− | + | Hai visto nei tuoi viaggi qualcuno che fosse il più felice degli uomini? <br /> | |
− | + | Creso gli aveva fatto questa domanda sperando di essere considerato lui l’uomo più felice del mondo. <br /> | |
− | + | - Tello di Atene! – rispose invece Solone, senza tanti complimenti.<br /> | |
− | + | - Perché pensi che sia Tello l’uomo più felice? – chiese stupito Creso. <br /> | |
− | + | E Solone prontamente replicò: <br /> | |
− | + | - Perché Tello, mentre la sua città era fiorente e ricca, ebbe figli belli e buoni che gli sopravvissero e gli diedero nipoti. Ebbe, poi, anche una ottima morte: poiché c’era stata una battaglia degli Ateniesi contro gli Eleusini, egli corse in aiuto dei suoi e, messo in fuga i nemici, morì da eroe. Così gli Ateniesi lo seppellirono a spese dello stato e lo ricoprirono di tutti gli onori.<br /> | |
− | + | (Erodoto – Le Storie)<br /> | |
− | ( | + | |
− | == ''' | + | === '''Sovrappopolazione''' === |
− | + | Secondo un’antica leggenda, gli abitanti di Ceo, un’isola delle Cicladi, eliminavano i concittadini che avevano superato i settanta anni somministrando loro una pozione a base di cicuta. <br /> | |
+ | Quest’usanza fu introdotta durante un assedio da parte degli Ateniesi per ridurre la popolazione e far durare più a lungo le scorte di viveri.<br /> | ||
+ | '''Spanna''' - La spanna ('''spithamé''') era una unità di misura greca che corrispondeva a circa 22-23 cm … praticamente una spanna.<br /> | ||
− | + | '''SPARTA''' <br /> | |
− | + | - A Sparta la società era divisa in tre categorie:<br /> | |
− | + | . '''spartiati''' che costituivano la casta militare; <br /> | |
− | + | . '''perieci''' che erano cittadini liberi, ma privi di diritti politici; <br /> | |
+ | . '''iloti''', che erano di condizione servile.<br /> | ||
− | + | - A Sparta gli “spartiati” (i cittadini con pieni diritti civili) erano obbligati al servizio militare dai 20 ai 60 anni.<br /> | |
− | + | ||
− | == | + | === '''Spettacoli''' === |
− | + | Nell’antica Grecia per assistere agli spettacoli teatrali la gente si doveva svegliare molto presto. Questo non era dovuto al fatto di potersi accaparrare i posti migliori, ma perché le manifestazioni iniziavano allo spuntare dell’alba.<br /> | |
− | = | + | |
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− | + | ||
− | + | '''SPORT''' <br /> | |
− | A Sparta | + | - A Sparta le ragazze praticavano sport come lotta, lancio del disco e del giavellotto.<br /> |
+ | - Ad Atene, durante la festa delle Panatee, c'era un concorso riservato ai bambini per le cinque prove del pentathlon e cioè lotta, corsa, salto, lancio del disco e lancio del giavellotto.<br /> | ||
+ | - Nell’antica Grecia gli incontri di pugilato non si svolgevano in un ring e non avevano limiti di tempo; il più delle volte essi si concludevano con la resa di uno dei due o per sfinimento. Oltre a questo, non esistevano le categorie di peso come al giorno d’oggi.<br /> | ||
− | + | '''Spose''' - A Sparta, le spose, subito dopo le nozze, si facevano tagliare i capelli a zero.<br /> | |
− | + | '''Stentore''' - Stentore, eroe greco alla guerra di Troia, aveva una voce così potente da eguagliare quella di 50 uomini insieme. (Da lui deriva “voce stentorea”).<br /> | |
− | + | '''Stinfalidi''' - Gli Stinfalidi erano uccelli mitologici che nidificavano presso il lago paludoso di Stinfali (da cui il nome) e si nutrivano di uomini. Furono affrontati da Ercole nella sesta fatica che ne uccise molti e cacciò via i rimanenti che non fecero più ritorno.<br /> | |
− | + | ||
− | + | '''SUPERSTIZIONI''' <br /> | |
− | + | - L’alloro, l’acqua marina e l’aglio erano ritenuti dotati di virtù purificatrici<br /> | |
− | + | - L’orzo, abbrustolito e cosparso di sale, era considerato un cibo purificatore<br /> | |
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Versione attuale delle 19:10, 28 set 2024
CURIOSITA' GRECHE CON LA LETTERA S
Sacerdoti - Nell’antica Grecia i giovani che chiedevano di essere ammessi come sacerdoti in un tempio di Apollo dovevano tuffarsi in mare da una rupe dell’isola di Leucade alta 20 metri con ali d’aquila fissate sulle spalle: era credenza che gli dei avrebbero fatto morire coloro che non ritenevano degni di tale incarico.
