Curiosità greche D
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'''Dadi''' - L’invenzione dei dadi è attribuita a Palamede, eroe greco del ciclo troiano (che smascherò, tra l’altro, la finta pazzia di Ulisse).<br /> | '''Dadi''' - L’invenzione dei dadi è attribuita a Palamede, eroe greco del ciclo troiano (che smascherò, tra l’altro, la finta pazzia di Ulisse).<br /> | ||
− | + | '''Dafne''' - Dafne, figlia di Peneo e di Gea, rimase insensibile all’amore di Apollo e fuggì per non cedere alle sue richieste; poiché stava per essere raggiunta, per sfuggirle pregò la madre di trasformarla in una pianta che fu chiamata “alloro” (in greco '''“daphne”''').<br /> | |
− | Dafne, figlia di Peneo e di Gea, rimase insensibile all’amore di Apollo e fuggì per non cedere alle sue richieste; poiché stava per essere raggiunta, per sfuggirle pregò la madre di trasformarla in una pianta che fu chiamata “alloro” (in greco '''“daphne”''').<br /> | + | |
− | + | '''Danace''' - L’obolo che si metteva in bocca ai defunti per pagare a Caronte il trasporto sull’altra riva dell’Acheronte era chiamato '''“danace”'''.<br /> | |
− | L’obolo che si metteva in bocca ai defunti per pagare a Caronte il trasporto sull’altra riva dell’Acheronte era chiamato '''“danace”'''.<br /> | + | |
'''Danaidi''' - Le Danaidi erano le cinquanta figlie di Danao, re di Libia, che furono rinchiuse nel Tartaro e condannate da Zeus a riempire d'acqua una gran botte che aveva il fondo bucato. Tra esse ricordiamo '''Ipermestra''', moglie di Linceo.<br /> | '''Danaidi''' - Le Danaidi erano le cinquanta figlie di Danao, re di Libia, che furono rinchiuse nel Tartaro e condannate da Zeus a riempire d'acqua una gran botte che aveva il fondo bucato. Tra esse ricordiamo '''Ipermestra''', moglie di Linceo.<br /> | ||
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'''Dedalo''' - Dedalo, il mitico costruttore del labirinto, fu costretto a fuggire da Atene e rifugiarsi sotto la protezione di Minosse a Creta, per aver ucciso per invidia il nipote Talo (inventore della sega) gettandolo dal Partenone.<br /> | '''Dedalo''' - Dedalo, il mitico costruttore del labirinto, fu costretto a fuggire da Atene e rifugiarsi sotto la protezione di Minosse a Creta, per aver ucciso per invidia il nipote Talo (inventore della sega) gettandolo dal Partenone.<br /> | ||
− | + | '''Deifobo''' - Alla morte di Ettore il comando delle truppe troiane fu assunto dal fratello Deifobo che poi fu ucciso da Menelao.<br /> | |
− | Alla morte di Ettore il comando delle truppe troiane fu assunto dal fratello Deifobo che | + | |
'''Delfinio''' - Il delfinio era un sacrario dedicato ad Apollo Delfinio. Ad Atene nel delfinio era insediato uno dei tre tribunali in cui si svolgeva l’attività dei magistrati “efeti” e vi si giudicavano gli accusati di omicidio che sostenevano di aver ucciso legittimamente.<br /> | '''Delfinio''' - Il delfinio era un sacrario dedicato ad Apollo Delfinio. Ad Atene nel delfinio era insediato uno dei tre tribunali in cui si svolgeva l’attività dei magistrati “efeti” e vi si giudicavano gli accusati di omicidio che sostenevano di aver ucciso legittimamente.<br /> | ||
'''Delo''' - Delo era l’isola sacra al dio Apollo.<br /> | '''Delo''' - Delo era l’isola sacra al dio Apollo.<br /> | ||
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'''Demiurgo''' - Nell’antica Grecia il demiurgo era un libero artigiano, in contrapposizione al lavoratore schiavo.<br /> | '''Demiurgo''' - Nell’antica Grecia il demiurgo era un libero artigiano, in contrapposizione al lavoratore schiavo.<br /> | ||
− | ''' | + | '''DEMOCRITO''' - (Abdera, 460 a.C. – 370 a.C. circa) Filosofo<br /> |
