Aforismi sull'Anarchia
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'''2)''' Chi difende un lavoratore che lotta difende se stesso. '''(letta su un muro)'''<br /> | '''2)''' Chi difende un lavoratore che lotta difende se stesso. '''(letta su un muro)'''<br /> | ||
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+ | - Chi rimane in casa quando inizia la battaglia e lascia la lotta agli altri dovrà stare attento, perché chi non condivide la lotta condivide la sconfitta. E la lotta è evitata solo da chi vuole evitarla. Dunque chi non lotta per la propria causa lotta per la causa nemica. ”(Bertolt Brecht Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956 – drammaturgo e poeta tedesco).<br /> | ||
Versione delle 20:31, 16 nov 2017
AFORISMI SULL'ANARCHIA
Ecco una raccolta di aforismi e frasi sull'anarchia e sugli anarchici, sulle idee anarchiche e sulla libertà ...
Indice |
Anarchia e Anarchici
1) L'Anarchia è l'ordine senza il potere (Pierre-Joseph Proudhon)
2) Ottenere il comunismo prima dell’anarchia, cioè, prima di avere completamente conquistato la libertà politica ed economica, significherebbe stabilire una tirannia cosi terribile, che la gente rimpiangerebbe il regime borghese, per poi tornare al sistema capitalista. (Errico Malatesta - 1920).
3) L'Anarchia è l'ordine senza il potere (Pierre-Joseph Proudhon - Besancon, 15.1.1809 - Parigi 19.1.1865) - filosofo ed anarchico francese).
4) Dichiarandoci anarchici proclamiamo innanzitutto di rinunciare a trattare gli altri come non vorremmo essere trattati noi da loro; di non tollerare più la disuguaglianza che permetterebbe ad alcuni di esercitare la propria forza, astuzia o abilità in maniera odiosa. Ma l'uguaglianza in tutto – sinonimo di equità – è la stessa anarchia (Pëtr Alekseevič Kropotkin - Mosca, 9 dicembre 1842 – Dmitrov, 8 febbraio 1921 - filosofo russo e militante anarchico)
5) L’anarchismo non è la visione, basata su congetture, di una società futura, ma la descrizione di un modo di organizzarsi dell’uomo, radicato nell’esperienza della vita quotidiana che funziona a fianco delle tendenze spiccatamente autoritarie della nostra società e nonostante quelle. (Colin Ward)
6) L’Anarchia, al pari del socialismo, ha per base, per punto di partenza, per ambiente necessario, l’eguaglianza di condizioni; ha per faro la solidarietà; e per metodo la libertà (Errico Malatesta - attivista anarchico italiano - Santa Maria Capua Vetere (CE) il 14 dicembre 1853 - Roma il 22 luglio 1932).
7) “L’anarchia è la negazione dei governi. I governi, di cui noi siamo i pupilli, non hanno naturalmente trovato niente di meglio da fare che allevarci nel timore e nell’orrore del principio della loro distruzione. . Bellegarigue
8) I borghesi, quegli stessi borghesi che un secolo fa erano chiamati dalla nobiltà straccioni e senza brache, oggi saliti al potere, dimentichi dei loro antichi alleati, per mezzo dei loro rappresentanti ci chiamano malfattori e peggio che malfattori.
Ebbene, questo titolo lo accettiamo come fece un giorno la borghesia; e chi sa che un giorno come la croce da strumento d'infamia divenne simbolo di redenzione, questo nome di malfattori dato a noi e da noi accettato non indichi i precursori di una rigenerazione novella ... (Parole di Andrea Costa ai Giurati della Corte di Assise di Bologna durante il Processo degli internazionalisti – udienza del 16 giugno 1876)
9) Tutti gli anarchici, a qualsiasi tendenza appartengono, sono in certo modo degli individualisti. Ma la proposizione reciproca è ben lungi dall’essere vera: tutti gli individualisti non sono – e ce ne corre – degli anarchici. Errico Malatesta
10) Aspetterò domani, dopodomani e magari cent'anni ancora finché la signora Libertà e la signorina Anarchia verranno considerate dalla maggioranza dei miei simili come la migliore forma possibile di convivenza civile, non dimenticando che in Europa, ancora verso la metà del Settecento, le istituzioni repubblicane erano considerate utopie. E ricordandomi con orgoglio e rammarico la felice e così breve esperienza libertaria di Kronstadt, un episodio di fratellanza e di egalitarismo repentinamente preso a cannonate dal signor Trotzkij. (Fabrizio De André)
11) Strettamente parlando noi [anarchici] non possiamo avere una politica estera, poiché noi stiamo e vogliamo stare fuori e contro l’attuale spartizione del mondo in Stati rivali. Per noi non vi sono stranieri. Errico Malatesta
12) Gli anarchici si astengono perchè non vogliono partecipare ai crimini governativi. Essi si astengono perchè intendono conservare intatto il loro diritto alla rivolta. (Sebastien Faure, 6.1.1858 - 14.7.1942)
13) Se introduci un po' di anarchia... se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. Sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? È equo.
