Curiosità greche O

Da Cap2.
(Differenze fra le revisioni)
(Olimpiadi)
(Omero)
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Sette città rivendicavano l’onore di aver dato i natali a Omero, il più grande poeta dell’antichità: Argo, Atene, Chio, Colofone, Rodi, Salamina e Smirne).<br />
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Sette città rivendicavano l’onore di aver dato i natali a Omero, il più grande poeta dell’antichità: Argo, Atene, Chio, Colofone, Rodi, Salamina e Smirne.<br />
  
 
== '''Omero lirico''' ==
 
== '''Omero lirico''' ==

Versione delle 19:52, 13 mar 2019

Curiosità greche con la lettera O


Indice

Obolo

L’obolo era la moneta più piccola dell’antica Grecia. Costituiva la sesta parte della dracma ed era messo in bocca ai defunti per pagare a Caronte la traghettata verso gli Inferi.

Oceanine

Le Oceanine, divinità delle acque e dei mari, erano figlie di Oceano e di Teti. Esiodo nella Teogonia dice che erano tremila, ma ne elenca solo 41.

Oceano

Oceano era il titano più vecchio e non partecipò alla titanomachia.

Ociroe

Ociroe, la figlia del centauro Chirone, aveva il dono della preveggenza.
Giove la tramutò in cavalla perché aveva rivelato il futuro del padre e di Esculapio.

Odissea

Ulisse si lamenta tanto, ma in dieci anni di Odissea fece ben poca navigazione e sempre per colpa sua. In ogni modo:
- parte da Troia e giunge alla terra dei Ciconi che era lì vicino (breve sosta);
- invece di fermarsi a Itaca, sbaglia rotta e prosegue per la terra dei Lotofagi, in Tunisia (nuova sosta);
- sbaglia ancora rotta e giunge da Polifemo (nuova sosta). Invece di dar retta ai compagni, si ferma e provoca le ire di Nettuno;
- raggiunge l’isola di Eolo e si ferma un mese;
- raggiunge la terra dei Lestrigoni, in Sardegna (breve sosta);
- si ferma nell’isola di Circe per 1 anno (tra feste e banchetti);
- Scilla e Cariddi, Sirene (innocue), Sicilia (sosta);
- si ferma a Ogigia, l’isola della ninfa Calipso (sosta di 7 anni);
- breve sosta dai Feaci.
a me non sembra poi tanto odissea.

Ogigia

Ogigia, l’isola della ninfa Calipso dove Ulisse sostò 7 anni, si troverebbe di fronte a Gibilterra.

Olimpiadi

Le prime Olimpiadi si tennero nel 776 a.C., le ultime (la 293ª) nel 394. Furono abolite dall’imperatore Teodosio.
Campioni: Leonida di Rodi, nel II secolo a.C., conquistò 12 titoli olimpionici nella corsa.
Dieta: Fino al V secolo a.C. gli atleti delle Olimpiadi osservavano una dieta basata su pane o polenta, formaggio, noci e fichi secchi. La carne ed il pesce furono introdotti solo più tardi.
Donne: Le donne dell’antica Grecia non potevano partecipare alle gare dei giochi Olimpici. Le donne sposate non potevano neppure assistervi come spettatrici;
Premi: Nell’antica Atene i premi per i vincitori alle Olimpiadi era molto cospicui fino a che Solone (650 – 558 a.C.) vi pose un limite: il premio non poteva superare il valore di 500 pecore.

Olocausto

L’"olocausto" era il sacrificio durante il quale agli dei o ai morti si bruciava tutta la vittima (e non solo una parte, come accadeva di solito).

Oltretomba

Le anime dei buoni vivevano nei Campi Elisi, tra banchetti e conversazioni, in un’eterna primavera.
Le anime dei malvagi erano confinate nel Tartaro.


Omero

Sette città rivendicavano l’onore di aver dato i natali a Omero, il più grande poeta dell’antichità: Argo, Atene, Chio, Colofone, Rodi, Salamina e Smirne.

Omero lirico

Stesicoro, il poeta greco vissuto in Sicilia tra la fine del VII secoolo e la prima metà del VI Secolo a.C., per le sue alte qualità di poeta fu detto “Omero lirico”.

Opliti

Nell’esercito greco erano i fanti dotati di armatura pesante.

Oratori

Secondo il retore greco Cecilio di Calatte, i dieci migliori oratori attici furono: Antifonte, Andocide, Lisia, Isocrate, Iseo, Licurgo, Eschine, Demostene, Iperide e Dinarco.

Ore

Le Ore, la personificazione delle stagioni, erano figlie di Giove e di Temi. Esse allevarono Giunone che, sposando poi Giove, divenne la loro matrigna.

Orione

Orione era un cacciatore gigantesco e bellissimo amato da Eos (Aurora). Quando fu ucciso da Diana, lo stesso fu assunto in cielo insieme al suo cane Sirio e formarono la costellazione di Orione e la costellazione del Cane Maggiore che contiene Sirio, la stella più brillante del cielo notturno.


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