− | (Abdera, 460 a.C. – 370 a.C. circa) Filosofo | + | |
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1) Un giorno al filosofo Democrito fu portato del latte ed egli, dopo averlo osservato, disse che quello proveniva da una capra primipara di pelo nero … ed indovinò!<br /> | 1) Un giorno al filosofo Democrito fu portato del latte ed egli, dopo averlo osservato, disse che quello proveniva da una capra primipara di pelo nero … ed indovinò!<br /> | ||
2) Si tramanda che il filosofo Democrito era talmente frugale al punto da eliminare gradualmente dalla sua dieta un sempre maggior numero di alimenti. Si dice che negli ultimi giorni di vita, si limitasse solo all’odore del miele.<br /> | 2) Si tramanda che il filosofo Democrito era talmente frugale al punto da eliminare gradualmente dalla sua dieta un sempre maggior numero di alimenti. Si dice che negli ultimi giorni di vita, si limitasse solo all’odore del miele.<br /> | ||
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− | + | '''DEMOSTENE''' <br /> | |
− | - Demostene si era fatto costruire uno studio sotterraneo dove restava a volte restava chiuso anche per mesi interi a studiare. | + | (Atene 384 a.C. - Calauria, 322 a.C.) - Politico e oratore<br /> |
+ | - Demostene da giovane era riuscito a correggere un difetto di pronuncia esercitandosi a parlare tenendo alcuni sassolini in bocca.<br /> | ||
+ | - Demostene si era fatto costruire uno studio sotterraneo dove restava a volte restava chiuso anche per mesi interi a studiare.<br /> | ||
+ | - Si tramanda che. per dedicarsi esclusivamente agli studi, Demostene si fece rapare a zero metà della testa acquistando in tal modo un aspetto tanto insolito da non avere il coraggio di presentarsi tra la gente.<br /> | ||
+ | - Il maestro di Demostene fu Iseo.<br /> | ||
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'''Dichiarazioni''' - Nell’antica Grecia chi aveva intenzione di dichiarare il proprio amore ad una persona poteva fargli capire i propri sentimenti lanciandoli una mela.<br /> | '''Dichiarazioni''' - Nell’antica Grecia chi aveva intenzione di dichiarare il proprio amore ad una persona poteva fargli capire i propri sentimenti lanciandoli una mela.<br /> | ||
− | '''DIOGENE DI SINOPE''' | + | '''DIOGENE DI SINOPE''' - '''(Filosofo - Sinope, 412 a.C. ca. – Corinto, 10 giugno 323 a.C.)'''<br /> |
− | '''(Filosofo - Sinope, 412 a.C. ca. – Corinto, 10 giugno 323 a.C.)'''<br /> | + | |
- Diogene fu esiliato da Sinope, la città dove era nato e dove esercitava la professione di banchiere, perché era stato accusato di alterare il denaro. Lasciata la città, Diogene si rifugiò ad Atene.<br /> | - Diogene fu esiliato da Sinope, la città dove era nato e dove esercitava la professione di banchiere, perché era stato accusato di alterare il denaro. Lasciata la città, Diogene si rifugiò ad Atene.<br /> | ||
- Il filosofo Diogene di Sinope, oltre che Cinico, fu definito “il Socrate pazzo”.<br /> | - Il filosofo Diogene di Sinope, oltre che Cinico, fu definito “il Socrate pazzo”.<br /> | ||
- Diogene di Sinope era solito chiedere l’elemosina alle statue per abituarsi al rifiuto.<br /> | - Diogene di Sinope era solito chiedere l’elemosina alle statue per abituarsi al rifiuto.<br /> | ||
− | + | '''DIONEDE''' <br /> | |
− | Diomede, con la lancia, ferì Marte e poi Venere accorsa in aiuto del figlio Enea.<br /> | + | - Diomede accompagnò Ulisse in molte imprese. <br /> |
+ | - Diomede, con la lancia, ferì Marte e poi Venere accorsa in aiuto del figlio Enea.<br /> | ||
