Curiosità greche A

Da Cap2.

Ecco alcune curiosità sulla vita, usi, costumi, tradizioni, personaggi, letteratura e religione dell'antica Grecia comincianti con la lettera A


Indice

Academo

Il fratello di Castore e Polluce si chiamava Academo e da lui deriva “Accademia”, il nome della scuola di Platone.

Acasto

Acasto, figlio di Pelia e Anassibia, partecipò alla Spedizione degli Argonauti e alla caccia del Cinghiale di Calidone.

Acciughe

Ad Atene, nel 3° secolo a.C, mangiare le acciughe (che erano tra i pesci che costavano di meno) significava quasi dimostrare di essere in difficoltà economiche.

Achille

1) Achille nacque a Ftia, città della Tessaglia.
2) Achille era detto “piè veloce”, ma l’Iliade racconta che egli inseguì Ettore intorno alle mura senza mai riuscire a raggiungerlo.
3) Il padre di Achille si chiamava Peleo che era stato uno dei partecipanti alla spedizione degli argonauti.
4) La madre di Achille era Teti, la più bella delle ninfe Nereidi.
- Achille fu mandato dalla mamma a Sciro, vestito da fanciulla, affinché non partecipasse alla guerra di Troia dove, secondo un oracolo, avrebbe trovato la morte.
5) La schiava amata da Achille si chiamava Briseide. La stessa poi gli fu tolta in quanto pretesa da Agamennone che aveva dovuto liberare la sua schiava Criseide; questo fatto provocò la famosa ira di Achille che abbandonò i combattimenti.

Adivalia

Adivalia era il nome della fonte in cui Venere si bagnava insieme alle mitiche Grazie.

Adone

Adone: Adone, nato dall’incesto di Cinira (re di Cipro, ubriacato per l’occasione) e di sua figlia Mirra, era il bello della mitologia greca.

Agoghé

L’agoghè (ἀγωγή), era il duro regime di educazione e allenamento alla disciplina e all’obbedienza cui erano sottoposti i bambini spartani ed era indispensabile per accedere alla piena cittadinanza e alle magistrature ed ai diritti civili.

Agonista

L’agonista (gr. ἀγωνιστής = lottatore) era il lottatore greco, così chiamato perché prendeva parte ad un agone.

Agorà

L’agorà era piazza principale e luogo di riunioni delle città dell’antica Grecia. In essa si tenevano le attività politiche, commerciali, culturali, sociali e religiose della città.

Aiace Telamonio

- Aiace Telamonio era il più forte dei greci dopo Achille, del quale era cugino in quanto suo padre Telamone era fratello di Peleo.
- Aiace Telamonio era il più alto dei greci all’assedio di Troia.
- Secondo una leggenda da piccolo Aiace Telamonio fu avvolto da Ercole nella pelle di leone che indossava. Per questo motivo egli diventò invulnerabile eccetto nelle parti dove Ercole portava la faretra e cioè ascella, anca e spalla.

Aiace di Oileo

Aiace di Oileo superava tutti i greci nello scagliare la lancia ed era il più veloce nella corsa dopo Achille.

Alfabeto

Si tramanda che Palamede, il personaggio omerico ricordato per aver smascherato la pazzia simulata da Ulisse per non partecipare alla guerra di Troia, ideò la lettera “Y” dopo aver visto uno stormo di gru in volo.

Alessandro Magno

Alessandro Magno era un grande ammiratore dell’Iliade di Omero e ne portava sempre una copia con se.

Alici

Verso il terzo secolo a.C., ad Atene le alici, forse perché disponibili in grande abbondanza, erano considerate un alimento per poveri e, pertanto, mangiare questi gustosi pesciolini significava trovarsi in difficoltà economiche.

Alimentazione

A Sparta, l’alimentazione dei giovani era molto frugale in quanto si riteneva che mangiando poco essi sarebbero cresciuti più alti e più snelli.

Alloro

L’alloro, pianta sacra ad Apollo, era simbolo di gloria e di sapienza.

Amazzoni

Le Amazzoni erano un popolo di donne guerriere. Tra esse ricordiamo:
. Ippolita, regina delle Amazzoni, uccisa da Ercole nella sua nona fatica che consisteva proprio nella conquista della cintura di Ippolita.
. Pentesilea (figlia di Ares e di Otrera) era la regina delle Amazzoni che guidò le compagne in soccorso di Troia durante la famosa guerra. Fu colpita a morte da Achille che, vedendola morire, se ne innamorò.
- Le Amazzoni presero parte alla guerra di Troia combattendo a fianco dei Troiani sotto la guida di Pentesilea, loro regina.

