Cucina Grecia antica

Da Cap2.

In questa pagina si parla un po’ della cucina greca antica. Bisogna riconoscere, tra l’altro, che le origini della “dieta mediterranea” affondano le loro radici nelle abitudini alimentari dell'antica Grecia.


Acciughe - Ad Atene, nel 3° secolo a.C, mangiare le acciughe (che erano tra i pesci che costavano di meno) significava quasi dimostrare di essere in difficoltà economiche.
Barbabietola - I greci, come risulta da alcuni scritti della loro letteratura risalenti al V secolo a.C., conoscevano e mangiavano la barbabietola.
Basilico - La pianta del basilico era molto apprezzata dai greci per via del piacevole aroma e per questo motivo le avevano dato il nome “basilico” che in greco vuol dire “regale” (da Βασιλεύς = Re).
Brodo nero - Il “brodo nero” era un piatto a base di carne, sangue e vino consumato dagli antichi spartani; esso diventò il simbolo della loro frugalità e rigidezza di costumi.
Capperi - In cucina i greci della Magna Grecia usavano molto i capperi ai quali riconoscevano proprietà terapeutiche tonificanti. Il filosofo Aristotele era tra coloro che ne esaltavano il consumo.

Indice

Cappone

I greci furono i primi ad apprezzare il cappone, cioè il gallo castrato. A tal proposito c’è da dire che cappone deriva proprio dal greco “kòptein” cioè tagliare (riferito ovviamente alla castrazione).

Carciofi

Galeno, il grande medico greco vissuto tra il II e III secolo d.C. riteneva i carciofi dotati di virtù terapeutiche.

Cerfoglio

I greci usavano il cerfoglio per il suo aroma molto delicato e dolciastro.

Faraona

La gallina faraona (nome scientifico Numida meleagris) era apprezzata dai greci (e dai romani) per la sua carne delicata e molto saporita.

Lavanda

I greci nella preparazione dei cibi usavano anche la lavanda. Il primo a citare quest’erba aromatica fu il medico e botanico greco Dioscoride, vissuto nel I secolo d.C..

Maggiorana

I greci usavano la maggiorana per il suo aroma molto delicato e dolciastro.

Pesci

I greci a tavola preferivano il pesce alla carne che, invece, riservavano ai riti religiosi. Oltre ai pesci che consumiamo anche oggi, come tonno, anguille, aragoste, gamberi, seppie, polpi, cozze ed ostriche, i greci mangiavano anche un frutto di mare del quale, purtroppo, sappiamo solo il nome: chichibalo.

Rosmarino

1) I greci usavano il rosmarino perché dava alla pietanza una nota pungente e resinosa.
2) I greci usavano il rosmarino anche perché il medico Galeno ne aveva identificato le virtù digestive e ne aveva prescritto l’uso nella preparazione dei cibi.

Timo

I greci usavano il timo per il suo profumo un po’ agrumato.



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