− | + | '''Dioscuri''' - I due gemelli detti Dioscuri si chiamavano Castore e Polluce. Avevano la stessa mamma (Leda), ma il padre diverso. Castore era figlio di Tindaro e per questo erano mortale, mentre Polluce era immortale in quanto figlio di Zeus.<br />Loro sorelle erano Elena e Clitennestra.<br /> | |
− | I due gemelli detti Dioscuri si chiamavano Castore e Polluce. Avevano la stessa mamma (Leda), ma il padre diverso. Castore era figlio di Tindaro e per questo erano mortale, mentre Polluce era immortale in quanto figlio di Zeus.<br />Loro sorelle erano Elena e Clitennestra.<br /> | + | |
− | + | '''Distributore''' - Erone di Alessandria, il matematico ed ingegnere greco del I secolo d.C., molto in anticipo sui tempi, inventò un distributore automatico che, inserendo una moneta, dispensava acqua per le pratiche rituali.<br /> | |
− | Erone di Alessandria, il matematico ed ingegnere greco del I secolo d.C., molto in anticipo sui tempi, inventò un distributore automatico che, inserendo una moneta, dispensava acqua per le pratiche rituali.<br /> | + | |
− | ''' | + | '''Ditirambo''' - Il ditirambo era un canto corale della lirica greca. Composto e cantato, con accompagnamento di danze, in onore di Dioniso, celebrava le sue avventure, tristi o liete. Sviluppatosi in forma dialogica, tra i secoli VI e V a. C., è messo in relazione con la nascita della tragedia greca.<br /> |
− | + | '''Divertimenti''' - Nell’antica Grecia erano molto comuni i combattimenti tra galli; a volte si impiegavano anche le quaglie.<br /> | |
− | Nell’antica Grecia erano molto comuni i combattimenti tra galli; a volte si impiegavano anche le quaglie.<br /> | + | |
− | ''' | + | '''DONNA''' <br /> |
- Ad Atene esisteva il ghynaikonòmos, cioè l’ispettore dei costumi delle donne.<br /> | - Ad Atene esisteva il ghynaikonòmos, cioè l’ispettore dei costumi delle donne.<br /> | ||
- Le donne greche indossavano tuniche simili a quelle degli uomini, con una fascia di lino annodata sotto il seno.<br /> | - Le donne greche indossavano tuniche simili a quelle degli uomini, con una fascia di lino annodata sotto il seno.<br /> |
Versione attuale delle 20:07, 12 nov 2023
Ecco alcune curiosità sulla vita, usi, costumi, tradizioni, personaggi e religione dell'antica Grecia comincianti con la lettera D
Dadi - L’invenzione dei dadi è attribuita a Palamede, eroe greco del ciclo troiano (che smascherò, tra l’altro, la finta pazzia di Ulisse).
Dafne - Dafne, figlia di Peneo e di Gea, rimase insensibile all’amore di Apollo e fuggì per non cedere alle sue richieste; poiché stava per essere raggiunta, per sfuggirle pregò la madre di trasformarla in una pianta che fu chiamata “alloro” (in greco “daphne”).
Danace - L’obolo che si metteva in bocca ai defunti per pagare a Caronte il trasporto sull’altra riva dell’Acheronte era chiamato “danace”.
Danaidi - Le Danaidi erano le cinquanta figlie di Danao, re di Libia, che furono rinchiuse nel Tartaro e condannate da Zeus a riempire d'acqua una gran botte che aveva il fondo bucato. Tra esse ricordiamo Ipermestra, moglie di Linceo.
Danza pirrica - La danza pirrica era una danza guerresca la cui invenzione era attribuita al mitico Pirrico. Essa era eseguita nelle cerimonie solenni di Atene e Sparta solo dagli uomini e consisteva nell’imitare ritmicamente i gesti di attacco e di difesa tipici di una battaglia.
Dedalo - Dedalo, il mitico costruttore del labirinto, fu costretto a fuggire da Atene e rifugiarsi sotto la protezione di Minosse a Creta, per aver ucciso per invidia il nipote Talo (inventore della sega) gettandolo dal Partenone.
Deifobo - Alla morte di Ettore il comando delle truppe troiane fu assunto dal fratello Deifobo che poi fu ucciso da Menelao.