Anassimandro di Mileto

Secondo quanto riportato da vari storici e geografi dell’antichità, il filosofo e scienziato Anassimandro di Mileto (610 - 547 a.C.) disegnò una carta della Terra la cui forma era un cilindro abitato in cima.

Anemoni

Gli anemoni nacquero dal sangue di Adone, il bellissimo fanciullo della mitologia greca ucciso da un cinghiale inviatogli contro da Apollo (o da Ares) geloso perché Afrodite se ne era innamorato.

Anestesia

La prima operazione chirurgica sotto anestesia fu effettuata da Macaone che operò Filottete che era stato immerso da Apollo in un sonno profondo.

Anno

L’anno greco cominciava al solstizio d’estate e comprendeva i seguenti mesi: Ecatombeone (luglio); Metagitnione (agosto); Beodromione (settembre); Pianepsione (ottobre); Memacterione (novembre); Posideone (dicembre); eventuale mese intercalare; Gamelione (gennaio); Antesterione (febbraio); Elafebolione (marzo); Munichione (aprile); Targelione (maggio); Sciroforione (giugno).

Antefissa

L’antefissa era un elemento decorativo usato da Etruschi, Greci e Romani. Secondo Plinio fu inventata da Butade di Sicione.

Anteo

Anteo (figlio di Poseidone e di Gea) era un gigante invincibile perché toccando la terra, la madre Gea gli ridava le forze. Fu ucciso da Ercole che lo soffocò tenendolo sollevato da terra.

Antinoo

Nell’Odissea, Antinoo era il capo dei Proci e fu ucciso da Ulisse.

Apelle

1) Apelle, il grande pittore greco del IV secolo a.C. svolgeva il suo lavoro con grande cura e, affinchè le sue opere fossero davvero ben fatte e gradite al pubblico, prima di ultimarle le lasciava per un po’ di tempo davanti alla sua casa e poi rimaneva dietro la porta per ascoltare il commento dei passanti. L’artista, ovviamente, teneva poi in grande considerazione le critiche e i giudizi che erano mossi ai suoi lavori.
A tal proposito si narra che una volta, si decise a disegnare un paio di sandali su una sua opera solo dopo aver ascoltato il commento di un ciabattino che non sapeva di essere stato, per qualche minuto, un apprezzato critico d’arte.
2) Apelle, per i suoi lavori di pittura, usava solo 4 colori: bianco, giallo, nero e rosso.

Apollo

1) Il dio Apollo nacque nell’isola di Delo.
2) Apollo, appena nato, fu trasportato dai cigni presso la popolazione degli Iperborei, una popolazione che viveva nell’estrema regione settentrionale del mondo (di là dal Vento del Nord, cioè da dove soffia la Borea).
3) Ad Apollo era sacro l’alloro.

Apoteosi

L'apoteosi era il processo con il quale uomini molto virtuosi venivano divinizzati.

Aracne

Aracne era una tessitrice greca trasformata in ragno perché rea di aver sconfitto in una gara la dea Minerva.

Arcobaleno

Secondo la mitologia greca, l’arcobaleno era il ponte che la dea Iride usava per passare dall’Olimpo alla Terra.

Arconte

Nell’antica Atene gli arconti erano 9 massimi magistrati con varie funzioni. Successivamente persero le funzioni originarie. Tale carica in origine era decennale, ma dal 683 a.C. in poi diventò annuale. Tra gli arconti troviamo:
. l’arconte eponimo che dava dava il proprio nome all’anno, curava le liti familiari, le questioni di eredità ed alcune feste;
. l’arconte polemarco che era a capo dell’esercito. Dal Iv secolo ebbe solo competenze amministrative e giurisdizionali;
. l’arconte re che aveva le funzioni religiose e giudiziarie dell’antico re.

Arète

- Nell’Odissea Arète era la moglie di Alcinoo, re dei Feaci e madre di Nausicaa e Laodamante. Accolse benevolmente Ulisse e caldeggiò presso il marito affinché gli fornisse i mezzi per ritornare in patria.
- Secondo Esiodo Arète era la sorella di Alcinoo, re dei Feaci.

Argo

Argo era il cane di Ulisse. Appena vide l’eroe che ritornava dopo vent’anni di lontananza, il cane, non avendo neppure la forza di avvicinarsi, agitò la coda e morì … al che Ulisse si asciuga una lacrima (la sola versata al suo ritorno).

Argonauti

- La nave di Giasone, capo della spedizione diretta alla conquista del Vello d’oro, si chiamava Argo da cui il nome di “argonauti”.