SACRIFICI
1) Il primo uomo che offrì un sacrificio agli dei fu Melisseo, re di Creta, le cui figlie avevano allevato Zeus Bambino.
2) Ogni divinità aveva il suo animale preferito. Per esempio a Poseidone si sacrificava un toro, ad Atene una vacca, ad Apollo e Diana una capra; ad Asclepio un gallo o una gallina.
3) In Attica, la lingua delle vittime era riservata ad Ermes.
4) Gli antichi greci sacrificavano vittime dal manto bianco agli dei celesti e vittime dal manto scuro alle divinità degli inferi
Saffo (Eresos, 630 a.C. circa - Leucade, 570 a.C. circa) - Secondo una delle leggende sulla sua vita, la poetessa greca Saffo morì suicida gettandosi in mare da una rupe dell’isola Leucade.
SAGGI
Secondo Platone (nel Protagora) i sette saggi dell’antica Grecia erano:
- Biante di Priene;
- Chilone di Sparta (VI secolo a.C.) - Legislatore;
- Cleobulo di Rodi(VI secolo a.C.) - Poeta;
- Periandro di Corinto (627 – 585 a.C.) – Politico;
- Pittaco di Mitilene (ca 650 a.C. – ca 570 a.C.) – Politico;
- Solone di Atene (ca 640 – 560 a-C.) – Legislatore e poeta;
- Talete di Mileto (ca 636 – 546 a.C.) – Filosofo - fondatore della Scuola ionica.
Sale - Nella religione greca (e anche in quella romana) il sale era un ingrediente indispensabile dei sacrifici.
SALSICCIA
- Già nel IX secolo avanti Cristo i greci preparavano le salsicce … A dimostrazione di ciò, ricordiamo che questo salume è citato dal divino Omero nel diciottesimo canto dell’Odissea, dove una salsiccia è la posta in palio dello scontro tra Iro e Ulisse, e nel ventesimo quando il poeta descrive Ulisse che pensa a come aggredire i Proci: Come quando un uomo volta e risvolta sulla fiamma ardente una salsiccia piena di grasso e di sangue, impaziente che sia presto arrostita, così da una parte all'altra si volgeva Ulisse e meditava … “
- Anche Epicarmo, commediografo greco del V secolo a.C., parla della lavorazione e della preparazione della salsiccia.
Salpinge - Oggi il termine salpinge indica due condotti anatomici, ma presso gli antichi greci la salpinge era uno strumento musicale simile ad una tromba, lungo più di un metro e mezzo, che veniva usato nelle azioni militari.
Salvia - Gli antichi Greci (come pure i Romani) consideravano la salvia l’"erba della salute”.
Sanità - Già nel 400 a.C. ad Atene esisteva una sanità pubblica: c’erano, infatti, medici stipendiati dalla polis per curare i poveri.
Sarissa - La sarissa era la una picca, lunga circa 7 metri, usata dai guerrieri del regno di Macedonia.
Satiri - I satiri erano divinità minori dell’antica Grecia, lascivi e dediti al vino, spesso erano raffigurati mentre suonavano il flauto, rincorrevano le ninfe o danzavano con esse.
Tra i satiri più famosi troviamo Marsia e Sileno.
Scala di Caronte - Se qualcuno vi dice che vorrebbe scendere per la scala di Caronte, non è un pagano e non sta parlando di aldilà, ma di archeologia; nell’antica Grecia la “scala di Caronte” era la macchina teatrale usata dagli attori greci per dare l'impressione di scendere sottoterra.
Scazonte (o coliambo) - Il trimetro giambico scazonte, cioè "giambo zoppo", è un verso della metrica greca che secondo la tradizione fu inventato dal grande giambografo Ipponatte.
Scee - Le porte di Troia erano le Porte Scee che rappresentavano la maggiore forza difensiva della città.
SCHIAVITÙ
1) Uno schiavo maltrattato dal padrone, poteva chiedere di essere messo in vendita.
2) Uno schiavo sospettato di aver commesso un crimine era sottoposto alla tortura affinché confessasse. La stessa cosa non succedeva agli uomini liberi perché si riteneva che quest’ultimi, a differenza degli schiavi, fossero dotati della ragione e ciò bastava a convincerli a dire la verità.
