Perche' O

Da Cap2.

IL LIBRETTO DEI PERCHE'

Alcuni modi di dire o di fare hanno origine molto lontana, spesse volte strana, a volte curiosa, a volte incredibile. Quante volte ci chiediamo: Perchè si dice? Perchè si chiama? Perchè si usa? Vediamo le risposte alle domande riguardanti i perchè delle parole con la lettera "O".


Occhio di Lince - Una persona che ha una vista acutissima che ha l'occhio di Lince.
L’appellativo “Occhio di lince” non deriva dalla “lince” (animale dotato di una vista eccezionale), ma da “Linceo”, uno degli argonauti che, secondo la leggenda, era capace di vedere persino attraverso gli alberi e le rocce.

Ombrello - Perché si ritiene che aprire un ombrello in casa porti sfortuna? Questa superstizione deriva dal fatto che un ombrello (o un baldacchino) erano usati per coprire il sacerdote che si recava nelle case per impartire l’estrema unzione ai moribondi.

Opportuno - Un evento che accade nel momento giusto si dice “opportuno” dal latino “ob portus” (verso il porto) che indicava il vento favorevole per le navi che rientravano nel porto. Si trattava, in fondo, di un vento “opportuno”.

Ortica - L’ortica (Urtica dioica), pianta erbacea del genere “urtica”, deve il suo nome al latino “urere” (bruciare) per via di quei piccoli peli urticanti che ne ricoprono foglie e fusto a scopo difensivo.

Ovazione - Una manifestazione pubblica di consenso è detta ovazione dall'usanza romana di sacrificare una pecora ("ovis") da parte dei generali vittoriosi contro nemici di importanza secondaria. Tale cerimonia era detta "ovatio", che era inferiore al "trionfo" (dove si sacrificava un toro) spettante ai generali vincitori di nemici di importanza primaria.



Torna a Perche' N oppure vai a Perche' P

Strumenti personali
Namespace

Varianti
Azioni
Navigazione
Strumenti