- I guerrieri che, a bordo di nave Argo, salparono con Giasone verso la Colchide (attuale Georgia) alla ricerca del Vello d’oro, appartenevano alla generazione precedente a quella degli eroi della guerra di Troia. Alcuni di essi parteciparono anche alla caccia del cinghiale di Calidone e qualcuno fu addirittura a Troia. Essi furono:
- Acasto (figlio di Pelia),
- Admeto (figlio di Fere);
- Anceo (figlio di Licurgo) che partecipò anche alla caccia del cinghiale di Calidone;
- Anfiarao, figlio di Oicle e di Ipermestra. Partecipò anche alla spedizione dei sette contro Tebe;
- Argo, che fu anche il costruttore della nave;
- Ascalafo (figlio di Ares e Astioche) e suo fratello Ialmeno;
- Asterio (figlio di Iperasio) e suo fratello Anfione;
- Augia (figlio del Sole);
- Autolico (figlio di Ermes e di Chione), padre di Anticlea e nonno di Ulisse
- Bute figlio di Teleonte;
- Calais e Zete (figli di Borea e Orizia) che lottarono contro le Arpie;
- Canto (figlio di Caneto) che morì nella spedizione;
- Castore ed il suo gemello Polluce,
- Cefeo (figlio di Aleo) e Amfidamente;
- Clizio (figlio di Eurito) e suo fratello Ifito;
- Corono (figlio di Ceneo)
- Deucalione;
- Echione (figlio di Ermes e Antianira), che partecipò anche alla caccia del cinghiale di Calidone, e suo fratello Erito;
- Eracle (che fu lasciato nella Misia);
- Ergino (figlio di Poseidone), vincitore della gara della corsa duranti i giochi disputati a Lemno, e suo fratello Anceo;
- Etalide (figlio di Ermes e di Eupolemea);
- Eufemo (figlio di Poseidone e di Europa) che aveva avuto dal padre il potere di camminare sulle acque
- Eurialo (figlio di Mecisteo) che partecipò anche alla spedizione degli Epigoni ed alla guerra di Troia;
- Falero (figlio di Alcone);
- Fliante (figlio di Dioniso);
- Giasone, il capo della spedizione;
- Idmone (figlio di Apollo e di Cirene) ucciso da un cinghiale prima di raggiungere il Vello d’Oro;
- Ila, il bellissimo giovanetto amico di Eracle, rapito dalle ninfe a Misia;
- Ificle (figlio di Anfitrione e di Alcmena) fratello di Eracle;
- Ificlo (figlio di Filaco e di Clemene), zio di Giasone;
- Ificlo (figlio di Testio e di Euritemite);
- Iolao (figlio di Ificle e di Automedusa) nipote di Ercole;
- Ifito, figlio di Naubolo;
- Laerte (figlio di Acrisio e di Calcomedusa) padre di Ulisse;
- Leodoco;
- Linceo (figlio di Afareo e Arene), eroe dalla vista penetrante ed il suo gemello Ida;
- Meleagro (figlio di Eneo), che partecipò anche alla caccia del cinghiale Calidonio, e suo zio Laocoonte;
- Menezio, figlio di Attore e di Egina;
- Mopso (figlio di Apice e Clori) celebre indovino che morì nella spedizione;
- Nauplio (figlio di Clitoneo) padre di Palamede;
- Neleo;
- Nestore, che partecipò anche alla guerra di Troia;
- Oileo (il padre di Aiace Oileo) che fu ferito ad una spalla da una piuma degli uccelli Stinfalidi;
- Orfeo (figlio di Apollo e di Clio) che era il capo voga;
- Palemonio, figlio di Efesto;
- Peleo (figlio di Eaco e di Endeide), padre di Achille;
- Periclimeno (figlio di Neleo);
- Piritoo, figlio di Issione e di Dia
- Poliremo (figlio di Elato) che in gioventù aveva lottato contro i centauri;
- Talao (figlio di Biante e di Pero) e suo fratello Areo;
- Tifi (figlio di Agnia) timoniere di Nave Argo. Alla sua morte fu sostituito da Anceo;
- Teseo;
- Telamone (figlio di Eaco) padre di Aiace Telamonio;
- Tideo (figlio di Eneo) che partecipò anche alla spedizione dei Sette contro Tebe.

Ariballo

L’ariballo era un piccolo vaso greco rotondo oppure ovale di circa 7-8 cm usato per contenere oli o profumi.

Aristotele

- Fonti storiche del tempo tramandano che il filosofo ateniese Aristotele aveva i capelli sempre ben puliti ed ordinati, vestiva con grande raffinatezza ed eleganza e gli piaceva molto portare monili ed anelli alle dita.
- Il grande filosofo greco Aristotele era convinto che la lingua biforcuta dei serpenti permettesse loro di provare un piacere più intenso quando assaporavano i cibi perché era un organo "praticamente doppio".
- “Una rondine non fa primavera” è un detto che risale ad Aristotele che nell’“Etica Nicomachea” scrisse: “Come una rondine non fa primavera né la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”.

