Curiosità latine C

Da Cap2.
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Nell’antica Roma i '''“camilli”''' erano i fanciulli che assistevano i sacerdoti durante i  sacrifici.<br /> Per svolgere tale compito, i camilli dovevano essere nati liberi, essere impuberi ed avere i genitori viventi.<br />
 
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=== '''Corona Veneris''' ===
 
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Versione delle 20:48, 24 giu 2019

Indice

Calabria

Gli antichi romani chiamavano Calabria la penisola salentina, mentre l’attuale Calabria era chiamata Brutium.
Fu solo in epoca bizantina che il nome Calabria passò ad indicare l’odierna regione calabrese.

Calce

La calce era già conosciuta nell’edilizia dell’antica Roma dove c’era la corporazione dei “calcis coctores” che la producevano sottoponendo a cottura i calcari.

Calzature

I dignitari di Stato portavano stivaletti (detti calcei) di colore rosso; i senatori invece li portavano neri.

Camilli

Nell’antica Roma i “camilli” erano i fanciulli che assistevano i sacerdoti durante i sacrifici.
Per svolgere tale compito, i camilli dovevano essere nati liberi, essere impuberi ed avere i genitori viventi.

Capelli

1) Per tingersi i capelli di nero, i romani usavano la bile dei buoi dal pelame nero;
2) Gli antichi romani, per prevenirne la caduta, si spalmavano i capelli con zoccoli di asino triturati e impastati con semi di datteri.
3) Plinio il Vecchio ci fa sapere che anticamente i capelli degli impiccati erano ritenuti degli amuleti prodigiosi contro la malaria.

Carote

I Romani (ed i greci) usavano le carote per fini curativi.

Case

Nell’antica Roma le case dei più ricchi al posto dei pannelli di vetro alle finestre avevano sottili lastre di alabastro semitrasparente.

Catone il Censore

1) Marco Porcio Catone il Censore riteneva che i medici erano inutili e per curare la maggior parte delle malattie che colpivano lui o i suoi familiari usava come unico rimedio il cavolo.
2) Nel suo “De Agricoltura” Catone il Censore forniva anche rimedi contro molte malattie, ricette di cucina e addirittura consigli su come proteggere gli indumenti dalle tarme.
3) Licinia, la moglie di Catone il Censore, aveva l’abitudine di allattare anche i figli degli schiavi. In questo modo riteneva di instillare in loro il senso di appartenenza e la devozione alla famiglia del padrone.
4) Catone il Censore si occupò personalmente e con la massima dedizione dell’educazione del figlio. A tal proposito, per far si che il ragazzo disponesse in casa di un valido aiuto per conoscere il passato della sua patria, il Censore scrisse, di proprio pugno e con grossi caratteri, una storia di Roma.

Catone l’Uticense

Marco Porcio Catone Uticense (Roma 95 a.C. – Utica 46 a.C.) sposò due volte la stessa donna. Egli, infatti, aveva consentito a Marzia, la sua seconda moglie, di sposare l’oratore Ortensio. Dopo che questi morì, la donna ritornò, risposò Catone e, per altro, divenne un simbolo di fedeltà coniugale.

Cavalieri

Una legge del 67 a.C. di Roscio Ottone stabiliva che a teatro ai cavalieri fossero riservati 14 file di posti (dietro quelle dei senatori).

Centumviro

Il centumviro era un membro di uno speciale collegio giuridico preposto a giudicare su questioni di diritto privato (eredità, tutela ed altro).

Chiavi

I romani usavano chiavi di bronzo montate sul castone di un anello.

Cicale

I romani credevano che le cicale non avessero bocca, ma solo una specie di lingua al centro del petto per leccare la rugiada.

Ciliegio

Il ciliegio fu portato a Roma da Lucullo, che lo aveva preso dal Ponto.

Cimone (o cavolfiore verde)

I romani utilizzavano il cimone (ossia il cavolfiore verde) come farmaco per la cura di varie malattie.

