Home Acquari Pc-Hardware Videogiochi Cultura Recensione libri Curiosità Links News MediaWiki

IL LIBRETTO DEGLI ANEDDOTI

Carlo X di Borbone
(9 ottobre 1757 – Gorizia, 6 novembre 1836) - Re di Francia

Il re di Francia Carlo X di Borbone, che era succeduto a sua fratello Luigi XVIII, un giorno, all’inizio del suo regno, si recò al Pantheon accompagnato dal pittore Antoine Jean Gros.
Il sovrano si trattenne a lungo ad osservare con grande ammirazione la cupola che era stata affrescata proprio dall’artista che lo accompagnava.
Al termine della visita, Carlo X si rivolse al pittore e gli disse:
- Quando siamo entrati qui, vi ho chiamato: “Signor Gros”, ma ora che usciamo vi saluto dicendo: "Signor Barone Gros”.

Cherokee BILL
 (Crawford Goldsby 8 febbraio 1876 – 17 marzo 1896) - Fuorilegge western

Poco prima di essere impiccato,  a Cherokee Bill, il famoso fuorilegge, come da consuetudine, fu chiesto se avesse qualcosa da dire. Al che il bandito, appena ventenne, molto freddamente rispose:
- Sono venuto qui per morire, non per fare un comizio!
E queste furono le sue ultime parole.

Winston CHURCHILL
(Uomo politico inglese)

Un giorno nel Parlamento inglese, Winston Churchill, il famoso uomo politico che tutti conosciamo, ebbe un'animata discussione con Lady Astor, la prima donna ad avere un seggio alla camera dei Comuni. Ad un certo punto, inviperita, la donna gli gridò:
- Se io fossi sua moglie, le metterei  del veleno nel suo caffè!
A questo, il grande statista rispose pacatamente:
- E se io fossi suo marito, lo berrei senz'altro.

Marco Tullio CICERONE
Marco Tullio Cicerone, oratore, scrittore ed uomo politico romano. Nacque ad Arpino il 3 gennaio 106 a.C. e morì il 7 dicembre del 43 a.C. a Formia, ucciso dai sicari di Marcantonio. Cicerone, forse più di tutti, incarna lo spirito del perfetto uomo romano dell’età repubblicana. Egli, infatti, fu un valente uomo politico, ottimo capo militare, eccezionale letterato e filosofo oltre che, è notorio, insuperabile oratore sia politico sia giudiziario.

In una causa, Metello Nepote si scagliò con una certa acrimonia contro Cicerone rimproverandogli di essere un plebeo. E di tanto in tanto gli rivolgeva la domanda: “Chi è, infatti, tuo padre?”. Cicerone per un po’ lo lasciò parlare, poi lo interruppe rivolgendosi a lui in questo modo: “A te non posso chiedere la stessa cosa, o Metello, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata”.
========================
Quando il console Massimo morì il giorno prima che scadesse il suo mandato, Giulio Cesare  nominò come successore e per un unico giorno Canilio Rebilio. Molti eminenti romani, come era usanza, si recarono da questi per congratularsi, mettersi a sua disposizione e fargli da scorta. Fra i molti che si stavano recando da Canilio, si udì la voce di Cicerone che diceva: “Facciamo presto, se vogliamo arrivare prima che gli scadi il mandato. (Plutarco – Via di Cesare)
========================
Quando attuò la riforma del calendario, Giulio Cesare ricevette critiche soprattutto da chi mal sopportava tutto il suo potere (e tra questi c’era anche Marco Tullio Cicerone). Fu così che, avendo sentito dire che il giorno successivo sarebbe sorta la Lira,  l’oratore disse: Si, certo! E per decreto!
(Plutarco – Vita di Cesare)
========================

CIMONE
(Uomo politico greco del V secolo a.C.)