Armature

- L’armatura degli opliti, la fanteria pesante greca, consisteva in: elmo, corazza, schinieri, grande scudo di bronzo, lancia di frassino e spada corta;
- L’armatura dei peltasti, la fanteria leggera greca, non prevedeva elmo né corazza, ma solo un piccolo scudo rotondo (pelta, da cui il nome), una spada e due giavellotti da lanciare.
- Gli elmi usati dagli opliti greci era molto resistenti perché ricavati da una unica piastra di bronzo.
- I soldati dell’antica Grecia portavano lo scudo appeso al collo tramite una tracolla di cuoio.

Armi

- Ai tempi della guerra di Troia le spade dei soldati greci erano di bronzo; gli scudi erano di cuoio bordati di metallo o di legno.
- I greci usavano la balestra, arma che poi sarà molto in uso nel medioevo, già dal V secolo a.C..
- Durante l’assedio della città di Platea nel 429 a.C., gli spartani usarono un’”arma chimica”. Per vincere il nemico bruciarono legna impregnata di pece e zolfo in modo da produrre gas asfissianti e velenosi.

Arpie

1) Le arpie erano mostri dal viso di donna e dal corpo di uccello che trascinavano nell’oltretomba le anime dei defunti. Esse erano Aello, Celeno, Ocipete.
2) Le arpie dimoravano nelle isole Strofadi (due piccole isole del mar Ionio).

Artemide

Artemide, dea della caccia, era ritenuta responsabile delle morti improvvise che erano attribuite alle frecce scoccate dal suo arco.

Asfodelo

Il colore pallido dei fiori di asfodelo fece si che i greci associassero questa pianta all’Oltretomba. Si riteneva, a tal proposito, che le anime dei morti vagassero nell’Ade su prati ricoperti di tali fiori e dei quali si cibavano.

Aspasia

- Aspasia di Mileto, vissuta nel V secolo a.C., fu una delle etere più conosciute nell’antica Grecia e fu concubina di Pericle.
- Aspasia, la concubina di Pericle, diede lezioni di eloquenza al grande filosofo Socrate.

Assistenza

1) Ad Atene, una legge, che si ritiene voluta da Pisistrato, disponeva che i mutilati di guerra fossero nutriti a spese della città;
2) Nel 409 a.C. ad Atene, su proposta di Cleofonte, fu introdotta un’indennità assistenziale di 2 oboli giornalieri per gli invalidi civili;
3) Gli orfani di guerra erano mantenuti ed educati a spese dello stato fino al raggiungimento dell’efebia, quando, durante le feste della Grandi Dionisie, era consegnata loro, in forma solenne, un’armatura completa.

Astianatte

Astianatte era il figlio dell’eroe troiano Ettore e di Andromaca. Fu precipitato dalle mura di Troia da Pirro, figlio di Achille.

Atena

1) Uno dei nomi con cui era chiamata la dea Atena (che i romani chiamavano Minerva) era Pallade. Si racconta che, ancora fanciulla, Atena uccise incidentalmente la sua amica Pallade (che considerava come una sorella) mentre era impegnata con lei in un combattimento di allenamento, armate di lancia e di scudo. In segno di lutto, Atena aggiunse il nome di Pallade al proprio.
Lo Pseudo Apollodoro, invece, ci dice che Atena, figlia di Zeus e allevata da Tritone, uccise la figlia di questi, la sua sorellastra Pallade, poiché le fu ordinato da Zeus, che, durante lo scontro, intenzionalmente distrasse la ragazza.
2) Secondo la mitologia classica Atena inventò il tornio da vasaio e la squadra.
3) Atena fu scelta come protettrice di Atene perché aveva regalato ai Greci l’ulivo.

Atene

Atene fu fondata da Teseo, l’eroe che uccise il Minotauro.

Atleti

- Lo scrittore Pausania ci dice che ad introdurre la carne come elemento fondamentale nella dieta degli atleti greci al posto del formaggio sia stato Dromeo di Stinfalo, un corridore.
- Nell’antica Grecia gli atleti, prima di una gara, mangiavano un po’ di cipollotti perché si riteneva che questo ortaggio rendesse il sangue più fluido.
- Nell’antica Atene gli atleti vincitori delle Olimpiadi era esentati dal pagamento delle tasse ed erano mantenuti per tutta la vita a spese della comunità.

Atteone

Atteone, figlio di Auristeo e Autonoe, allevato dal centauro Chirone, fu tramutato in cervo da Artemide per il fatto di averla vista nuda mentre si faceva il bagno (o, secondo un’altra tradizione del mito, per essersi vantato di superarla nel tiro con l’arco).



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