SCILLA
- Scilla, il mostro marino della mitologia greca, aveva il corpo di donna con la parte inferiore a forma di pesce da cui sporgevano teste di cani voraci.
- Scilla fu tramutata in mostro dalla maga Circe.
Scitale - Nell’antica Sparta la scitale era un messaggio cifrato e segreto inviato dagli efori ai generali e navarchi.
SCOLIO
- [da skólion (mélos), propriamente (canto) obliquo, storto]. Forma della lirica corale greca, fiorita fra l'aristocrazia ateniese dei secoli VI-V a. C.: erano odi cantate con la lira a tavola durante il simposio. Il nome (=storto) indica il modo irregolare in cui i banchettanti si succedevano nel canto.
- (da schole, scuola). Commento, annotazione che gli antichi grammatici scrivevano per lo più ai margini di uno scritto, per cercare di chiarirlo e correttamente interpretarlo.
Scrittura - I greci furono i primi a scrivere le vocali usando lettere vere e proprie; la forma di questi nuovi segni derivava da consonanti dell’alfabeto che i greci non utilizzavano. Prima dell’invenzione delle vocali si ricorreva all’uso di piccoli segni (come trattini, puntini, virgole o simili) da aggiungere alle consonanti.
Scudo - Lo scudo di cuoio che portavano gli antichi soldati greci pesava circa 15 chilogrammi.
Scutàla - Lo scutàla (skytàle) era un bastone su cui venivano arrotolati i messaggi segreti scritti su una striscia a spirale ed il cui diametro era conosciuto solo dal destinatario e dal mittente.
Sedano - Il sedano era una pianta sacra agli antichi greci (e ai romani). Omero nell’Iliade ci fa sapere che il divo Achille guarì il suo cavallo gravemente ammalato facendogli mangiare foglie di sedano.
Seduzioni - Giove per sedurre Europa assunse le sembianze di un toro bianco; per sedurre Leda assunse le sembianze di un cigno.
Sega - Secondo la mitologia, la sega fu inventata da Acale, nipote di Dedalo costruttore del labirinto.
Sepoltura - Nell’antica Grecia (e nell’antica Roma), quando un bambino moriva, lo seppellivano con i giocattoli preferiti mentre era in vita.
SIBARI
- A Sibari, famosa per la ricchezza, il fasto e la mollezza dei costumi, i pescatori ed i venditori di anguille (pesci molto amati dai sibariti) era esentati dal pagamento delle tasse.
- Gli antichi greci amavano i cibi raffinati. A tal proposito, a Sibari, c’era una legge che riconosceva agli inventori di nuove ricette una specie di diritto d’autore che consisteva nella prerogativa di prepararle in esclusiva per 12 mesi.
– Sibari, città calabra della Magna Grecia, fu distrutta nel 510 a.C. dall’inondazione del fiume Crati, appositamente deviato dai crotonesi con i quali i sibariti erano in guerra. La notizia è riportata da Strabone nella sua “Geografia”.
Sibilla Cumana - La sibilla Cumana era una sacerdotessa di Apollo.
Sicofante - Da sykophàntes (composta da sykon = fico e da phàinein = mostrare) letteralmente “chi addita (i ladri di) fichi”. Il sicofante era un cittadino privato che di propria iniziativa denunciava alle autorità un reato. Con il tempo divenne una vera professione. Sicofante era anche chi si faceva pagare per sostenere le accuse in tribunale.
Sillo - Il sillo era un componimento in versi di carattere satirico, la cui invenzione è attribuita a Timone di Fliunte (secolo IV-III a. C.). Il sillo fu usato nelle diatribe filosofiche per schernire gli avversari o per ridicolizzare il costume contemporaneo.
SIMBOLI
- Il simbolo di Esculapio, dio della medicina, era un bastone con avvolto un serpente.
- L’alloro, pianta sacra ad Apollo, era simbolo di gloria e di sapienza.
Sinone - Sinone, cugino di Ulisse, fu il soldato greco che, dicendo di essere fuggito dai compagni che volevano sacrificarlo agli dei per garantirsi un ritorno sicuro, si conquistò la fiducia dei Troiani e li convinse ad accogliere il cavallo di legno entro le mura.
