Perche' M

Da Cap2.
(Differenze fra le revisioni)
(Maggiore (Andare per la maggiore))
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=== '''Maggiore''' === (Andare per la maggiore)
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=== '''Maggiore''' (Andare per la maggiore) ===
 
Nella Firenze rinascimentale, la borghesia più florida, costituita dai grandi industriali e commercianti, era organizzata nelle arti maggiori, mentre il popolo minuto, i medi ed i piccoli artigiani nelle arti minori. <br />Per questo di uno che gode di particolare stima e prestigio, oggi si dice che “va per la maggiore”. <br />
 
Nella Firenze rinascimentale, la borghesia più florida, costituita dai grandi industriali e commercianti, era organizzata nelle arti maggiori, mentre il popolo minuto, i medi ed i piccoli artigiani nelle arti minori. <br />Per questo di uno che gode di particolare stima e prestigio, oggi si dice che “va per la maggiore”. <br />
  

Versione delle 17:40, 12 ott 2019

IL LIBRETTO DEI PERCHE'

Alcuni modi di dire o di fare hanno origine molto lontana, spesse volte strana, a volte curiosa, a volte incredibile. Vediamone quelli riguardanti le parole con la lettera "M".


Indice

Maggiore (Andare per la maggiore)

Nella Firenze rinascimentale, la borghesia più florida, costituita dai grandi industriali e commercianti, era organizzata nelle arti maggiori, mentre il popolo minuto, i medi ed i piccoli artigiani nelle arti minori.
Per questo di uno che gode di particolare stima e prestigio, oggi si dice che “va per la maggiore”.

Man bassa (far man bassa)

Fare “man bassa”, per dire che si prende tutto o il più possibile, deriva dall’espressione medioevale “mani a basso” che era l’autorizzazione ad iniziare il saccheggio una volta conquistata una città.

Manico (Ciurlare nel manico)

Quando la parte metallica di un arnese, per usura o per altro, non ha più il manico saldo o non è perfettamente fissata ad esso, vacilla, tentenna o ciurla.
Per questo motivo quando una persona non è ferma nelle proprie decisioni o manca ad un impegno con scuse e pretesti, si dice che “sta ciurlando nel manico”.

Mano (Mettere la mano sul fuoco)

Per dimostrare che si è sicuri di qualche cosa, si dice che ci si potrebbe “mettere la mano sul fuoco”.
Questo perché in epoca medioevale per provare l’innocenza o la colpevolezza di un individuo era frequente il ricorso al giudizio divino (detto anche ordalìa). Questo giudizio consisteva normalmente in un duello o in altre prove fisiche (per esempio quella del fuoco) dalle quali l’accusato doveva uscire illeso. Se ciò avveniva, era considerato innocente. Quindi ... chi era sicuro di sè, poteva mettere la mano sul fuoco!

Mansarda

La mansarda deve il nome a Francois Mansart, architetto francese del 1600 che per primo valorizzò i sottotetti di molte case di Parigi.

Marinare i cibi

La marinatura, in cucina, è un procedimento che consiste nell’immergere i cibi in una soluzione acida e aromatica per un periodo di tempo variabile. Ma perché tale procedimento viene detto “marinare”? Semplice … Un tempo per “marinare” il pesce o la selvaggina, si usava una soluzione salata proprio come l’acqua di mare … quindi il cibo era “marinato”.

Mausoleo

Il termine “mausoleo” (tomba sontuosa e monumentale) deriva da Mausolo, governatore della Caria nel IV secolo a.C.) la cui moglie, Artemisia, gli fece erigere ad Alicarnasso una tomba sontuosa considerata una delle sette meraviglie del mondo antico (il famoso “Mausoleo di Alicarnasso”).

Mentore

Per indicare un consigliere di fiducia, saggio e fedele si usa il termine “mentore” perché Mentore era il nome del saggio consigliere di Telemaco, durante l’assenza del padre Ulisse.

Millantare

L’espressione “millantare”, nel senso di vantarsi a dismisura o vantare cose inesistenti, deriva dalla parola medioevale “millanta” (mille – mille volte).
Quanto i viaggiatori tornavano dall’Oriente o da Paesi lontani, normalmente si vantavano di aver visto o trovato “millanta” di questo,"millanta" di quello, “millanta” cose incredibili.
In altre parole …. millantavano.

Moneta

Perché il denaro è detto anche moneta? Il vocabolo moneta per intendere “denaro” deriva dall’appellativo “Moneta” dato alla dea Giunone nel cui tempio sul Campidoglio era in funzione la Zecca. A Giunone era stato attribuito l’appellativo “Moneta” (cioè Colei che avverte, da monere = avvisare) perché nel 390 a.C., quando i Galli invasero Roma, le oche sacre alla dea, allevate intorno al santuario, starnazzando diedero l’allarme e consentirono ai difensori di respingere i Galli che stavano scalando il colle.

Morbillo

Il morbillo, malattia infettiva molto conosciuta e diffusa, deve il suo nome (morbillo significa piccolo morbo) al fatto che in passato era contrapposto al più temuto e pericoloso “grande morbo” cioè il vaiolo.



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