CHIESA E RELIGIONI
1) La Chiesa finge di deplorare le ingiustizie del mondo e gli abusi che i ricchi commettono a danno dei poveri: ma inculca ai poveri di rassegnarsi, di sottomettersi, di rimanere schiavi. (Francesco Saverio Merlino)
2) Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male (cfr. lo stato dei beati liberi e certi di non peccare), ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. E' quindi un banale caso di masochismo. (Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1938)
3) Se Dio esistesse, bisognerebbe abolirlo. (Michail Bakunin, Dio e lo Stato)
4) La religione è la vergognosa malattia dell'umanità. La politica ne è il cancro. (Henry de Montherlant, Taccuini, 1924/72)
LAVORO E LAVORATORI
1) Il lavoratore vende se stesso e la sua libertà per un tempo definito al capitalista in cambio di uno stipendio. – Bakunin
2) Chi difende un lavoratore che lotta difende se stesso. (letta su un muro)
LOTTA E RIBELLIONE
- Chi rimane in casa quando inizia la battaglia e lascia la lotta agli altri dovrà stare attento, perché chi non condivide la lotta condivide la sconfitta. E la lotta è evitata solo da chi vuole evitarla. Dunque chi non lotta per la propria causa lotta per la causa nemica. ”(Bertolt Brecht Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956 – drammaturgo e poeta tedesco).
Politica
1) Se la democrazia potesse essere altro che un mezzo di ingannare il popolo, la borghesia, minacciata nei suoi interessi, si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe di tutta la forza e di tutta l’influenza che le sono date dal possesso della ricchezza, per ricordare al governo la sua funzione di semplice gendarme al suo servizio. - Errico Malatesta
2) Il pericolo più grande che minaccia il movimento operaio è la tendenza dei leader a considerare la propaganda e l’organizzazione come un mestiere - Errico Malatesta
3) - Sei un repubblicano?"
- Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. Res publica, la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani."
- Bene! Quindi sei un democratico?"
- No."
- Cosa? Forse un monarchico?
- No.
- Costituzionalista?
- Dio non voglia!
- Vorresti una forma di governo mista?
- Meno che mai...
- E allora cosa sei?
- Un anarchico...
- Ah, [...] capisco. Sei ironico.
- Assolutamente no. Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell'ordine, io sono - nel più forte significato del termine - un anarchico. (Proudhon)
POTERE
1) Il potere ubriaca, ed i migliori, investiti di autorità, diventano pessimi. (Carlo Cafiero - Anarchico - Barletta, 1.9.1846 – Nocera Inferiore, 17.7.1892)) )
2) Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora assicurati che nessuno possa possedere il potere. (Michail Aleksandrovic Bakunin)
Rivolta e rivoluzione
1) Ogni rivoluzione ha lo sviluppo di cui è capace il popolo che la compie (Camillo Berneri)
2) Può esserci rivoluzione soltanto là dove c'è coscienza. (Jean Jaurés)
3) La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà. (Michail Aleksandrovic Bakunin 1814 – 1876)
4) I grandi si sentono grandi solo perché noi siamo in ginocchio: alziamoci! Proverbio rivoluzionario francese
5) In ogni caso la causa della rivolta è l'ineguaglianza. (Aristotele, 384 a.C. – 322 a.C.)
6) La rivoluzione mira ad un’organizzazione nuova; la ribellione ci porta a non lasciarci più organizzare, ma ad organizzarci da soli come vogliamo, e non ripone fulgide speranze nelle “istituzioni” … Se il mio scopo non è rovesciare un ordine costituito ma innalzarmi al di sopra di esso, il mio proposito e le mie azioni non sono politici e sociali, ma egoistici. La rivoluzione ci comanda di creare istituzioni nuove; la ribellione ci domanda di sollevarci o innalzarci. (Max Stirner)
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