SIRENE
- Le sirene erano divinità del mare dal volto di donna e dal corpo di uccello senza piume. In numero di due (secondo Omero) o di tre (Partenope, Leucosa e Ligea), le sirene vivevano su un’isola del Tirreno dove, con il loro canto attiravano i naviganti facendoli naufragare sugli scogli. (Solo dal Medioevo furono raffigurate come sono nell’immaginario comune attuale e cioè con il corpo di pesce e busto di donna, probabilmente per influenza della figura dei tritoni, creature metà uomo e metà pesce)
- Partenope - Secondo la leggenda la sirena Partenope si lasciò morire per non essere riuscita a sedurre Ulisse con il canto. Il suo corpo fu trascinato dal mare e sul luogo dove si arrestò fu costruito il primo nucleo della città di Napoli.
Siringa - Oltre che uno strumento medico, la siringa era uno strumento musicale a fiato in uso nell’antica Grecia costituito da alcune canne (fino a nove) di lunghezza diversa, disposte a trapezio e legate tra di loro. Queste canne erano chiuse all’estremità inferiore ed avevano un buco nella parte superiore dove entrava e usciva il fiato.
Tale strumento era chiamato anche “siringa di Pan” o “flauto di “Pan” perché la mitologia narrava che fosse stato costruito dal dio Pan con le canne nelle quale era stata trasformata la ninfa Siringa.
SISIFO
- Sisifo, figlio di Eolo, era il più scaltro dei mortali. Fatto precipitare agli Inferi dal fulmine di Giove, fu costretto a far rotolare un masso su per un pendìo. Una volta raggiunta la sommità, il masso precipitava a valle e l’eroe era costretto a ricominciare. Da questo deriva l’espressione “fatica di Sisifo”.
- Nella mitologia greca Sisifo (figlio di Eolo, re dei venti) fu il fondatore e primo re di Corinto.
Socco - Il socco era una calzatura leggera e bassa (simile alle nostre pantofole) usata dagli antichi greci (successivamente adottata dai romani).
SOCRATE
(Atene, 470 a.C./469 a.C. - Atene, 399 a.C.) - Filosofo
Ecco qualche curiosità sul grande Socrate.
- L’oracolo di Delfi aveva definito Socrate il più grande dei Sapienti.
- Il padre di Socrate era lo scultore Sofronisco.
- La madre del grande filosofo greco Socrate era una levatrice il cui nome era Fenarete.
- La moglie di Socrate si chiamava Santippe.
- Gli accusatori di Socrate, nel famoso processo che gli costò la morte, si chiamavano: Anito, Licone e Meleto
- Secondo alcuni autori, Socrate si manteneva in forma danzando;
- Socrate prima di dedicarsi alla filosofia, aveva esercitato la professione di scultore, come suo padre Sofronisco e secondo una tradizione di famiglia.
- Socrate e Santippe ebbero tre figli: Lampsaco, Sofronisco e Menesseno.
Ecco qualche aneddoto su Socrate.
1) Un giorno Socrate passeggiava con i suoi allievi per la strada di Atene. Trovandosi nei pressi della propria abitazione, udì la moglie Santippe che brontolava e lo richiamava ai suoi doveri. Socrate la ignorò completamente. Quando passò sotto la finestra, Santippe, esasperata, gli rovesciò addosso un vaso da notte pieno di urina. Socrate non fece una piega, ma, rivolto agli allievi, disse:
- Dopo tanto tuonare, ecco la pioggia!
2) Zopiro, che si vantava di saper leggere nella figura la natura di ognuno, avendo in una riunione detto di scoprire molti vizi in Socrate, fu deriso da tutti gli altri che non volevano ad alcun costo riconoscere in Socrate quei vizi; subito, però, Socrate rinfrancò Zopiro dichiarandogli che erano veramente innati in lui, ma che egli era riuscito a liberarsene a forza di ragione.
(Cicerone – Le Tuscolane)
3) Ad un amico che gli chiedeva come facesse a sopportare le intemperanze ed i brontolii della moglie Santippe (conosciuta proprio per il carattere irascibile), il filosofo Socrate rispose serafico:
- Perché mi fai questa domanda? Tu, per esempio, non lasci che le tue oche gridino in piena libertà?
4) Dopo che Socrate fu condannato a morte, in attesa che la sentenza fosse eseguita, amici, discepoli e parenti andavano in carcere a fargli visita.
Anche Santippe, sua moglie, ovviamente volle andare da suo marito. Appena lo vide, la povera donna scoppiò a piangere.
- Ti hanno condannato ingiustamente - gli disse Santippe tra le lacrime - Ed è questo che mi fa male.
Al che il filosofo replicò serafico:
- Perché? Eri più contenta se mi avessero condannato giustamente?
