Perche' G

Da Cap2.
(Differenze fra le revisioni)
(Ghiaccio (Rompere il ghiaccio))
(Gangheri (uscire fuori dai gangheri))
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== '''Gangheri''' (uscire fuori dai gangheri) ==
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=== '''Gangheri''' (uscire fuori dai gangheri) ===
 
I gangheri sono i perni metallici dei cardini delle porte. Essi agganciano e rendono girevoli l'anta della porta e quindi consentono di controllarla. Uscire fuori dai gangheri, quindi, significa non avere più il controllo (in questo caso di se stesso).<br />
 
I gangheri sono i perni metallici dei cardini delle porte. Essi agganciano e rendono girevoli l'anta della porta e quindi consentono di controllarla. Uscire fuori dai gangheri, quindi, significa non avere più il controllo (in questo caso di se stesso).<br />
  

Versione delle 17:51, 12 ott 2019

IL LIBRETTO DEI PERCHE'

Alcuni modi di dire o di fare hanno origine molto lontana, spesse volte strana, a volte curiosa, a volte incredibile. Quante volte ci chiediamo: Perchè si dice? Perchè si chiama? Perchè si usa? Vediamo le risposte alle domande riguardanti le parole con la lettera "G".


Indice

Gangheri (uscire fuori dai gangheri)

I gangheri sono i perni metallici dei cardini delle porte. Essi agganciano e rendono girevoli l'anta della porta e quindi consentono di controllarla. Uscire fuori dai gangheri, quindi, significa non avere più il controllo (in questo caso di se stesso).

Gatto

1) Come mai si dice che i gatti riescono a vedere al buio? Questa è una convinzione errata derivante dal fatto che gli occhi dei gatti sembrano brillare nell’oscurità. Questo accade perché i gatti, grazie al tapetum lucidum, uno strato di cellule iridiscenti intorno al nervo ottico, sono in grado di riflettere raggi luminosi, peraltro estremamente deboli, e, quindi, vedere meglio di altri animali quando c’è poca luce. Ciò non significa, però, che i gatti abbiano la capacità di vedere al buio.

2) Il gatto impaurito inarca la schiena e drizza il pelo. Questo perché il gatto, così facendo, intende apparire più grosso di fronte ai suoi nemici allo scopo di impaurirli.

Gattopardo

Il gattopardo si chiama così perchè un tempo si credeva che esso nascesse l’incrocio tra un gatto e un leopardo.

Gazzetta

Alcuni giornali si chiamano Gazzetta perché nel ‘500 a Venezia, prima che uscissero i fogli stampati, si vendevano fogli di avviso manoscritti che costavano appunto una gazzetta (moneta di bassa lega istituita dalla Serenissima nel 1539).

Gennaio

Il mese di gennaio ha questo nome perché nell’antica Roma esso era dedicato a Giano, il dio bifronte. In latino, infatti, Gennaio si traduce Januarius (dedicato a Giano)

Geranio

Il geranio si chiama così dal greco “geranos” (che significa gru), perché il suo frutto assomiglia al becco di tale uccello.

Ghiaccio (Rompere il ghiaccio)

Un tempo, per consentire alle imbarcazioni di superare i tratti ghiacciati delle acque dei fiumi, squadre di uomini le precedevano con il compito di rompere il ghiaccio. Per questo, quando si supera una difficoltà iniziale o i silenzi di un primo incontro, si dice che “si è rotto il ghiaccio”.

Giallo

Il termine “giallo” per indicare i romanzi polizieschi nasce dal colore giallo che nel 1929 la Mondadori dette ai libri della collana dei romanzi polizieschi per differenziarli dagli altri (o per evidenziarli).

Gioconda (La Gioconda)

Il ritratto della Monna Lisa di Leonardo da Vinci si chiama “La Gioconda” perché si ritiene che la donna ritratta dal grande artista sia Lisa Gherardini, la quale nel 1495 divenne la terza moglie del mercante fiorentino Francesco di Bartolomeo del Giocondo e quindi diventò … “La Gioconda”.

Gnocco

Lo “gnocco” (tipo di pasta ottenuta impastando acqua e farina) si chiama così dal termine longobardo “Knohha” che significava nodo, giuntura o nocca.



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