Cucina Grecia antica

Da Cap2.
Versione delle 23:05, 31 ott 2020, autore: Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

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In questa pagina si parla un po’ della cucina greca antica. Bisogna riconoscere, tra l’altro, che le origini della “dieta mediterranea” affondano le loro radici nelle abitudini alimentari dell'antica Grecia.


Acciughe - Ad Atene, nel 3° secolo a.C, mangiare le acciughe (che erano tra i pesci che costavano di meno) significava quasi dimostrare di essere in difficoltà economiche.
Barbabietola - I greci, come risulta da alcuni scritti della loro letteratura risalenti al V secolo a.C., conoscevano e mangiavano la barbabietola.
Basilico - La pianta del basilico era molto apprezzata dai greci per via del piacevole aroma e per questo motivo le avevano dato il nome “basilico” che in greco vuol dire “regale” (da Βασιλεύς = Re).
Brodo nero - Il “brodo nero” era un piatto a base di carne, sangue e vino consumato dagli antichi spartani; esso diventò il simbolo della loro frugalità e rigidezza di costumi.
Capperi - In cucina i greci della Magna Grecia usavano molto i capperi ai quali riconoscevano proprietà terapeutiche tonificanti. Il filosofo Aristotele era tra coloro che ne esaltavano il consumo.

Indice

Cappone

I greci furono i primi ad apprezzare il cappone, cioè il gallo castrato. A tal proposito c’è da dire che cappone deriva proprio dal greco “kòptein” cioè tagliare (riferito ovviamente alla castrazione).

Carciofi

Galeno, il grande medico greco vissuto tra il II e III secolo d.C. riteneva i carciofi dotati di virtù terapeutiche.

Cerfoglio

I greci usavano il cerfoglio per il suo aroma molto delicato e dolciastro.

Faraona

La gallina faraona (nome scientifico Numida meleagris) era apprezzata dai greci (e dai romani) per la sua carne delicata e molto saporita.

Lavanda

I greci nella preparazione dei cibi usavano anche la lavanda. Il primo a citare quest’erba aromatica fu il medico e botanico greco Dioscoride, vissuto nel I secolo d.C..

Maggiorana

I greci usavano la maggiorana per il suo aroma molto delicato e dolciastro.

Pesci

I greci a tavola preferivano il pesce alla carne che, invece, riservavano ai riti religiosi. Oltre ai pesci che consumiamo anche oggi, come tonno, anguille, aragoste, gamberi, seppie, polpi, cozze ed ostriche, i greci mangiavano anche un frutto di mare del quale, purtroppo, sappiamo solo il nome: chichibalo.

Rosmarino

1) I greci usavano il rosmarino perché dava alla pietanza una nota pungente e resinosa.
2) I greci usavano il rosmarino anche perché il medico Galeno ne aveva identificato le virtù digestive e ne aveva prescritto l’uso nella preparazione dei cibi.

Timo

I greci usavano il timo per il suo profumo un po’ agrumato.



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