Cipolla

A Roma, oltre che per il suo sapore, la cipolla era usata per le virtù terapeutiche che le erano attribuite; Plinio il Vecchio, a tal proposito, elencava più di trenta disturbi che potevano essere curati efficacemente con tale ortaggio.

Claudia Ottavia

Claudia Ottavia (Roma, 40 ca – Pandataria, 8 giugno 62), la prima moglie dell'imperatore Nerone, era figlia dell'imperatore Claudio e della sua terza moglie Valeria Messalina. Fu uccisa per ordine del marito che l'aveva ripudiata.

Claudio

- L’imperatore Claudio (cosa rara ai suoi tempi) era completamente eterosessuale.
- Claudio ebbe in moglie: Urgulanilla, Elia Petina, Valeria Messalina, Agrippina.
- Plinio il Vecchio annoverava l’imperatore Claudio fra i 100 scrittori più colti del suo tempo.

Clipeo

Il clipeo era un grande scudo metallico rotondo usato dai fanti romani fino alla fine del V secolo a.C..

Cloro

Flavio Valerio Costanzo (31.3.250 – 25.7.306) imperatore romano dal 305 al 306, fu soprannominato Cloro per via del colorito che lo caratterizzava (in greco chloròs significa pallido).

Cochlear

Il choclear (da cochlea = chiocciola) era un tipo di cucchiaino usato per mangiare uova e chiocciole.

Coenatio rotunda

La “coenatio rotunda” era il nome della sala da pranzo della Domus Aurea di Nerone la quale, ci dice Svetonio, girava continuamente su se stessa.

Colli

I sette colli su cui fu fondata Roma sono: Palatino, Esquilino, Viminale, Quirinale, Celio, Aventino, Capitolino-

Colori

1) Nell’antica Roma il blu era associato ai barbari. Avere gli occhi blu, pertanto, era considerato qualcosa di negativo:
- Per gli uomini un segno di ridicolo,
- Per le donne segno di dissolutezza.
2) Nell’antica Roma le classi superiori evitavano di vestire in blu, mentre gradivano il nero.

Commodo

L’imperatore Commodo amava esibirsi come gladiatore nell’arena sfidando anche le belve feroci.

Consoli

I consoli della Roma Repubblicana erano eletti sempre in coppia e durante il loro mandato (che durava un anno) si alternavano mensilmente nella carica.

Coorte

La coorte romana comprendeva tre manipoli;

Coorte Pretoria

In origine la coorte pretoria era quella che combatteva a fianco del generale. Poi diventò la guardia dell’imperatore.

Corniculario (Cornicularius)

Il corniculario era il sottufficiale addetto a un Ufficiale Superiore o posto a dirigere una cancelleria militare o con mansioni di segretario di un funzionario civile.


Corona Veneris

Nell’antica Roma sul capo degli sposi si poneva una corona augurale detta “corona Veneris” che era fatta intrecciando steli di menta.

Cosmesi

- Per avere una pelle più liscia, le signore di Roma antica si applicavano sul volto una maschera di bellezza a base di corna di cervo polverizzate.
- Per truccarsi le sopracciglia, le donne di Roma antica usavano i petali di rosa bruciati.
- Nell’antica Roma, per dare più profondità allo sguardo, le donne si truccavano gli occhi con impiastri di cenere o con preparati a base di antimonio.

Costruzioni

Per evitare i crolli dovuti all’eccessiva altezza, l’imperatore Augusto emanò una legge che vietava di costruire edifici di altezza superiore a 70 piedi (circa 21 metri).

Cuba

Cuba era lo spirito che vegliava sui sonni dei bambini.

Cuochi

Nell’antica Roma le famiglie ricche e benestanti disponevano di una squadra di cuochi ognuno dei quali con una precisa specializzazione come, ad esempio, cottura solo di carne, solo di uova, solo di verdura e via di seguito.


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