Curiosità latine F

Da Cap2.

In questa pagina i nostri autori hanno inserito alcune curiosità dell'antica Roma che cominciano con la lettera F


Famuli - I famuli erano servi dell’antica Roma.

Farmaci - I Romani evitavano di posare i farmaci sulle tavole apparecchiate perché convinti che così avrebbero perso la loro efficacia curativa.

Farro - Secondo le leggi delle Dodici Tavole (la costituzione repubblicana di Roma del V secolo a.C.) i prigionieri e gli schiavi avevano diritto a 300 grammi di farro al giorno.

Faustolo - Faustolo, il pastore che ritrovò Romolo e Remo, secondo una tradizione sarebbe stato ucciso mentre cercava di fare da paciere tra i due fratelli nel dissidio scoppiato durante la fondazione di Roma.

Fave - Durante le feste in onore di Flora, la dea protettrice della Natura, i romani gettavano fave sulla folla come auspicio di abbondanza e prosperità.

Febbraio - Nell’antica Roma febbraio era il mese in cui si svolgevano i riti di purificazione ed espiazione.
Febris - Febris era la dea invocata dai romani contro le zanzare

Fenicotteri - I romani consideravano la carne e le uova dei fenicotteri una vera prelibatezza e non c’era banchetto dei patrizi dove non fossero portate le lingue di questi uccelli. Per questo motivo i fenicotteri furono oggetto di una caccia spietata al punto che nell’area mediterranea scomparvero quasi del tutto.

Ferro da stiro - Nella Roma antica già si adoperavano i ferri da stiro. Essi, simili ai ferri da stiro attuali, erano di bronzo e veniva riscaldati su fornelli a carbone.

Fichi - I fichi secchi erano già apprezzati dagli antichi Romani. Questi frutti, infatti, sono citati come prelibatezze della tavola dal poeta Ovidio (I secolo a.C.), nelle sue “Metamorfosi”.

Frumentario - Nell’esercito dell’antica Roma, l’addetto alle vettovaglie era chiamato “frumentario”.

Fico - La cesta nella quale furono messi Romolo e Remo quando furono abbandonati sul Tevere fu fermata dai rami di un albero di fico.

Flora - Flora, dea romani dei fiori, festeggiata il primo maggio, fu amata da Zefiro, dal quale ebbe Primavera. Da Zefiro ricevette in dono l’eterno splendore della giovinezza. Era raffigurata come una giovinetta ornata di ghirlande di fiori.
Foche - Nell’antica Roma si credeva che le foche non venissero mai colpite dai fulmini e per questo durante i temporali si consigliava di ripararsi con la loro pelle.
Fondi - I soldati della Roma imperiale versavano parte della loro paga in un fondo del corpo di appartenenza da cui si sarebbe attinto per far fronte alle spese del loro funerale.
Fragoline di bosco - Per gli romani le fragoline di bosco erano le lacrime versate dalla dea Venere sulla tomba dell’amato Adone.
Frassino - Gli antichi romani attribuivano al frassino la capacità di tenere lontani i serpenti. Secondo Plinio il Vecchio, i serpenti non osavano sfiorare neppure l’ombra dei frassini e preferivano gettarsi nel fuoco piuttosto che toccarne i rami o il tronco.
Fulmini - Quando cadeva un fulmine, i romani per esorcizzare la malasorte dovevano fischiare.
Funerali - La maggioranza degli antichi romani si iscriveva a mutue società funebri, cui versava una somma ogni mese destinata a coprire le spese funebri quando giungeva la morte. Una moneta era tenuta da parte per essere messa in bocca al defunto per poter pagare Caronte che avrebbe poi condotto la sua anima sull’altra sponda del fiume Stige, nel regno dei morti.

FUNGHI:
- Per ottenere i funghi piopparelli i romani e i greci innaffiavano i ceppi dei pioppi con il vino.
- I romani apprezzavano molto i funghi porcini.



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