Delfinio - Il delfinio era un sacrario dedicato ad Apollo Delfinio. Ad Atene nel delfinio era insediato uno dei tre tribunali in cui si svolgeva l’attività dei magistrati “efeti” e vi si giudicavano gli accusati di omicidio che sostenevano di aver ucciso legittimamente.
Delo - Delo era l’isola sacra al dio Apollo.
Demiurgo - Nell’antica Grecia il demiurgo era un libero artigiano, in contrapposizione al lavoratore schiavo.
DEMOCRITO - (Abdera, 460 a.C. – 370 a.C. circa) Filosofo
1) Un giorno al filosofo Democrito fu portato del latte ed egli, dopo averlo osservato, disse che quello proveniva da una capra primipara di pelo nero … ed indovinò!
2) Si tramanda che il filosofo Democrito era talmente frugale al punto da eliminare gradualmente dalla sua dieta un sempre maggior numero di alimenti. Si dice che negli ultimi giorni di vita, si limitasse solo all’odore del miele.
DEMOSTENE
(Atene 384 a.C. - Calauria, 322 a.C.) - Politico e oratore
- Demostene da giovane era riuscito a correggere un difetto di pronuncia esercitandosi a parlare tenendo alcuni sassolini in bocca.
- Demostene si era fatto costruire uno studio sotterraneo dove restava a volte restava chiuso anche per mesi interi a studiare.
- Si tramanda che. per dedicarsi esclusivamente agli studi, Demostene si fece rapare a zero metà della testa acquistando in tal modo un aspetto tanto insolito da non avere il coraggio di presentarsi tra la gente.
- Il maestro di Demostene fu Iseo.
Dichiarazioni - Nell’antica Grecia chi aveva intenzione di dichiarare il proprio amore ad una persona poteva fargli capire i propri sentimenti lanciandoli una mela.
DIOGENE DI SINOPE - (Filosofo - Sinope, 412 a.C. ca. – Corinto, 10 giugno 323 a.C.)
- Diogene fu esiliato da Sinope, la città dove era nato e dove esercitava la professione di banchiere, perché era stato accusato di alterare il denaro. Lasciata la città, Diogene si rifugiò ad Atene.
- Il filosofo Diogene di Sinope, oltre che Cinico, fu definito “il Socrate pazzo”.
- Diogene di Sinope era solito chiedere l’elemosina alle statue per abituarsi al rifiuto.
DIONEDE
- Diomede accompagnò Ulisse in molte imprese.
- Diomede, con la lancia, ferì Marte e poi Venere accorsa in aiuto del figlio Enea.
Dioscuri - I due gemelli detti Dioscuri si chiamavano Castore e Polluce. Avevano la stessa mamma (Leda), ma il padre diverso. Castore era figlio di Tindaro e per questo erano mortale, mentre Polluce era immortale in quanto figlio di Zeus.
Loro sorelle erano Elena e Clitennestra.
Distributore - Erone di Alessandria, il matematico ed ingegnere greco del I secolo d.C., molto in anticipo sui tempi, inventò un distributore automatico che, inserendo una moneta, dispensava acqua per le pratiche rituali.
Ditirambo - Il ditirambo era un canto corale della lirica greca. Composto e cantato, con accompagnamento di danze, in onore di Dioniso, celebrava le sue avventure, tristi o liete. Sviluppatosi in forma dialogica, tra i secoli VI e V a. C., è messo in relazione con la nascita della tragedia greca.
Divertimenti - Nell’antica Grecia erano molto comuni i combattimenti tra galli; a volte si impiegavano anche le quaglie.
DONNA
- Ad Atene esisteva il ghynaikonòmos, cioè l’ispettore dei costumi delle donne.
- Le donne greche indossavano tuniche simili a quelle degli uomini, con una fascia di lino annodata sotto il seno.
- Le donne spartane facevano ginnastica nude: finiti gli esercizi avevano l’obbligo di pareggiare la sabbia perché non si vedesse se chi si era esercitato fosse maschio o femmina.
- Nell’antica Grecia alle donne era proibito partecipare ed assistere ai giochi Olimpici, pena la morte.
Driadi - Le Driadi erano le ninfe dei boschi. In origine, come ci dice il loro nome (dryas = quercia) erano solo le ninfe delle querce.
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