Un giorno un persiano, di nome Roisace, dopo essersi allontanato dal re, giunse ad Atene portando con sé molto oro. Per sfuggire ai delatori si presentò a casa di Cimone e depose nell’atrio della sua casa due anfore: una piena di darici d’argento, l’altra piena di darici d’oro. Quando Cimone le vide si mise a ridere e domandò al suo ospite se preferiva avere un amico o una guardia stipendiata.
– Un amico! – fu la risposta.
A questa risposta, Cimone ribatté: - E allora porta via tutto questo danaro. Me ne servirò quando sarò diventato tuo amico e se ne avrò bisogno. (Plutarco – Vita di Cimone)

CINEGIRO
(Eroe greco, fratello di Eschilo, a Maratona)

Cinegiro, fratello del grande tragediografo greco Eschilo, fu uno dei combattenti contro i Persiani alla battaglia di Maratona. In questa battaglia egli si batté con molto forza e con un coraggio leonino. Tra l'altro, per impedire che una nave persiana si allontanasse dalla riva, Cinegiro ne aveva afferrato la gomena con le mani e cercava di trattenerla. Quando i nemici gli tagliarono le mani per fargli mollare la presa, l'eroico Cinegiro strinse la gomena con i denti e continuò a tirare. (Erodoto – Le Storie)

Publio CLAUDIO Pulcro
(Console romano nel 249 a.C.)

Durante la Prima Guerra Punica, nel 249 a.C., prima che iniziasse la battaglia navale contro i cartaginesi al largo delle acque di Trapani, come era uso fare, il console romano Publio Claudio Pulcro avrebbe voluto osservare il modo in cui i polli sacri beccavano il cibo per trarre gli auspici sull’esito dello scontro. Poiché i polli si rifiutavano di prendere il cibo, Claudio Pulcro li afferrò e li scaravento in mare gridando infuriato: - Visto che non vogliono mangiare, vuol dire che berranno! (Per la cronaca la battaglia terminò con una grave sconfitta dei romani)

Samuel Taylor COLERIDGE
(Ottery Saint Mary, 21 ottobre 1772 –  Highgate 25 luglio 1834) Scrittore, poeta e filosofo inglese

Mentre lo scrittore inglese Samuel Coleridge teneva una conferenza,  uno spettatore si alzò e gli chiese come mai facesse pagare il biglietto a coloro che andavano ad ascoltarlo. Al che lo scrittore rispose molto seccamente:
- Lo faccio nella speranza, purtroppo vana, di tenere lontano i farabutti!

CONSIDIO
(senatore ai tempi di Giulio Cesare)

Essendo ormai Giulio Cesare al potere, ormai erano pochissimi i Senatori che partecipavano con lui alle sedute in Senato. La maggior parte preferiva tenersi alla larga. Tra quelli che partecipano alle sedute c’era un vecchio Senatore, di nome Considio, il quale ebbe il coraggio di affermare che i Senatori non venivano alle sedute perché impauriti dai soldati e dalle armi.
– Perché, allora, non te ne stai chiuso in casa anche tu per la paura? – ribatté Giulio Cesare.
– Perché la vecchia mi salva dalla paura – rispose allora Considio – La vita che mi resta è talmente tanta poca che non necessita di troppe precauzioni.
(Plutarco – Vita di Cesare)

John Calvin COOLIDGE
(4 luglio 1872 – 5 gennaio 1933 – 30° Presidente USA)

John Calvin Coolidge, presidente degli StatI Uniti d’America dal 1923 al 1928, applicava nell’amministrazione dello Stato gli stessi criteri di prudenza ed economia usati per amministrare il suo patrimonio privato.
Una volta, a chi lo accusava di troppa parsimonia, Coolidge rispose:
E’ molto facile spendere il denaro pubblico. Poiché sembra che non appartenga a nessuno, è molto forte per chi amministra fare la cresta sulla spesa.

a - b - c - d - e - f - g - h- i - j - k - l - m - n - o - p - q - r - s - t - u - v - w - y - z
Aristide - Giulio Cesare - Pericle - Temistocle - Tiberio - Vespasiano

Torna al menù iniziale

Valid XHTML 1.0 Transitional

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.