Sofocle
(Colono, 496 a.C. – Atene, 406 a.C.) - Drammaturgo
Poiché sembrava trascurare il patrimonio familiare, il grande tragediografo greco Sofocle fu citato in giudizio dai figli che chiesero ai giudici di interdirlo, di rimuoverlo cioè dal controllo del patrimonio familiare come se fosse rimbambito.
Allora Sofocle declamò ai giudici la tragedia, da poco composta, che aveva tra le mani, l’Edipo a Colono, e chiese se quell’opera sembrava scritta da un rimbambito.
Finita la declamazione, i giudici lo prosciolsero.
Sole - Elios, la personificazione del sole, era figlio del Titano Iperione.
Solone
(Atene, 638 a.C. – 558 a.C.) politico, giurista e poeta
Solone, il grande uomo politico di Atene, era ospite di Creso, il ricchissimo re della Lidia. Dopo qualche giorno che era lì, il sovrano lo fece accompagnare dai servi per mostrargli i suoi tesori. Dopo che Solone ebbe visto tutte le sue ricchezze, Creso gli domandò:
Hai visto nei tuoi viaggi qualcuno che fosse il più felice degli uomini?
Creso gli aveva fatto questa domanda sperando di essere considerato lui l’uomo più felice del mondo.
- Tello di Atene! – rispose invece Solone, senza tanti complimenti.
- Perché pensi che sia Tello l’uomo più felice? – chiese stupito Creso.
E Solone prontamente replicò:
- Perché Tello, mentre la sua città era fiorente e ricca, ebbe figli belli e buoni che gli sopravvissero e gli diedero nipoti. Ebbe, poi, anche una ottima morte: poiché c’era stata una battaglia degli Ateniesi contro gli Eleusini, egli corse in aiuto dei suoi e, messo in fuga i nemici, morì da eroe. Così gli Ateniesi lo seppellirono a spese dello stato e lo ricoprirono di tutti gli onori.
(Erodoto – Le Storie)
[modifica] Sovrappopolazione
Secondo un’antica leggenda, gli abitanti di Ceo, un’isola delle Cicladi, eliminavano i concittadini che avevano superato i settanta anni somministrando loro una pozione a base di cicuta.
Quest’usanza fu introdotta durante un assedio da parte degli Ateniesi per ridurre la popolazione e far durare più a lungo le scorte di viveri.
Spanna - La spanna (spithamé) era una unità di misura greca che corrispondeva a circa 22-23 cm … praticamente una spanna.
SPARTA
- A Sparta la società era divisa in tre categorie:
. spartiati che costituivano la casta militare;
. perieci che erano cittadini liberi, ma privi di diritti politici;
. iloti, che erano di condizione servile.
- A Sparta gli “spartiati” (i cittadini con pieni diritti civili) erano obbligati al servizio militare dai 20 ai 60 anni.
[modifica] Spettacoli
Nell’antica Grecia per assistere agli spettacoli teatrali la gente si doveva svegliare molto presto. Questo non era dovuto al fatto di potersi accaparrare i posti migliori, ma perché le manifestazioni iniziavano allo spuntare dell’alba.
SPORT
- A Sparta le ragazze praticavano sport come lotta, lancio del disco e del giavellotto.
- Ad Atene, durante la festa delle Panatee, c'era un concorso riservato ai bambini per le cinque prove del pentathlon e cioè lotta, corsa, salto, lancio del disco e lancio del giavellotto.
- Nell’antica Grecia gli incontri di pugilato non si svolgevano in un ring e non avevano limiti di tempo; il più delle volte essi si concludevano con la resa di uno dei due o per sfinimento. Oltre a questo, non esistevano le categorie di peso come al giorno d’oggi.
Spose - A Sparta, le spose, subito dopo le nozze, si facevano tagliare i capelli a zero.
Stentore - Stentore, eroe greco alla guerra di Troia, aveva una voce così potente da eguagliare quella di 50 uomini insieme. (Da lui deriva “voce stentorea”).
Stinfalidi - Gli Stinfalidi erano uccelli mitologici che nidificavano presso il lago paludoso di Stinfali (da cui il nome) e si nutrivano di uomini. Furono affrontati da Ercole nella sesta fatica che ne uccise molti e cacciò via i rimanenti che non fecero più ritorno.
SUPERSTIZIONI
- L’alloro, l’acqua marina e l’aglio erano ritenuti dotati di virtù purificatrici
- L’orzo, abbrustolito e cosparso di sale, era considerato un cibo purificatore
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